L’NBA è partita col botto nella notte, ma neanche il tempo di riprendersi dalla Opening Night che si passa al secondo piatto forte della stagione, il Christmas Day 2020. Per prepararci ad uno dei giorni più attesi dell’anno abbiamo deciso di farci una domanda: cosa chiederebbero le squadre NBA se dovessero scrivere a Babbo Natale?
Dopo aver stilato il Power Ranking stagionale, ci siamo immedesimati nelle menti di tifosi e dirigenti delle migliori 8 squadre ai nastri di partenza dell’Est e dell’Ovest. Una letterina per Santa Claus con il regalo più desiderato dalle diverse franchigie, e la speranza di ritrovarsi qualche bella sorpresa sotto l’albero.
WESTERN CONFERENCE
Los Angeles Lakers: il 18esimo anello
I Los Angeles Lakers, già campioni in carica, si sono ulteriormente rafforzati in questo mercato: l'obiettivo, quello di vincere di nuovo l'anello, è sostanzialmente un obbligohttps://t.co/le8vhIJZCP
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Cosa potrebbero mai chiedere i campioni NBA dopo una stagione da protagonisti ed un’Offseason ai limiti della perfezione? Quest’anno i Lakers partiranno da favoriti numero uno e sono pronti a viaggiare spediti verso il repeat a luglio 2021.
Con le aggiunte di Schröder, Harrell, Gasol e Matthews, Frank Vogel avrà l’occasione di lavorare con un roster molto più profondo e versatile rispetto alla scorsa stagione. Con i problemi di disfunzionalità ormai alla spalle, i Lakers hanno rafforzato ancora di più una difesa già di prima fascia, che sarà anche in grado di sopperire alle mancanze di giocatori come Trezz, dandogli la possibilità di diventare un fattore anche in un contesto Playoffs.
Il gap con le inseguitrici sembra essere aumentato in maniera importante e, dopo i rinnovi di James e Davis, Rob Pelinka è pronto a passare delle feste senza troppe preoccupazioni, avendo fatto il massimo in queste prime settimane stagionali di lavoro. Proprio per questo motivo, i Lakers chiederanno a Babbo Natale di passare una Regular Season tranquilla, in modo da scongiurare infortuni, arrivare più riposati ai Playoffs ed incoronarsi nuovamente campioni NBA.
Los Angeles Clippers: un rinnovo per Kawhi
O tutto o niente. Dopo una stagione con altissime aspettative, terminata tragicamente alle Semifinali di Conference, i Clippers del nuovo coach Lue devono dimostrare che vogliono davvero vincere:https://t.co/NEmd2TKGMl
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Se ai tifosi giallo-viola i regali sembrano essere già arrivati, diversa è la situazione per i fan della squadra di Tyronn Lue. I Clippers hanno passato una Free Agency senza botti, cercando di sistemare alcune mancanze ma ritrovandosi paradossalmente più lontani rispetto alla loro prima concorrente dell’Ovest.
Con il rinnovo di Paul George per 4 anni a 190 milioni, a Los Angeles hanno iniziato a mettere le fondamenta per quello di Leonard, di gran lunga più importante. Kawhi al momento è rimasto l’unico big potenzialmente sul mercato nella prossima Free Agency, avendo una Player Option da 36 milioni che ha già fatto capire di non voler esercitare, come da programma: “Sono totalmente concentrato su questa stagione, e con questo non voglio dire che andrò via o rimarrò, ma solo che sto pensando al presente. Ovviamente, se starò bene fisicamente, la migliore decisione sarà quella di rifiutare l’opzione, ma ne parleremo quando sarà il momento giusto per farlo”.
Il futuro dei Clippers nei prossimi anni passerà unicamente dalla decisione di Leonard e, oltre ad accendere una candelina per il titolo, Steve Ballmer chiederà a Babbo Natale che vada tutto per il meglio, e che The Claw possa impugnare la penna in estate per firmare la sua permanenza a Los Angeles.
Denver Nuggets: il next-step di MPJ
I Nuggets si presentano ai nastri di partenza della stagione NBA 2020/21 con l’arduo compito di confermarsi dopo una stagione in cui hanno sorpreso tutto e tutti, compito reso ancora più difficile dalle pesanti perdite, una su tutte quella di Jerami Grant.https://t.co/YwDHJlS8uh
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Il Natale in Colorado si preannuncia molto freddo, come ogni anno. Tra le cime innevate delle Rocky Mountains, i Nuggets si trovano davanti ad una stagione interlocutoria, dopo aver perso qualche tassello importante nelle ultime settimane.
