Contrariamente a quanto era stato deciso ad inizio stagione, con il rinvio dell’All-Star Game di Indianapolis (posticipato al 2024), anche quest’anno alla fine la NBA avrà la sua partita delle stelle.
La manifestazione si terrà il 7 marzo alla Philips Arena di Atlanta: il momento storico però, non gioca a favore dell’All-Star Game, che se già da qualche anno aveva perso un certo appeal nei confronti dei fan, quest’anno arriva cavalcando un’ondata di polemiche riguardanti la necessità di un evento del genere in una stagione già abbastanza sul filo del rasoio a causa del Covid-19.
Nonostante questo, noi di The Shot abbiamo comunque deciso di guardare all’All-Star Game per quello che è nel suo significato più essenziale: la partita delle Stelle, i migliori giocatori della Lega che si scontrano tra loro in un’epica (almeno sulla carta) gara annuale. Pertanto, dopo una breve discussione redazionale su chi dovesse andare o meno all’All-Star Game quest’anno, abbiamo deciso di votare (su base volontaria) quelli che per noi fossero i migliori dodici giocatori di ogni Conference, per poi commentare i risultati ottenuti tra di noi con due brevi botta e risposta.
I risultati ottenuti per le due rappresentative (che poi, come negli ultimi due anni, verrebbero ad ogni modo mescolate tra di loro con i due capitani a scegliere i loro team), sono frutto di una media ponderata, dove se un giocatore è stato votato per fare parte del quintetto prende 2 punti, mentre se è inserito come convocato per la panchina ne prende 1.
Le votazioni della Western Conference sono commentate da Daniele Astarita e Andrea Bandiziol, quelle della Eastern Conference invece, dai due omonimi ed omologhi (quelli veri?!) Francesco Semprucci e Francesco Perillo. Hanno partecipato alle votazioni anche Davide Torelli, Davide Piasentini, Francesco Contran e Roberto Fois.
Chi decide i partecipanti dell'All Star Game?
Prima di addentrarci nelle nostre votazioni, è bene ricordare quali sono le modalità attraverso le quali la NBA andrà a scegliere chi giocherà la partita delle stelle del 7 gennaio.
Le scelte dei titolari verranno fatte grazie ad una media pesata dei voti dei fan (che contano il 50% del totale), dei voti dei giocatori (25%) e dei giornalisti (25%). Ciascun votante dovrà selezionare un quintetto titolare composto da 2 giocatori nel backcourt e 3 nel frontcourt, un quintetto di riserve e 2 wild card (2 giocatori da aggiungere ai 10 già scelti indipendentemente dal ruolo). Gli allenatori sceglieranno le riserve. Il Commissioner Silver i sostituti di eventuali infortunati.
Si ricorda che il voto dei fan è durato 20 giorni e si è concluso questa notte; l’annuncio dei titolari verrà effettuato domani notte, mentre quelle delle riserve il 23 febbraio.
Ora spazio ai nostri voti!
Western Conference

Daniele Astarita: Beh, che dire, forse l’unico dubbio nel quintetto titolare ad ovest riguarda il compagno di backcourt di Curry. Ci sono argomentazioni valide sia per Lillard che per Doncic…
Andrea Bandiziol: Concordo, gli altri quattro posti sono stati i più facili da assegnare di tutto il lotto. Io ho dato il mio voto a Luka, ma sono stato estremamente indeciso fino alla fine. Lillard è il capobranco di una squadra decimata dagli infortuni, che nonostante le numerose assenze è comunque ai piani alti della Western Conference. Luka invece non è riuscito nel portare i suoi allo stesso record, ma so che sto per dire una cosa forse impopolare…Credo che il roster di Dallas sia stato, lungo le prime (circa) trenta partite, di qualità molto inferiore rispetto a quello di Portland, che ha avuto un grandissimo CJ McCollum nelle prime tredici gare.
Secondo me la qualità del gioco individuale espresso da Luka è stata a livelli stellari, leggermente migliori di quelli di Lillard. Forse perché Dame non è “stato costretto” ad arrivare a quei livelli? Forse perché Dame è più uomo squadra? Davvero, ho una leggerissima preferenza per Luka, ma anche Dame sarebbe stato un ottimo starter. Qual è stata invece la tua motivazione per votare Luka?
D.A.: Ho cambiato scelta tre volte prima di decidere, quindi non è stato affatto facile. Non nego che potrei essere stato influenzato dalle ultime due partite incredibili giocate da Luka, ma ormai la scelta è fatta.
