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Tutto quello che dovete sapere sulla deadline

Lorenzo Pasquali by Lorenzo Pasquali
26 Marzo, 2021
Reading Time: 9 mins read
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Copertina a cura di Nicolò Bedaglia / Getty Images

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Alle 20:00 italiane di ieri si è chiusa la finestra di mercato degli scambi NBA. Tra i tanti movimenti attesi da appassionati e addetti ai lavori, alcuni si sono realizzati (Aaron Gordon, Victor Oladipo, George Hill); altri no, quasi a sorpresa, dopo che per settimane si erano intensificate le voci di mercato. Non è arrivato uno scambio per Lonzo Ball o Harrison Barnes, ad esempio. Non è nemmeno arrivato quello che avrebbe dovuto portare Lowry a giocare nuovamente per vincere il titolo NBA, dato che le offerte arrivate da diverse contender non hanno soddisfatto Masai Ujiri. Miami Heat, LA Lakers e Philadelphia 76ers hanno partecipato all’asta per la point guard fino alla fine, ma allo scadere della deadline Lowry è rimasto a Toronto.

Come ogni anno, però, non sono mancate le sorprese. Un paio di squadre hanno fatto un miglioramento significativo in vista dei playoffs, altre hanno provato a fare un passettino in avanti tramite mosse più o meno marginali. Vediamo assieme tutte le trade della giornata di ieri.

 

Denver Nuggets: Javale Mcgee

Cleveland Cavaliers: Isaiah Hartenstein, 2 seconde scelte (2023, 2027)

È Denver ad aprire le danze, aggiudicandosi il centro ex-Lakers e Warriors. McGee, che era uno dei maggiori candidati al buyout e giocatore piuttosto richiesto da diverse contender, porterà a Denver verticalità ed esperienza. Un lungo di questo tipo mancava alla squadra del Colorado: JaMychal Green è un ibrido (4/5), sicuramente più versatile e mobile di McGee, ma non ha lo stesso atletismo e il grado di intimidazione al ferro che Javale può offrire. L’utilizzo del centro ai playoffs dipenderà anche dal tipo di avversario, ma ora i Nuggets negli 8-10 minuti in cui Nikola Jokić non sarà in campo potranno alternare quintetti piccoli (con Millsap o Green da 5) a quintetti più tradizionali con McGee a proteggere il ferro.

Lato Cavaliers la trade offre un guadagno marginale, ma concreto: le due seconde scelte (quella del 2023 è protetta top-46) vanno ad aggiungersi a quella ottenuta dai Lakers nella passata offseason per assorbire il contratto di McGee; Hartenstein è un giocatore giovane (22 anni), in linea con l’orizzonte temporale del nucleo principale della squadra e che potrebbe diventare il centro di riserva in pianta stabile.

Lo scambio è vantaggioso, dal punto di vista dei Cavs, anche dal punto di vista economico. McGee viene pagato 4.2 milioni di dollari per questa stagione, Hartenstein soltanto 1.6: è probabile che Cleveland abbia risparmiato di più in questo modo rispetto a quanto avrebbe fatto tramite un buyout.

 

Chicago Bulls: Nikola Vučević

Orlando Magic: Wendell Carter Jr., Otto Porter, due prime scelte (2021, protetta top-4, e 2023)

La bomba di mercato arriva dalla squadra che magari non tutti ci aspettavamo: i Bulls si portano a casa la stella di Orlando – di gran lunga il giocatore più forte scambiato in giornata -, formando un Big-2 di assoluto livello con Zach LaVine. Lo fanno pagando un prezzo tutto sommato misero per un pluri All-Star di 30 anni: Carter Jr. è un giovane che per infortuni e atteggiamento ha deluso molte delle aspettative di inizio carriera, Porter ha passato più tempo in infermeria che sul campo e le due scelte dovrebbero essere intorno alla fine della lottery. Per i prossimi anni, questa mossa ha un discreto impatto in ottica playoffs: resta da vedere come e quanto si svilupperà il roster attorno alle due stelle, ma affrontare una squadra al primo turno guidata in attacco da quei due non sarà una passeggiata.

