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Il ritorno in campo di Justise Winslow

Andrea Poggi by Andrea Poggi
21 Febbraio, 2021
Reading Time: 5 mins read
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winslow

Copertina a cura di Alessandro Cardona / Getty Images

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I Memphis Grizzlies, nonostante una brutta sconfitta di 31 punti per mano dei Phoenix Suns, possono accennare un sorriso: finalmente è sceso in campo Justise Winslow. L’ex Duke e Miami torna in campo dopo più di un anno di assenza – causa infortuni – e lo fa con una maglia diversa, quella dei Grizzlies. La prestazione d’esordio non entrerà nella storia: 9 punti 7 rimbalzi con 3/14 al tiro in 21 minuti di gioco, ma il fatto che abbia giocato è già di per sé una bella notizia per i tifosi di Memphis, che attendevano il suo esordio da mesi.

Headband7⃣has checked in for the first time.

— Memphis Grizzlies (@memgrizz) February 21, 2021

 

La trade e l’odissea di infortuni

L’ultima volta in campo per Winslow risale a più di tredici mesi fa ed era con i Miami Heat, una vittoria contro gli Indiana Pacers in cui scese in campo per 15 minuti segnando zero punti con solo tre tentativi totali dal campo. Justise fino a quel momento era sceso in campo solo altre 10 volte in stagione sulle 37 gare disputate dalla squadra per problemi alla schiena. Una situazione difficile non solo per il giocatore ma anche per la franchigia, dato che il valore del giocatore scendeva ogni giorno di più e continuare ad aspettare non era la scelta migliore viste le ambizioni degli Heat.

Winslow had setback with back after playing a game and is out tonight, Spoelstra just said

— Barry Jackson (@flasportsbuzz) January 10, 2020

Dopo tredici gare però arriva la bomba di mercato, Winslow è stato inserito in una trade il cui fulcro è senz’altro il cambio di casacca di Iguodala, giocatore bramato da tutte le contender. Justise, dunque, saluta la calde spiagge di South beach e vola nel Tennessee, a Memphis, dove può riabbracciare anche vecchi compagni di squadra di Duke come Tyus Jones e Grayson Allen.

????? ???? ???????? ??@IAmJustise x @GraysonJAllen x @1Tyus #FinalFourSaturday pic.twitter.com/eX590HkFC3

— Memphis Grizzlies (@memgrizz) April 4, 2020

La situazione infortuni però non migliora, Winslow continua a saltare partite su partite per colpa del dolore alla schiena, poi arriva lo stop forzato della stagione NBA. I mesi pre-bolla consentono a Winslow di recuperare la forma fisica e di scacciare via quell’incubo chiamato infortunio, i medici della squadra dichiarano che può giocare, finalmente.

Esiste nel mondo una legge pseudoscientifica chiamata “legge di Murphy” che recita “se qualcosa può andare storto, lo farà” che si applica benissimo alla vicenda Winslow. Justise, infatti, si fa di nuovo male: l’ex Duke, durante uno scrimmage – ovvero una partitella d’allenamento – subisce un contatto e si infortuna all’anca, stagione finita comunicano i vari insiders, un calvario senza conclusione per il ventiquattrenne.

The @memgrizz today provided the following medical update on forward @IAmJustise: pic.twitter.com/b53P0qhqGV

— Grizzlies PR (@GrizzliesPR) July 21, 2020

Ora, a tredici mesi di distanza dalla trade, Winslow è finalmente sceso in campo, esordendo per la prima volta in questa stagione e anche con la nuova squadra; inizia così una seconda parte di carriera, il ritorno sul campo lo ha paragonato alla sua prima stagione, quella da rookie, confidando ai giornalisti che non vedeva l’ora di scendere in campo: welcome back Justise!

Justise Winslow said he had a lot of nerves coming into the game but after 13 months, he was glad to finally make his Grizzlies debut.

"I've been looking forward to this day for a long time. I was excited."

— Evan Barnes〽️ (@evan_b) February 21, 2021

 

Cosa può dare Winslow ai Grizzlies?

La prima partita come giocatore dei Grizzlies non è stata indimenticabile, per usare un eufemismo; nonostante ciò, si sono potute intravedere azioni interessanti che potranno, in prospettiva, aiutare Memphis. Premettiamo subito una cosa, Winslow viene da tredici mesi di stop forzato a causa di infortuni alla schiena e anca, non tra i più facili da affrontare, quindi è comprensibile una così pessima prestazione al tiro, deve ritrovare il ritmo gara.

In questa prima partita si è visto un Winslow poliedrico, coinvolto in un po’ tutti i modi dall’attacco: situazioni di spot-up, ricezione in consegnato e anche palla in mano. L’aggressività e la voglia ci sono, manca ovviamente il ritmo gara. Qui vediamo alcune delle precedenti situazioni evidenziate, nella prima Winslow riceve un consegnato da Dieng dopo aver preso un blocco da Jones, questo permette di creare un minimo di separazione da Bridges e di tirare; nella seconda clip, il numero 7 viene coinvolto nel pick and roll con Tillman, il tiro è corto ma c’è Valančiūnas sotto a fare da aspirapolvere; l’ultima azione è un taglio al gomito, Justise riceve spalle a canestro, giro in corsa e appoggiata al vetro per due punti contro Crowder.

 

In difesa il numero 7 è stato accoppiato spesso su Booker in marcatura, un compito tutt’altro che facile per chi è in forma e gioca con continuità, figuriamoci per Winslow, reduce da uno stop così lungo. Nonostante questo assegnamento tosto ha fatto vedere cose interessanti anche in questa metà campo. Prima contro Booker riesce a passare bene sul blocco di Ayton per poi riposizionarsi davanti e contestare il tiro, poi contro Paul in uno-contro-uno durante una semi-transizione riesce a sporcare e quasi recuperare la palla insieme a Gorgui Dieng.

 

C’è da lavorare quindi, soprattutto sul ritmo gara, perché i segnali che vengono dal giocatore sono positivi. Winslow offensivamente può diventare un Kyle Anderson 2.0 per Memphis con una spiccata dote difensiva, soprattutto in grado di difendere gli esterni avversari. Ora non c’è che da augurargli di restare sano per poter proseguire nel migliore dei modi questa seconda parte di carriera tra le fila dei Memphis Grizzlies.

Tags: Justise WinslowMemphis Grizzlies
Andrea Poggi

Andrea Poggi

Nasce tifoso Lakers per fare un torto al padre (ahimè, tifoso dei Celtics). Dopo anni da giocatore in UISP, trova anche il tempo di allenare al minibasket. Sognare di vincere un campionato da allenatore dite che è troppo?

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