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Simmons non vuole far rimpiangere Harden

Andrea Poggi by Andrea Poggi
15 Gennaio, 2021
Reading Time: 8 mins read
0
Simmons

Copertina a cura di Sebastiano Barban / Photo credits: Fernando Medina - Getty Images

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La partita tra Philadelphia 76ers e Miami Heat è una gara a senso unico con la squadra della città dell’amore fraterno sempre in controllo. Philly riesce a portarsi anche sul +20 in alcuni frangenti del match. La star della partita è Ben Simmons che, dopo un inizio zoppicante, va a sopperire alla pessima partita di Embiid – il lungo camerunense si ferma infatti a 9 punti e 5 rimbalzi con 3 su 8 dal campo -, caricandosi tutti sulle proprie spalle.

Il nativo di Melbourne, nonostante non sia il migliore della partita per punti segnati, riesce ad essere il più determinante e impattante sulle due metà campo, facendo registrare la prima personale tripla doppia di questo 2021, la trentesima in carriera. Una risposta sul campo a quelle voce di trade che si sono susseguite in questi giorni, che lo volevano lontano da Philly e dal process in cambio di Harden. La franchigia crede in lui, Doc Rivers anche – il 24enne ha dichiarato che il suo rapporto con il coach sta migliorando e crescendo e che sta imparando molto da quest’ultimo –, l’ ora di Simmons, di fare quel passo in avanti è adesso e non si tratta di portare la squadra al titolo, ma di far vedere che lui con Embiid ci può stare e dominare. Ora o mai più, Ben.

 

La partita del riscatto

La partita di Ben non inizia nel migliore dei modi, un jumper cadendo all’indietro mentre attacca Precious Achiuwa, un pessimo tiro che sembra ricalcare quella che è stata la stagione sino ad ora. Pochi minuti dopo, però, inizia ad ingranare, piano piano, come un motore diesel e parte quello che possiamo definire Ben Simmons show. Chiariamo subito, non è una partita for the ages, ovvero che verrà ricordata dalle future generazioni, ma è un segnale di riconoscenza da parte di questo giovane verso la franchigia che lo ha scelto al draft e che ha creduto in lui.

 

Il playmaking di Simmons

Offensivamente il numero 25 in maglia Sixers si è scaldato andando a creare per i compagni. Dopo il primo tiro, Simmons si mette in post contro Duncan Robinson, un difensore tutt’altro che buono, per usare un eufemismo. Robinson non può contenere da solo la strapotenza fisica dell’avversario e così Miami è costretta ad aiutare e sbilanciarsi con altri due difensori dal lato debole, ciò lascia liberi i giocatori sul perimetro, l’assist per Tobias Harris in spot-up nell’angolo è, quindi, solo formalità.

Ben Simmons dal post. 3 difensori collassano su di lui, Harris libero. pic.twitter.com/wNIjjOUqfi

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

Simmons in post è una sentenza, se circondato da giocatori capaci di essere mortiferi anche dalla lunga distanza, e continua a ricordarcelo anche nel secondo quarto. Nei primi secondi dell’azione Green va subito a cercare il compagno spalle a canestro, questa volta marcato da Olynyk. Il lungo in maglia Heat è un corpo più massiccio rispetto al compagno Robinson, ma non è abbastanza, Gabe Vincent, infatti, aiuta sulla penetrazione lasciando libero Shake Milton da 3.

Olynyk questa volta regge, ma Vincent aiuta troppo e Milton rimane libero. pic.twitter.com/y5RGr3GARd

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

Non è un sistema eliocentrico, non ruota tutto attorno all’australiano ed, infatti, non sempre crea palla in mano. In stagione Doc sta utilizzando molto spesso la sua pointguard sovradimensionata nel dunker spot, ovvero in quelle due aree appena fuori dal pitturato lungo la linea di fondo. In queste situazioni, Simmons, è da considerarsi un lungo come stazza, ma allo stesso tempo come un esterno grazie alle sue capacità da passatore. Diventa dunque difficile per la difesa sia difendere in uno contro uno su di lui che aiutare sui suoi compagni. Qui vediamo Harris partire dal post in palleggio, dal lato debole Simmons che è senza palla. Olynyk, in teoria dovrebbe staccarsi e aiutare, ma è occupato a difendere Simmons che, appunto, si trova nel dunker spot. Philadelphia è in una posizione di vantaggio: Vincent non riesce a tenere Harris, Robinson non raddoppia in tempo e Kelly preferisce concedere la bimane a Tobias. Nella seconda clip, invece, vediamo come Simmons sia capace di sfruttare gli spazi e leggere la situazione anche da vicino al canestro e senza palla, qui riconosce di essere libero e chiama l’alley oop a Maxey.