Orlando con questo scambio volta finalmente pagina, iniziando una nuova era: arriva un progetto da valutare per il futuro come WCJ e due prime scelte, che per un mercato piccolo in ricostruzione sono una fondamentale moneta di scambio.

 

Boston Celtics: Evan Fournier

Orlando Magic: due seconde scelte

La svendita in Florida è poi proseguita con la guardia francese, che si unirà ai Celtics nel tentativo di portare punti dalla panchina. I Celtics lo ottengono grazie alla Trade Exception generata dalla Sign&Trade che portò Gordon Hayward a Charlotte: rimane (forse) il rammarico per i tifosi Celtics che avrebbero potuto vedere Myles Turner e Doug McDermott da inizio stagione in maglia biancoverde, ma Fournier – in scadenza contrattuale – per due seconde scelte è una mossa più che onesta.

 

Washington Wizards: Daniel Gafford, Chandler Hutchison

Chicago Bulls: Troy Brown Jr., Daniel Theis

Boston Celtics: Mo Wagner

In uno scambio tutto sommato anonimo tra Washington e Chicago, il giocatore più forte è Troy Brown Jr., che aiuterà sicuramente i Bulls dalla panchina con le sue abilità di realizzazione. Washington ottiene un lungo tradizionale abbastanza mobile in Gafford, soprattutto se confrontato a Robin Lopez.

Washington con questo scambio si aggiudica il diritto di poter utilizzare la Mid Level Exception questa estate.

Boston, d’altro canto, sacrifica il miglior centro a disposizone per evitare di pagare la luxury tax. Theis va ad aggiungersi a uno spogliatoio ad alta concentrazione di veterani europei, che potrebbero aiutare Lauri Markkanen nello sviluppo.

 

Denver Nuggets: Aaron Gordon

Orlando Magic: Gary Harris, RJ Hampton, prima scelta del 2025

Denver piazza un colpo di alto rilievo in ottica playoffs, recuperando ciò che il roster aveva perso nella passata offseason con l’addio di Jerami Grant. L’addio di Harris non è facile da digerire per una squadra che non ha altri difensori perimetrali a disposizione, ma Gordon è potenzialmente un difensore di un’altra categoria – perfetto per accoppiarsi ai mega-creator dell’Ovest come LeBron James, Kawhi Leonard, Paul George – che sembra cucito su misura per l’attacco dei Nuggets.

 

Portland Trail Blazers: Norman Powell

Toronto Raptors: Gary Trent Jr., Rodney Hood

Portland, con una mossa abbastanza sorprendente, decide di muoversi per Powell, giocatore in scadenza che i Raptors non avevano alcuna intenzione di pagare in estate. Powell sta attraversando la sua stagione migliore in carriera, ed è uno scorer di livello indiscusso. I dubbi sulla stabilità delle percentuali e le carenze in altri aspetti del gioco però rimangono, e per una squadra che già fa parecchia fatica in difesa privarsi anche di Trent è un salto nel vuoto. Toronto si dà qualche mese per vedere da vicino la giovane guardia, per capire se e a quanti soldi vorranno rinnovarlo in estate.

 

Miami Heat: Victor Oladipo

Houston Rockets: Avery Bradley, Kelly Olynyk, draft swap

Miami si aggiudica Victor Oladipo sostanzialmente gratis, sperando che il cambio di scenario aiuti il giocatore a tornare ai livelli della stagione da All-Star. Oladipo aveva da tempo manifestato la volontà di giocare a Miami, quindi è probabile che le due parti troveranno un accordo per il rinnovo al termine della stagione.

Lato Rockets, è difficile giustificare una gestione del genere. Probabilmente Rafael Stone vuole entrare nella storia per aver ottenuto il ritorno peggiore di sempre in uno scambio che coinvolgesse un candidato MVP del livello di James Harden. I Rockets hanno rifiutato prima Ben Simmons, poi Caris LeVert e Jarrett Allen, per poi ritrovarsi con una serie di scelte al primo turno dei Bucks (saranno probabilmente tra la 25 e la 30) e una serie di emarginati. Difficile fare peggio.