Cambiando argomento, non ti nascondo che sono abbastanza stupito del fatto che ben 7 persone su 8 abbiano votato per Zion all’All-Star Game. Io credo meriti di diventare All-Star, ma non mi aspettavo una scelta così netta. Anche io l’ho inserito, ma solo come wild card…
A.B.: Io non sono del tutto stupito. Se guardi quali fossero gli “antagonisti” agli ultimi 2/3 posti, ti rendi conto che molto si riduceva a due domande: quanti All-Star merita Utah? 1, 2 o 3? E Phoenix? Due, uno o nessuno? I giocatori di queste due squadre si sono dunque divisi molti dei voti, e Zion era il primo degli “altri”. Poi le ultime tre settimane di Zion sono state stellari.
Parlando di Utah, a proposito: la sorpresa più grande per me è vedere Mitchell sopra Gobert.
D.A.: Concordo, Gobert ha pagato sicuramente la concorrenza nel ruolo. C’è da dire che con l’assenza di Davis ci sarà un ulteriore nome che verrà ripescato. Tu chi prenderesti tra quelli esclusi?
A.B.: Beh, tra gli esclusi c’è un nome che io ho votato tra i miei dodici a discapito di un suo compagno di squadra che invece è stato selezionato in questo esercizio: Chris Paul. CP3 è stato sinora a mio modo di vedere il giocatore più importante di questi Suns, ha avuto un rendimento molto costante con dei notevoli picchi durante il breve infortunio di Booker. Quelle prestazioni sono servite da sveglia per Phoenix: non solo il record della squadra non è peggiorato, ma la rotta e stata proprio invertita.
Anche se così facendo…escluderemmo Conley per l’ennesima volta. Pensi si meriterebbe la convocazione in caso di esclusione di AD oppure vorresti vedere qualcun’altro?
D.A.: Proprio lì ti volevo, concordo. Non lo prenderei prima di Booker se dovessi fare una lista, ma se mi dici così mi fido di te.
Per Conley sarebbe bellissima una prima convocazione all’All-Star Game ma vedo Paul davanti e non darei tre All-Star ad una squadra come Utah.
Fa strano vedere gli Spurs senza All-Star, nonostante siano sesti. Premieresti DeRozan nonostante una stagione peggiore di quella passata?
A.B.: No, io non ho DeRozan tra i miei dodici e non lo ho nemmeno tra quelli esclusi di poco. Credo che la forza di San Antonio sia, tanto per cambiare, nel collettivo. Diversi giocatori stanno rendendo bene: Murray, Keldon Johnson, Poeltl tra gli altri.
Oltretutto, credo che finora il record di San Antonio sia leggermente migliore di quanto non dia a vedere il campo. Per dire: per quanto DeRozan stia facendo una grande annata, gli preferirei sia Shai che Wood in termini di prestazioni individuali.
D.A.: Decisamente!
Per i vari Fox, Morant e Shai non è ancora arrivato il momento di esordire all’All-Star Game. Vedremo il prossimo anno.
Eastern Conference

Francesco Semprucci: “Buonasera e ben ritrovati in una nuova puntata di AndOne Pod”…ah no? Beh omologhi siamo anche noi, mi sembrava una bella idea…
Francesco Perillo: …
F.S.: Bene, torniamo seri, da dove vogliamo iniziare?
F.P.: Io inizierei dallo starting-5, se per 4 su 5 sembriamo essere tutti d’accordo i due nomi più in bilico sembrano essere quelli di Harden ed Irving.
F.S.: Diciamo che mettere i tre di Brooklyn era abbastanza scontato anche se 3 all-star senza avere il miglior record della conference non è sempre un affare semplice. Alla fine, secondo me giustamente, ha prevalso Harden; giusto premiarlo per la sua capacità di mettersi al servizio della squadra riducendo notevolmente i tiri(14.9 a Brooklyn contro i 22.3 della stagione passata a Houston) a favore di uno stile più da playmaker classico.
F.P.: Sono d’accordo, sia lui che Kyrie hanno dovuto modificare il loro gioco per il bene della squadra, ma non mi sarei aspettato di vedere questa versione di Harden sin dalla sua prima partita in maglia Nets.
F.S.: Sugli altri quattro direi poco da dire, magari qualcosina su Beal per la questione record di squadra, ma il frontcourt composto da Durant-Giannis-Embiid è sacrosanto e insindacabile, considerando sia il rendimento sia che loro 3 squadre sono ai primi 3 posti della conference.