Denver è pronta a puntare al massimo su Michael Porter Jr, la loro 14esima scelta del Draft 2018. Con i problemi alla schiena che sembrano essere dimenticati, Mike Malone cercherà di liberare tutto il potenziale di uno dei talenti più puri in circolazione. MPJ sarà infatti la chiave per alzare le ambizioni dei Nuggets già da questa stagione, dopo aver mostrato degli sprazzi di unicità già nella bolla di Orlando.
Se il prodotto di Missouri riuscirà a compiere il suo next-step, alimentando la sua efficacia offensiva e diventando quantomeno neutro in difesa, cosa che il fisico gli permette di fare, allora l’asticella per Jokić e compagni subirà un’impennata improvvisa. Calvin Booth spera che i suoi desideri si possano realizzare fin da subito, e per i suoi Nuggets la consacrazione di una nuova stella sarebbe il miglior regalo di Natale possibile.
Portland Trail Blazers: un MVP per Dame
I Portland Trail Blazers hanno perso tre volte al primo turno negli ultimi quattro anni, e nonostante l'importante aggiunta di Rob Covington per la difesa (la 4° peggiore in NBA la scorsa stagione) rimangono un passo indietro rispetto alle prime contender:https://t.co/RnNULGVG79
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Come ogni anno i Blazers cominceranno la stagione con grandi ambizioni, e con la necessità di uscire dal limbo del primo-secondo turno. Nonostante questo, il roster a disposizione di Terry Scotts non sembra essere ancora all’altezza, e i tanti limiti difensivi metteranno i Portland nuovamente in una posizione scomoda quando le partite conteranno sul serio.
Lillard è rimasto molto attivo tra social e stampa durante l’Offseason, più del solito, cercando di far capire come per questa stagione si vedranno dei Blazers completamente diversi, pronti a competere per il titolo. Se le aspettative sembrano poco realistiche, è lecito comunque aspettarsi delle risposte dall’uomo simbolo della franchigia dell’Oregon, che dopo il premio di MVP dei Seeding Games di Orlando proverà a ripetersi anche in Regular Season.
Dame è certamente uno dei candidati principali per la nomina di Most Valuable Player e la letterina a Santa Claus dei tifosi di Portland conterrà di sicuro anche un pensierino per il nativo di Oakland. Lillard proverà ad alzare il livello di squadra e a vincere il premio individuale più ambito della Lega, reduce dalla sua migliore annata e all’ingresso della sua nona stagione NBA.
Dallas Mavericks: due ginocchia per KP
I Dallas Mavericks hanno concluso una stagione incredibile, in cui hanno mostrato a tutta la lega il loro talento e capacità di competere ai massimi livelli. E, oltre al Luka-Show, c'è molto altro:https://t.co/CETumBuujJ
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A Dallas si attende con impazienza il Christmas Day, in cui andrà in scena un nuovo confronto con i Lakers. Il miglior regalo di Natale per i tifosi dei Mavericks è già la certezza di avere un futuro da contender, ed è rappresentato dallo sloveno in maglia 77.
Quello che è mancato ai Mavs per lottare ancora più stoicamente contro i Clippers nel primo turno di Playoffs è stato invece Kristaps Porziņģis, che è potuto scendere in campo solamente nelle prime 3 partite. I problemi fisici di KP sono ormai noti a tutti, e la nomea fastidiosa di injury-prone che si porta appresso fin dai primi anni a New York sembra calzare sempre più a pennello ogni mese che passa. Porziņģis salterà infatti le prime settimane di Regular Season per recuperare dell’operazione al menisco del ginocchio destro, quello considerato “sano” fino a poco tempo fa, e tornerà in campo solamente a gennaio inoltrato.
Dallas punterà certamente a superare il primo turno, per poi giocarsi le sue carte in semifinale di Conference contro una tra Lakers e Clippers. Molto però passerà da quanto potrà dare il lettone, in relazione alla quantità di partite e al probabile minutaggio limitato. La richiesta di Dallas per Natale sarà quella di ritrovare il suo secondo violino e di mettere da parte gli acciacchi fisici per qualche mese, in modo da puntare ad avere un ruolo da protagonista ad Ovest. Un paio di ginocchia nuove sotto l’albero non sarebbero certo sgradite.
Houston Rockets: chiarezza su Harden
Prevedere come andrà la stagione degli Houston Rockets, senza sapere il futuro di James Harden, è difficile, ma ci abbiamo provato descrivendovi due scenari alternativi:https://t.co/WJuMiQ8AfY
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Chi passerà un Natale tra i tanti interrogativi saranno invece i Rockets. La squadra texana si è trovata in una posizione scomoda negli ultimi mesi e ha dovuto affrontare diverse problematiche, nonostante quella più esplosiva non sia ancora stata risolta.