Simmons nel dunker spot ha tantissima gravity. Se Olynyk si stacca e aiuta su Harris arriva la schiacciata o comunque una posizione di vantaggio per Ben, 2v1. Nell'altra clip, invece una bella collaborazione contro la zona, sempre dunker spot di Ben. pic.twitter.com/6nqQ6UYlMR

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

Questa soluzione viene riproposta anche altre volte nella partita, ora Ben non agisce sul lato debole, bensì su quello forte. Cruciale in questa azione è la posizione di Howard che taglia fuori Silva e costringe Olynyk ad aiutare, lasciando libero Simmons. Il ventiquattrenne riceve in profondità dopo il taglio e, complice una difesa rivedibile e carente di comunicazione, riesce ad alzare la palla per Dwight.

Again, dunker spot. Simmons ha il corpo di un centro, ma è un play. Easy lob. Buona posizione di Howard. pic.twitter.com/DHnMotNE2s

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

 

Dove ha cambiato la partita: la difesa

Simmons negli si è sempre dimostrato un difensore sopra la media, capace di difendere più ruoli allo stesso tempo e stanotte lo ha dimostrato, di nuovo.

Doc Rivers said Ben Simmons' "defense changed the game" with his ball pressure.

— Jackson Frank (@jackfrank_jjf) January 15, 2021

Il nativo di Melbourne si è trovato inizialmente accoppiato con Herro, la giovane promessa degli Heat. Il duello è stato vinto da Simmons che ha costretto il sophomore ad uno 0 su 3 dal campo e 2 palle perse. Già dai primi minuti, Ben, è riuscito a mettere il suo avversario in difficoltà: qui, difende una situazione di pick and roll contro Herro. Il giocatore di Miami non riesce a sfruttare bene il blocco e così Simmons lo costringe a chiudere il palleggio, ne risulta una palla persa ed un facile canestro in contropiede di Maxey.

Parliamo della difesa di Simmons ora, qui on ball vs Herro. Annullato. pic.twitter.com/4rG4jDgMBW

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

Nel terzo quarto Ben dimostra anche la sua abilità nell’inseguire su i blocchi, a farne le spese sempre Herro. Simmons riesce a passare sul blocco di Olynyk senza concedere un minimo di spazio all’attacco, dopo, grazie alle sue lunghe leve, ruba palla per una facilissima schiacciata in campo aperto.

Herro avrà gli incubi. Simmons non concede un millimetro sui blocchi e ruba il pallone. pic.twitter.com/3U9OVWwst4

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

Anche Duncan Robinson non ha avuto vita facile. I giochi a due con il tiratore di Miami sono letali per molti nella NBA, ma non se a difendere c’è Simmons. Qui l’australiano parte su Olynyk e prontamente esegue uno cambio con Thybulle vanificando ogni vantaggio acquisito dall’attacco. Robinson cerca di scaricarla, ma l’apertura alare del giocatore di Philadelphia impedisce al passaggio di arrivare rubando così l’ennesimo pallone.

Simmons cambia e riesce ad annullare il vantaggio di Robinson. pic.twitter.com/NF8jmdbZjP

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 15, 2021

 

Embiid non pervenuto, ma Philadelphia vince lo stesso

Nonostante una pessima partita del camerunense, attualmente candidato numero uno all’MVP e reduce da una partita di notevole importanza, Philadelphia riesce a vincere contro gli Heat menomati dal Covid. La cosa più importante, però, non è la vittoria in sé, ma le conferme e le buone notizie che escono da essa. La squadra è quasi al completo, manca Seth Curry, ancora ai box a causa del protocollo anti-covid, al suo posto Maxey ha saputo confermare quel che di buono aveva già fatto vedere in altre partite.

La più importante conferma, però, arriva dalla pointguard titolare che non si è dichiarata turbata dai rumors e dalle voci di scambio. Una risposta da professionista che fa ben presagire per la stagione dei 76ers. Simmons dovrà cercare di non far rimpiangere questa trade mancata, dimostrandosi una perfetta spalla per Embiid, capace di dire la sua aiutando la squadra a raggiungere le finals. Dunque, Ben dovrà convincere tifosi, dirigenza e addetti ai lavori sul lungo periodo, con costanti miglioramenti ed un approccio al gioco completamente diverso rispetto a quello visto nelle prime partite di questa stagione.

Ben Simmons on resolution of Harden trade drama: "This is a business. Things like that happen. The only thing I can control is how I approach my workouts, the games, and my day to day things. I'm just trying to be professional and do the right thing and help my team get wins."

— Derek Bodner (@DerekBodnerNBA) January 15, 2021
Tags: Ben Simmonsdoc riversJoel EmbiidPhiladelphia 76ersTyrese Maxey
Andrea Poggi

Andrea Poggi

Nasce tifoso Lakers per fare un torto al padre (ahimè, tifoso dei Celtics). Dopo anni da giocatore in UISP, trova anche il tempo di allenare al minibasket. Sognare di vincere un campionato da allenatore dite che è troppo?

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