Arrivati quasi a metà stagione, i Bucks si trovano al terzo posto della Eastern Conference con un record di 21 vittorie e 13 sconfitte.
Questo mese è stato caratterizzato da due strisce di 5 vittorie divise da una serie di 5 sconfitte. Milwaukee chiude febbraio con una bella e convincente vittoria contro i Clippers guidati da uno straordinario Antetokounmpo e soprattutto grazie ad una scelta tattica ben precisa: dentro Connaughton, fuori Lopez, Giannis da 5 e si cambia su tutto in difesa. Risultato? 9-0 e vittoria portata a casa, aiutati anche dalle pessime scelte offensive di Kawhi e compagni.
The MVP doing MVP things
Con queste parole si può riassumere il febbraio di Antetokounmpo. L’MVP in carica sta inanellando prestazioni che in Wisconsin non si vedevano dai tempi di Jabbar, ultimo giocatore dei Bucks capace di farne più di 35 in quattro gare consecutive. Probabilmente infastidito dalle molte critiche ricevute in estate e dalle poche considerazioni a tema MVP, il greco ha alzato il livello guidando la squadra e mostrando notevoli miglioramenti in uno degli aspetti in cui era più carente: il passing e la visione di gioco, specialmente quando viene raddoppiato o triplicato in post o quando attacca il ferro.
Non capisco molte delle critiche su Giannis di quest’anno. Queste cose mica le vedevamo da lui gli anni scorsi. pic.twitter.com/0xAlVxhcSU
— Genny Markabaoui (@GMarkabaoui) February 20, 2021
In queste 15 partite ha migliorato notevolmente le percentuali dalla linea del tiro libero, passando dal 59% su 10.3 tentativi delle prime 18 partite, al 75% su 10.5 delle ultime 15. Fondamentale nella rimonta ai danni dei Clippers dove ha guidato la difesa e segnato 17 degli ultimi 22 punti di squadra mettendo il punto esclamativo sulla vittoria con questa schiacciata.
GIANNIS. RISE UP. pic.twitter.com/bsZGeAYLOj
— Legion Hoops (@LegionHoops) February 28, 2021
Lo snobbato Khris Middleton
Il prodotto di Texas A&M sta disputando la miglior stagione in carriera (20.6-6-5.8) tirando con ottime percentuali (vicino al 50-40-90) e beneficiando della presenza di Holiday (46% da tre su 5.6 tentativi e 52% dal campo con il californiano che si trasformano in 36% da tre su 4.8 tentativi e 47% dal campo). Khris infatti è leggermente calato durante l’assenza dell’ex NOLA causata dal covid ma il suo apporto resta sempre positivo, mostrando anche dei miglioramenti come passatore e come assistman (non a caso sta facendo registrare il suo career-high in questa statistica).
Jrue Holiday
10 partite di assenza (5-5 il record) ma subito decisivo al suo ritorno. In poco più di due mesi Holiday è entrato alla perfezione nel sistema di Budenholzer migliorandolo, formando una coppia difensiva eccellente con DiVincenzo e aiutando l’attacco dei Bucks a togliere la palla dalle mani di Antetokounmpo.
Nonostante il lungo stop il coach ha puntato su di lui nel finale di partita contro i Clippers venendo ripagato con la vittoria
I gregari: DiVincenzo, Augustin e Portis
Parte delle fortune dei Bucks passa sicuramente da questi tre giocatori che stanno rendendo ben oltre le aspettative con Portis e Augustin a guidare una second unit che sembra finalmente migliorata rispetto agli scorsi anni. Donte, invece, sta maturando molto, migliorando partita dopo partita e facendosi sempre trovare pronto per aiutare la squadra in ogni modo possibile che sia tirando, facendo assist o lottare a rimbalzo.
Sicuramente il compagno di backcourt sta ricoprendo un ruolo fondamentale nella crescita di The big Ragù, ma l’italoamericano ha fatto vedere buone cose anche durante il periodo di l’assenza di Holiday.
Non è tutto oro quel che luccica
Nonostante un febbraio positivo ci sono ancora degli aspetti negativi che vanno sistemati se si vuole puntare in alto:
- Brook Lopez: il lungo ex Brooklyn sta giocando molto al di sotto delle aspettative risultando un malus in difesa dove è spesso troppo lento e in ritardo nei movimenti, specialmente sui pick ‘n roll dove a seguito della difesa in drop coverage si concedono troppi punti facili agli avversari. In attacco apre bene il campo tirando meglio rispetto alla passata stagione ma questo non basta a compensare ciò che provoca in difesa
- Mike Budenholzer: una delle cause principali della serie di sconfitte; oltre all’assenza di Holiday è stata sicuramente la gestione delle partite da parte del coach. Nonostante tutti i parziali a nostro favore vengano fatti con un solo lungo in campo, che sia Giannis o Portis, Budenholzer nei momenti cruciali della partita si affida sempre a doppio lungo con Antetokounmpo-Lopez, non sempre portando a casa il risultato sperato.
- Torrey Craig: un altro motivo per cui le gestione del coach non sta convincendo è lo scarso utilizzo di Craig. Dopo la buona prestazione contro Denver (comprese varie azioni difensive su Jamal Murray di vitale importanza nell’ultimo periodo) l’ex Nuggets ha giocato meno di 15 minuti nelle 5 partite successive e non è sceso in campo nelle ultime cinque partite. Craig sta facendo registrare il suo career-high nella percentuale da tre punti e nelle palle rubate, mettendo sempre grande impegno e intelligenza in difesa.
Due partite prima della sosta per l’All-Star Game contro Denver e Memphis e poi arriverà il momento di fare sul serio. I Bucks sono pronti a tornare in alto o ci sarà un’altra uscita al secondo turno ad aspettarli?
Andrea Montrasi per Milwaukee Bucks Italia