Dopo avere iniziato la stagione con due sconfitte casalinghe, i Memphis Grizzlies arrivavano a Brooklyn con l’obiettivo, rinvigorito anche dalle assenze di Durant e Irving – tenuti a riposo visto che i Nets erano in back to back – di cogliere la prima vittoria in regular season: il successo è arrivato dopo un overtime, ma insieme ad esso anche l’infortunio di Ja Morant, che dopo aver contestato un tiro di Luwawu-Cabarrot, è atterrato con il piede sinistro su quello del francese, girandosi la caviglia.
Ja Morant suffered an apparent ankle injury vs. the Nets and had to be wheelchaired out of the court area. pic.twitter.com/KUySJRfZZy
— SportsCenter (@SportsCenter) December 29, 2020
Come potete vedere, il Rookie dell’Anno in carica dopo il contatto non riesce a mettere a terra il piede e viene portato negli spogliatoi su una sedia a rotelle: lo spavento è stato tanto, almeno inizialmente.
Qualche ora più tardi sono arrivate notizie quantomeno positive: i primi controlli hanno escluso fratture e l’ipotesi più paventata è quella di una forte distorsione alla caviglia.
X-Rays on Memphis guard Ja Morant’s left ankle reveal no fracture, sources tell ESPN. Team will await results of an MRI as soon as Tuesday.
— Adrian Wojnarowski (@wojespn) December 29, 2020
Gli ulteriori esami a cui il numero 12 dei Grizzlies si sottoporrà nella giornata di oggi daranno un quadro più completo della situazione.
L’inizio di stagione di Morant
Abbiamo già menzionato la brutta partenza della squadra di coach Jenkins, ma la stella di Ja Morant stava brillando di luce propria: l’aumento del carico offensivo, dovuto all’assenza dell’altro giocatore di talento su cui i Grizzlies stanno provando a costruire il loro futuro, ovvero Jaren Jackson Jr., non ha arrecato danno alle prestazioni di Morant, che al contrario si è addirittura esaltato: alla prima contro gli Spurs ha piazzato subito il career high con 44 punti, conditi da 9 assist, e contro gli Hawks ha tenuto in piedi la baracca finché è stato possibile.
Morant aveva iniziato questa stagione con il piede giusto: subito aggressivo, con la consapevolezza di dover fare ancora qualcosa in più per provare a trascinare una squadra priva, in questo momento, di tanti giocatori. Attaccando bene il ferro, dove in queste prime due partite ha chiuso con oltre il 60%, conquistandosi più liberi rispetto all’anno scorso e convertendoli con buone percentuali, confermando ancora una volta un tocco nei floater di primo livello e dispensando ai compagni 16 assist a fronte di sole 3 palle perse: i Grizzlies stavano facendo fatica ma la sensazione è che – una volta recuperati gli infortunati – con un Morant così si potesse fare un’altra stagione importante.
Le prospettive dei Grizzlies senza Morant
In attesa di conoscere i tempi di recupero dall’infortunio, coach Jenkins dovrà provare a mettere in campo delle rotazioni credibili. Non prendiamoci in giro: l’assenza di Morant, unita a quella di Jackson, trasforma i Grizzlies nella squadra più debole della Western Conference.
Through 2 games, Grizzlies on/off numbers with Ja Morant continue to be incredible:
— Peter Edmiston (@peteredmiston) December 28, 2020
JA ON THE FLOOR:
Min: 69
Off. Rtg: 117.8
Def. Rtg: 113.5
Net Rtg: +4.4
True Shooting: 61%
JA OFF THE FLOOR:
Min: 27
Off. Rtg: 79.3
Def. Rtg: 122.6
Net Rtg: -43.3
True Shooting: 40.7% (!!!)
Il campione di due partite è estremamente limitato, ma al momento la situazione è quella di una squadra che senza il suo leader tecnico non ha chance di competere: il giocatore di maggior impatto in questo inizio di stagione è Kyle Anderson, che proprio stanotte ha realizzato il massimo in carriera per punti segnati (28) e triple realizzate (4).
Jenkins dovrà chiedere a Tyus Jones – che non ha avuto un inizio di stagione particolarmente brillante – di prendere in mano le redini della squadra e uno sforzo ulteriore proprio a SlowMo, che potremo vedere molto di più come creatore primario di gioco, sperando anche di ritrovare il migliore Brandon Clarke possibile, apparso in ritardo di condizione dopo aver saltato il training camp a causa di un problema all’inguine, ma che stanotte ha dato qualche segnale positivo. Lasciare la squadra nelle mani di Dillon Brooks non sembra essere la migliore delle idee, in quanto il numero 24 spesso prende brutte decisioni in attacco.
Ma sì Dillon, con 20 secondi sullo shotclock questo era il miglior tiro che si potesse prendere. pic.twitter.com/Bgg9nE3gGE
— Francesco La Mura (@cicciolamura) December 27, 2020
Un’altra soluzione per coach Jenkins potrebbe essere quella di cavalcare maggiormente Bane, che per il momento è stato utilizzato prettamente come tiratore sugli scarichi. La guardia da TCU sa giocare anche palla in mano ma anche qui lo abbiamo visto limitarsi al compitino, scaricando palla al primo compagno disponibile: è arrivato il momento di dargli maggiori responsabilità.
Una delle soluzioni per coach Jenkins potrebbe essere quella di cavalcare maggiormente Bane, che contro Atlanta ha preso appena 2 tiri dal campo, entrmabi in spot up. Bane è un grande tiratore in uscita dai blocchi, sa giocare palla in mano: se Brooks prende 23 tiri… pic.twitter.com/tc4GjKUp8e
— Memphis Grizzlies – Italia ?? (@memgrizzita) December 28, 2020
La perdita di Morant rappresenta certamente un grosso problema: molto probabilmente porterà i Grizzlies sul fondo della Western Conference. Al tempo stesso, nel caso in cui l’infortunio – come sembrerebbe – non dovesse essere grave, per una squadra ancora in costruzione come Memphis questo può essere il momento giusto per chiedere qualcosa in più a resto del roster, capire chi risponde meglio e chi può far parte del futuro di questa franchigia. Ovviamente aspettando Ja, che su Twitter ha già fatto sapere di essere pronto ad affrontare questo ostacolo con tutta la voglia e la determinazione che lo contraddistinguono anche in campo e che gli hanno permesso di mettersi fin dal suo arrivo una città e una franchigia sulle spalle.