Dall’ultima volta che abbiamo scritto su queste pagine il percorso degli Spurs è stato più che positivo. Nelle ultime quindici partite, infatti, San Antonio vanta un record di 10-5 e siede al sesto posto della Western Conference. Va detto che il calendario recente non è di certo stato uno dei più proibitivi, anche se i texani possono fregiarsi di aver sconfitto consecutivamente Celtics e Nuggets dimostrando di poter competere anche con squadre più ambiziose.
Il ritorno di Derrick White
La grande novità di queste ultime settimane è stato il ritorno sul campo di Derrick White, dopo l’aggravarsi di un infortunio al piede che l’aveva costretto a bordocampo per un totale di diciotto partite.
La guardia ex-Colorado, seppur tirando con basse percentuali nelle sette partite disputate dal rientro, sta comunque contribuendo a creare spazi in attacco e a contenere gli esterni avversari in difesa. L’ultima prestazione è stata anche la più convincente con 25 punti (9/15 al tiro), 4 assist e 4 rubate nella vittoria dei neroargento contro gli Hornets di Rozier, LaMelo Ball e l’ex assistente James Borrego.
È interessante vedere come White sembri intenzionato a mantenere i volumi di tiro tenuti nella bolla di Orlando: al momento, infatti, le triple tentate a partita sono 5.5 (a fronte delle 3 di media della scorsa stagione) e probabilmente questo numero è destinato ad aumentare una volta che Derrick prenderà più confidenza con il proprio tiro.
Questa sua predisposizione al tiro dalla distanza fa sì che coach Popovich possa disporre con più sicurezza della coppia White-Murray, chiesta a gran voce da tutti i tifosi Spurs, ma poco utilizzabile prima di questa stagione a causa della scarsa propensione al tiro da tre delle due guardie. Nelle quattro partite in cui Derrick e Dejounte sono partiti insieme in quintetto sono arrivate altrettante vittorie, contro Houston, Golden State, Atlanta e Charlotte.
Il campione statistico è, chiaramente, minuscolo ma fa comunque ben sperare per il futuro dei due, che insieme formano già ora uno dei migliori back-court difensivi della lega.
Il problema COVID
Il periodo positivo sul campo si è trasformato in “positivo” nell’accezione più temuta, in questo periodo di pandemia, ed il filotto di vittorie degli speroni è stato interrotto dal contagio che si è diffuso nello spogliatoio neroargento.
Nei giorni seguenti alla partita con Charlotte, la squadra è stata costretta ad una pausa forzata di 9 giorni, che in una stagione con già molti più back to back e partite ravvicinate non è affatto il massimo, con il rischio di perdere il ritmo partita e di dover poi trovarsi a recuperare molte partite tutte compresse in ancor meno tempo.
Per ovviare alle tante assenze causa coronavirus sono stati richiamati Luka Šamanić e Tre Jones, che stavano facendo molto bene con gli Austin Spurs nella bolla di G-League ad Orlando. Infatti l’ala croata nelle cinque partite nella lega di sviluppo stava andando a 22,8 punti e 11,8 rimbalzi di media, risultando il principale terminale offensivo della squadra, anche Tre Jones stava mostrando ottime statistiche 18,1 punti di media e 9,7 assist di media, ma anche un ottimo carisma e maturità a livello di gestione.
Il 25 febbraio la squadra è tornata in campo contro Oklahoma con Šamanić in quintetto, e minuti anche per giocatori di solito fuori dalla rotazione come Bates-Diop e Eubanks.
Nonostante le tante assenze (DeMar DeRozan, Keldon Johnson, Rudy Gay, Derrick White), la franchigia texana ha disputato una grande partita difensiva, mentre in attacco è stato Dejounte Murray a prendere la squadra in mano, con ben 27 punti. Tuttavia alla fine OKC ha avuto la meglio per 102-99 con un buzzer beater di Luguentz Dort, che ha spento le speranze di overtime per San Antonio.
Dopo la partita con Oklahoma, parte della squadra è tornata a disposizione di Popovich e nelle ultime 3 partite prima dello stop per l’All-Star Game la franchigia texana ha collezionato una vittoria e due sconfitte che sono comunque avvenute negli ultimi minuti o all’overtime contro una contender come i Brooklyn Nets, pertanto la squadra nonostante le assenze dimostra di essere in grado di giocarsela con tutti e di voler vivere una stagione da protagonista ad Ovest, con vista sulla postseason.
Vincenzo Fasciano per San Antonio Spurs Italia