A Houston si è davanti a una delle scelte più importanti della storia della franchigia ed ogni decisione dovrà essere ponderata nei minimi dettagli, cosa al momento non accaduta. Se Tilman Fertitta ha mostrato a tutti i motivi per cui è considerato uno dei peggiori proprietari della Lega, servirà comunque una soluzione in grado di accontentare sia il Front Office che James Harden.
Da parte della dirigenza c’è sempre stata l’idea di trattenerlo, ma la soluzione forzata sembra essere solamente temporanea e difficilmente porterà a qualcosa di buono per il futuro. Ecco perché i tifosi texani chiederanno a Babbo Natale di passare delle feste un po’ meno infuocate, senza lo spettro dei bassifondi della Western Conference e cercando di ottenere qualche risposta, in un senso o nell’altro.
Utah Jazz: conferme da Spida
Gli Utah Jazz sul campo sono sostanzialmente gli stessi della passata stagione, con in aggiunta il ritorno di Derrick Favors. Una squadra ben oliata in regular season, ma con dei limiti ancora evidenti quando il gioco si fa duro:https://t.co/u15Ura6nyW
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I Jazz hanno fatto tanto parlare negli ultimi giorni, con il rinnovo di Gobert finito subito sulla bilancia. Per valutare al meglio quanto potrà valere la scelta di accordarsi per delle cifre così alte ci vorranno diverse stagioni, e ad oggi è inutile scervellarsi sui pro e i contro di una scelta obbligata.
Quello che ci si aspetta di vedere a Salt Lake City sono invece delle risposte importanti da Donovan Mitchell. Spida è reduce da uno stint da vera star nella bolla di Orlando, che a portato i Jazz ad un centimetro dalle semifinali di Conference. Nessuno sa realmente cosa sarebbe potuto succedere se il tiro di Conley in gara-7 fosse entrato e come sarebbe terminato il turno successivo contro i Clippers, ma l’unica certezza è che Mitchell ha mostrato una maturità oltre le aspettative.
Infatti, il nativo di New York ha tenuto cifre spaventose e si è mostrato di un livello superiore in ogni aspetto del gioco, dal tiro alla capacità di concludere al ferro. Dopo aver scacciato i rumors di possibili malumori, ufficializzando l’estensione da 163 milioni per 5 anni, i Jazz sono pronti ad affidare definitivamente le chiavi del progetto a Spida, sperando che come regalo di Natale si ritrovino per tutta la stagione lo stesso giocatore ammirato a Disney World.
Golden State Warriors: l’impatto di James Wiseman
Con Klay Thompson fuori un'altra stagione, i Golden State Warriors sono al crocevia fra la dinastia vincente – ancora intatta nel suo nucleo iniziale – e un nuovo inizio:https://t.co/CqQ3GUaI1A
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I Warriors si affacciano alla nuove stagione come dei veri outsiders, delle mine vaganti che potrebbero sorprendere o rimanere nell’ombra. La notizia dell’infortunio di Klay Thompson durante la notte del draft ha stravolto tutti i piani della franchigia di San Francisco, che sembrava pronta a tornare prepotentemente da contender dopo un anno di transizione.
La scelta di James Wiseman non è piaciuta a tutti e, considerando anche il buco lasciato da Klay, in molti avrebbero spostato il mirino su LaMelo Ball. Detto questo, i Warriors sono rimasti in linea con le loro idee iniziali ed hanno selezionato James Wiseman dai Memphis Tigers, facendolo partire immediatamente in quintetto nella Opening Night contro Brooklyn, nonostante gli zero minuti in Preseason. La speranza di Kerr e dei Dubs è che il classe 2001 possa mostrare fin da subito il motivo per cui è stato considerato a lungo come il miglior prospetto dell’ultimo Draft, riuscendo a far esplodere tutto il suo potenziale in poco tempo. Golden State si trova infatti davanti ad un futuro incerto, senza sapere come tornerà Thompson l’anno prossimo e con un Green in calo fisico sotto contratto fino al 2024.
Per evitare di ritrovarsi improvvisamente nel limbo, i Warriors dovranno lavorare sul materiale già a disposizione, costruendo un contorno solido per Curry. I limiti di Wiseman sembrano essere tanti, ma per Golden State non ci sarebbe un regalo di Natale migliore di un impatto immediato della loro seconda scelta 2020.