 

Philadelphia 76ers: George Hill, Ignas Brazdeikis

New York Knicks: Terrance Ferguson, Vincent Poirier, seconda scelta del 2021 da Philadelphia

Oklahoma City Thunder: Austin Rivers, Tony Bradley, due seconde da Philadelphia (2025 e 2026)

Per Philadelphia, Hill è un’ottima aggiunta alla rotazione delle guardie. Certo, non è Kyle Lowry, ma darà una mano nel guidare l’attacco della second unit senza che i Sixers debbano pagarlo in difesa. Non aumenta di molto il talento a disposizione di Doc Rivers, ma considerato il prezzo pagato (3 seconde) è un ottimo scambio.

OKC ottiene qualche progetto su cui lavorare, oltre alle due seconde scelte che vanno aggiungersi alla trentina abbondante a disposizione di Presti.

 

Los Angeles Clippers: Rajon Rondo

Atlanta Hawks: Lou Williams, due seconde scelte (2023, di Portland, e 2027)

I Clippers ottengono l’upgrade a livello di intelligenza cestistica e difesa che cercavano, sacrificando un giocatore molto amato nell’ambiente e nello spogliatoio, o perlomeno dalla maggioranza dei compagni di squadra.

Atlanta si libera del contratto biennale di Rondo, assorbendo il contratto in scadenza di Lou e ottenendo due scelte.

Lato Clippers rimangono diversi dubbi: per un attacco che tende spesso a fermare il pallone e ad andare poco al ferro o in lunetta è difficile capire quanto possa aiutare Rondo, ma alcune delle gare degli scorsi playoffs sono ancora nella memoria collettiva e i Clippers sperano di ritrovare quella versione di “Playoff Rondo”.

 

Miami Heat: Nemanja Bjelica

Sacramento Kings: Maurice Harkless, Chris Silva

Con Bjelica, gli Heat trovano subito il rimpiazzo di Olynyk. Il giocatore sebro ritrova Jimmy Butler a Miami, e il fit tra i due sembra perfetto. Invece che utilizzare la Trade Exception, Riley ha preferito mandare a Sacramento i due giocatori per rimanere sotto la luxury tax. Harkless è un giocatore che non ha mai convinto a Miami, mentre Silva potrebbe essere sviluppato dai Kings come un discreto centro di riserva.

 

Dallas Mavericks: JJ Redick, Nicolò Melli

New Orleans Pelicans: James Johnson, Wesley Iwundu, una seconda scelta

Dallas sceglie di scambiare due ali atletiche e difensive per andare all-in sulla metà campo offensiva. Redick è uno dei migliori tiratori del passato decennio e aprirà ancora più spazi a Luka Dončić; Melli non sta tirando bene, ma può tornare utile in determinate occasioni.

Per i Pelicans lo stesso discorso vale al contrario: si aggiungono due giocatori che vanno a colmare il buco della difesa sulle ali potenti, oltre alla seconda scelta di Dallas.

 

Toronto Raptors: seconda scelta del 2021 dei Warriors (da Utah), seconda del 2021 di Memphis (da Sacramento)

Sacramento Kings: Terence Davis

Utah Jazz: Matt Thomas

Toronto si libera di due giocatori che non rientravano nei piani futuri della dirigenza. Sacramento avrà qualche mese per valutare Davis e decidere se trattenerlo questa estate, mentre Utah aggiunge l’ennesimo tiratore a basso costo.

 

San Antonio Spurs: Marquese Chriss

Golden State Warriors: Cady LaLanne

San Antonio fa un favore a Golden State, assorbendo il contratto dell’infortunato Chriss mandando ai Warriors i diritti su un giocatore che non metterà mai piede su un campo NBA. I Warriors risparmiano così qualche milione di tasse.

 

Charlotte Hornets: Brad Wanamaker

Golden State Warriors: /

Anche questa non è altro che una mossa dei Warriors per risparmiare qualche milione di luxury tax. Charlotte ottiene gratuitamente un veterano pronto a riempire i minuti nella rotazione delle guardie, disponibili in seguito all’infortunio al polso di LaMelo Ball.

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Lorenzo Pasquali

Lorenzo Pasquali

Ha deciso di esplorare nuove vette del masochismo tifando Clippers e Fortitudo. Le notti sogna un universo parallelo in cui CP3 e Griffin vincono il primo Larry OB della franchigia.

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