F.P.: Se Embiid e Durant sono stati sotto i riflettori fin dall’inizio della stagione, è giusto ricordare che Giannis sta tenendo cifre molto simili a quelle delle scorse due stagioni, che gli sono valse 2 mvp meritatissimi. Per quanto riguarda Beal, un inizio di questo livello supera ogni considerazione sul record di squadra, i Wizards purtroppo hanno problemi strutturali del roster di cui Bradley non ha colpe.
F.S.: Oltre ai problemi strutturali anche quello seduto in panchina non aiuta molto, bisogna dirlo.
F.P.: Dando uno sguardo alla panchina, oltre alla presenza di Kyrie, si nota immediatamente quella di LaVine. Credo in pochi si sarebbero aspettati un primo terzo di stagione di questo livello da parte sua, l’esordio all’all star sembra essere ormai scontato.
F.S.: Nessuno ha mai avuto dubbi sulla sua capacità di fare canestro, ma farlo con questa efficienza (51.5% dal campo, 43.1% da 3, 85.4% ai liberi per una TS% del 64.5%) è roba da pochissimi nella storia, chapeau. Da chi invece non era scontato aspettarsi questa evoluzione in termini realizzativi è Jaylen Brown, una delle 2 wild card della nostra selezione, i miglioramenti che ha avuto nella capacità di costruirsi un tiro dal palleggio sono notevoli.
F.P.: Assolutamente, essendoci solo due posti disponibili per le guardie in panchina Jaylen scalerebbe tra le wild card, ma la sua presenza ormai è certa. Mi stanno impressionando le sue cifre di questo inizio di stagione, soprattutto in relazione a quelle di Tatum. Ormai i due hanno quasi una fetta di attacco uguale, nonostante i Celtics stiano faticando con un roster così corto.
F.S.: Tatum non a caso è un altro degli altri selezionati, questa volta per il frontcourt. Sulla sua presenza nulla da dire se non per le partite saltate causa covid, i miglioramenti che ha fatto vedere come letture sono importanti anche se ancora non riesce a dargli sempre continuità, mi sorprenderei però se non dovesse diventare una presenza fine all’ASG nei prossimi anni. Insieme a lui, sempre al secondo ASG, sempre candidato a diventare una presenza fissa, ci sono Bam Adebayo e Domantas Sabonis; Bam quest’anno ha fatto vedere una capacità di tirare dal palleggio e di costruirsi un tiro che se me lo avessero detto quando giocava a college probabilmente gli avrei riso in faccia. Sul figlio d’arte, direi che pian piano sta riuscendo a scrollarsi di dosso la pesante etichetta di figlio di per farsi conoscere e riconoscere, giocatore molto solido.
F.P.: Personalmente devo confessarti che non ho inserito nessuno dei due tra i miei voti. Non perchè non se lo meritino, ma perchè nel traffico dei lunghi dell’Est ho trovato due profili che sono finiti un po’ in ombra nonostante un grande inizio: Julius Randle e Nikola Vucevic. Per quanto riguarda il primo, è finito tra le 2 wild card e figurerebbe nella panchina, ma ho voluto premiarlo con un voto tra le prime riserve. L’inizio che ha avuto è davvero impressionante (23ppg, 11reb, 5.6ast, con il 47% dal campo, 40% da 3 e 59% di TS), se i Knicks stanno facendo così bene lo devono soprattutto all’impatto fantastico di Julius. Anche Vucevic non è stato molto considerato, viste le difficoltà dei Magic, ma sta giocando certamente la sua miglior stagione in carriera.
F.S.: Vucevic finisce nel novero degli esclusi eccellenti, mai come quest’anno come scegli, scegli male (o bene, dipende dai punti di vista): sono rimasti fuori Middleton, anche lui probabilmente alla miglior stagione in carriera, Young che l’anno scorso era partito titolare, Harris e Simmons nonostante Philadelphia abbia il miglior record a Est ed Harris stia disputando la miglior stagione in carriera, Brogdon, co-artefice con Sabonis della stagione dei Pacers ed Hayward, tornato ai livelli di Utah se non meglio. Poi si, ci sarebbe anche Jimmy Butler ma le difficoltà di Miami e le sue troppe poche partite giocate non aiutano la sua candidatura, nonostante l’impatto che sta avendo sugli Heat.
F.P.: Non c’è altro da aggiungere, in questa Regular Season sono veramente tanti i potenziali candidati e in molti si meriterebbero una chiamata. Non ci resta che aspettare i risultati, poi potremo prepararci al 7 Marzo.

