Dall’entusiasmo al catastrofismo, si sa, il passo è breve. A volte anche troppo. Il primo scorcio di stagione dei Pelicans ne è un esempio lampante: l’arrivo di Adams e la conferma di Ingram avevano scatenato le fantasie dei tifosi, ma alle prime incoraggianti prestazioni è seguita una rapida involuzione che ha messo a nudo tutti i limiti della squadra di New Orleans.
I problemi dei Pelicans
Non c’è scusa che tenga, i Pelicans sono in crisi e le cause sono sotto gli occhi di tutti. La difesa è stata rafforzata dagli innesti di Adams e Bledsoe, ma sin dalla prima partita ufficiale è emersa la tendenza a concedere troppi tiri comodi da 3. In una NBA sempre più orientata verso la ricerca della soluzione da fuori, esporsi al fuoco di fila concentrando tutte le soluzioni difensive nei pressi del canestro è un esperimento suicida. Se poi dall’altro lato del campo Ingram e Williamson cercano sistematicamente la giocata in penetrazione, a volte anche pestandosi i piedi a vicenda, il rischio è quello di ritrovarsi sempre a dover rincorrere.
A inizio 2021 Lonzo Ball lo ha dichiarato apertamente: i Pelicans vogliono dominare nel pitturato. Per riuscirci, però, devono migliorare proprio nei movimenti ai limiti dell’area. Costringere gli avversari a cercare l’ingresso in area per poi sfruttare la fisicità dei lunghi potrebbe dare maggiore solidità in fase difensiva, così come creare in fase di possesso spazi per tiratori come Melli e Redick potrebbe garantire nuove opzioni in attacco. Di certo per Stan Van Gundy è arrivato il momento di rilanciare, magari iniziando da una maggiore valorizzazione delle riserve. Le scelte di mercato sono state chiare, puntare tutto su un numero ristretto di giocatori e firmare a basso costo atleti di terza o quarta fascia per gli ultimi slot del roster, ma alla luce del rendimento deludente di parte delle prime linee è indispensabile dare un senso a Hernangomez & co.
Giocatori che stanno deludendo
Già, perché i problemi osservati in queste settimane riguardano anche alcuni singoli. Protagonisti della scorsa stagione come J.J. Redick, Lonzo Ball e Nicolò Melli sembrano l’ombra di loro stessi. Difficile dire se sia colpa della differente preparazione precampionato imposta dalla pandemia o se debbano ancora entrare nei meccanismi di gioco proposti da Van Gundy; qualche malizioso mormora anche che il più anziano dei fratelli Ball risenta dell’incerta posizione contrattuale. Lo stesso Bledsoe, arrivato a sorpresa nella trade che ha portato Jrue Holiday a Milwaukee e diventato subito un punto fermo del quintetto base, ha alternato partite di spessore (poche) a serate deludenti (troppe).
Le difficoltà di alcuni giocatori si stanno trasformando in un’insicurezza di squadra, che si traduce quasi sempre in veri e propri blackout di diversi minuti. Riguardando le recenti sconfitte è possibile individuare interi quarti affrontati senza testa e senza capacità di reazione. In tal senso la leadership delle due stelle del team non si è ancora percepita: Williamson lanciato in situazione dinamica è inarrestabile, ma deve maturare ancora molto in termini di intelligenza cestistica; Ingram, vera mente del gioco offensivo di New Orleans, sembra ancora mancare di personalità in alcuni momenti fondamentali. Il paradosso è che, nonostante in questi giorni si parli insistentemente delle loro difficoltà al tiro, insieme hanno spesso messo a segno quasi il 50% dei punti totali dei Pelicans, a dimostrazione di come si fatichi a trovare soluzioni offensive differenti.
Prospettive
Difficile oggi parlare di prospettive. La regular season è ancora lunga e nel roster sono presenti giocatori di indiscutibile talento. La vera sfida per Van Gundy sarà quella di mettere da parte alcune certezze di inizio stagione e di adattare le proprie idee al materiale umano a disposizione. Alla società il compito di proteggere la squadra e lo staff tecnico dalle pressioni esterne, perché è troppo presto per giudicare un progetto pluriennale. Nella speranza che Ingram, Williamson e soci riescano presto ad accendere una luce tra tutte queste ombre di inizio stagione.
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Vincenzo Di Costanzo per New Orleans Pelicans Italy