È la squadra di Jayson Tatum e Jaylen Brown. Primo punto fermo e base di partenza del teorema cestistico che coach Brad Stevens sarà chiamato a rendere efficace e vincente nella stagione che sta per iniziare. L’addio di Gordon Hayward, inutile negarlo, ha lasciato l’amaro in bocca a moltissimi tifosi biancoverdi, ma se da un lato il mancato rinnovo appariva come inevitabile, viste le vicissitudini dell’ex Butler con la canotta del Trifoglio, dall’altro ha messo definitivamente fine al progetto tecnico iniziato nell’estate del 2017, quando nella Beantown arrivò anche Kyrie Irving, e consegnato le chiavi della squadra ai due giovani virgulti, chiamati ora a dimostrare di poter essere i giocatori di punta di una squadra che vuole migliorare le tre finali di conference ottenute negli ultimi anni.
Per la crescita e la conseguente definitiva esplosione ad altissimi livelli di Tatum e Brown passano tutte le possibilità dei Celtics di diventare una seria contender; l’età è ovviamente dalla loro parte (22 anni Tatum, 24 Brown) ed è convinzione di molti che i loro miglioramenti continueranno ad essere netti ma graduali, certo è però che, sin da questa stagione, i tifosi biancoverdi pretenderanno dalle loro giovani stelle delle risposte importanti.
Non solo Tatum e Brown
Un ruolo decisivo all’interno dello scacchiere di coach Stevens sarà anche quello di Kemba Walker, chiamato a riscattare in questa stagione gli alti e bassi mostrati all’interno della bolla di Orlando, che hanno fatto alzare più di qualche sopracciglio all’interno della community del Trifoglio. A difesa dell’ex Charlotte va detto che è stato costretto a giocare la maggior parte delle partite con il ginocchio sinistro infortunato e questo lo costringerà anche a saltare la prima parte della nuova stagione: la speranza è che Kemba possa presto essere di nuovo al 100% e non sia costretto nuovamente a centellinare la sua presenza sul parquet come nell’anno passato.
La cura a cui è stato sottoposto, iniezioni di cellule staminali nel ginocchio, lascia intendere che il problema sia serio e l’esito positivo della stessa sarà determinante per le ambizioni di Boston.
La Free Agency
La free agency ha portato nel Massachusetts due giocatori esperti e solidi come Jeff Teague e Tristan Thompson; mentre il primo sostituirà di fatto Brad Wanamaker nella second unit e ci si aspetta da lui un importante upgrade, l’ex Cavs invece andrà a riempire quel vuoto sotto ai tabelloni in termini di fisicità e rimbalzi che spesso ha penalizzato i Celtics negli ultimi anni. Giocatore con alle spalle molte battaglie nei playoff fungendo da “guardaspalle” a Lebron James in quel di Cleveland, Thompson è chiamato a dimostrare a Boston di aver ancora quella “fame” di vittorie mostrata nella prima parte della sua carriera. Il suo arrivo è stato accolto con favore ed entusiasmo dalla stragrande maggioranza dei tifosi del Trifoglio, che si aspettano possa diventare sin da subito un giocatore determinante per coach Stevens.
Cosa ci si aspetta dalla stagione?
Inizia una stagione importante per i Celtics: probabilmente nelle prime settimane di regular season ci sarà da soffrire più di quanto ci si aspetta (Walker out, tanti giovani nel roster, nuovi giocatori da inserire, sistema difensivo da plasmare) ed i tifosi biancoverdi lo dovranno fare senza la voce amica di Tom Heinsohn, che ci ha lasciato lo scorso 9 novembre, dopo esser stato per anni, tralasciando per un attimo i titoli vinti come giocatore ed allenatore, il punto di riferimento di tutti quelli che hanno seguito le partite dei Boston Celtics.
Giancleto Sabucci per We Are Celtics