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Preview Wizards 20/21: obiettivo playoffs

Francesco Contran by Francesco Contran
8 Dicembre, 2020
Reading Time: 11 mins read
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Preview Wizards

Copertina a cura di Francesco Ricciardi

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RECORD 2019-2020: 25-47 (9° posto nella Eastern Conference)

IN: Russell Westbrook(G), Raul Neto(G), Robin Lopez(C), Deni Avdija(F), Anthony Gill(F), Cassius Winston(G), Jerome Robinson(G)

OUT: Admiral Schofield(G/F), John Wall(G)

Roster:

PG: Russell Westbrook, Ish Smith, Raul Neto, Cassius Winston(TW)

SG: Bradley Beal, Jerome Robinson, Garrison Matthews(TW)

SF: Isaac Bonga, Troy Brown Jr., Joeli Childs

PF: Davis Bertans, Rui Hachimura, Deni Avdija, Anthony Gill

C: Thomas Bryant, Robin Lopez, Moritz Wagner

I Washington Wizards si presentano alla stagione 2020-21 dopo un’esperienza nella bolla decisamente non positiva. Dopo essere stati considerati anche favoriti rispetto a Orlando e ai Nets falcidiati dagli infortuni nella corsa alle due piazze disponibili, un catastrofico record di 1-7 ha cancellato ogni velleità. Quattro mesi dopo e con aggiunte dalla free agency e dal draft, la squadra della capitale spera in una stagione decisamente migliore della precedente. I problemi sono stati soprattutto in difesa, vera e propria lacuna del team della capitale, e bisogna vedere se i nuovi arrivi riusciranno ad invertire la tendenza e riportare la squadra ai playoffs. Postseason che manca da due anni, e che il principale acquisto ha sempre garantito alle sue squadre quando non era infortunato. Ed è proprio Russell Westbrook il grande nome da tenere sotto la lente di ingrandimento.

Al suo fianco ci sarà ovviamente Bradley Beal, reduce dalla miglior stagione della sua carriera: ha concluso come secondo giocatore della lega per punti a gara, 30.5 con un 58% di TS%, un buon dato considerato il carico di lavoro che ha gestito: la USG% di 34.4%, statistica che indica sostanzialmente quanto un giocatore tiene la palla in mano per poi tirare o servire un assist, è un career high. Un possesso su tre a Washington era pertanto controllato da Bradley, che si è rivelato anche un ottimo passatore. I numeri su assist a gara e AST% sono i migliori della carriera. Nonostante questi dati incredibili, Beal è stato clamorosamente snobbato all’All Star Game, ma è il giocatore più chiacchierato quando si parla di trade, e il perché sia un pezzo molto ambito per ogni aspirante contender dovrebbe esservi ormai chiaro.

Il terzo giocatore più pagato a Washington è Davis Bertans. Il lettone ha rinnovato per 5 anni a 80 milioni di dollari, una cifra considerevole dato che è sempre partito dalla panchina. Il suo tiro dall’arco è però nell’élite assoluta della lega, con un 42.4% su circa 9 tentativi, e i tiratori sono stati profumatamente pagati in questa free agency. Certo costa parecchio, considerato che la difesa, dove Davis risulta decisamente insufficiente, è una delle cause del rendimento rivedibile del team della capitale.

Il sophomore giapponese Rui Hachimura ha avuto una prima stagione difficile in attacco, in cui è stato poco efficiente, ma ancor più complicata in difesa. Sul singolo possesso on ball nella bolla Rui ha dimostrato di essere discretamente capace. Il problema è che è completamente distratto off the ball e gli manca la concentrazione. Non molti rookie risultano un fattore positivo in difesa, ma Hachimura è stato negativo anche sotto la media. Era stato designato come 4 titolare da coach Brooks, ma l’assenza di tiro da tre lo relegherà alla panchina, a meno che non diventi un fattore in difesa.

Il potenziale c’è, e la speranza è che anche l’attitudine cambi radicalmente, soprattutto con l’arrivo di un generale dello spogliatoio come Russell Westbrook. Sono evidenti in ogni caso le contraddizioni nello spot da 4 per i Wizards: pagare 16 milioni Bertans per tenerlo in panchina, o fare partire dal pino Hachimura, rookie su cui teoricamente si doveva rifondare, non è un bel segnale.

Quanto al centro titolare, è indubbio che il ruolo sia di Thomas Bryant. L’ex Lakers è un buon giocatore che ha ampliato il suo raggio di tiro fino all’arco nella bolla, ma non è una stella ed ha un apporto per ora negativo alla difesa di squadra. In questo senso la firma di Robin Lopez in free agency per tamponare i problemi difensivi sembra azzeccata. Robin protegge il ferro molto meglio di Thomas, ed è anche un buon centro a rimbalzo. I rimbalzi sono stati uno dei principali problemi dei Wizards nella stagione passata. Ultimi per rimbalzi difensivi presi, sono stati sedicesimi per rimbalzi offensivi concessi. Ciò ha comportato diversi problemi, con gli avversari che ottenevano extra possessi e colpivano una difesa già fragile. Solo due squadre hanno concesso più punti da seconda opportunità e a difendere il pitturato Washington è risultata fra le ultime cinque della lega.

 

Il giocatore da tenere d’occhio: Russell Westbrook

L’ultima partita giocata da John Wall per Washington fu il 26 dicembre 2018. Dopo quasi due anni, e ben due interventi al tendine d’Achille, l’ex Kentucky ha pensato di richiedere un trade.

As Rockets/Wizards talks on Russell Westbrook-for-John Wall stall, Wall has made it clear he wants trade out of Washington to happen, sources tell @TheAthleticNBA @Stadium.

— Shams Charania (@ShamsCharania) November 21, 2020

Sembrava impossibile che Wall potesse essere ceduto dopo non aver giocato per due anni, ma, a sorpresa, il 2 dicembre è stato scambiato a Houston. La trade è uno scambio secco con Russell Westbrook, che aveva dichiarato di non voler più giocare per Tillman Fertitta, il proprietario dei Rockets. A Houston va anche una prima scelta protetta del 2023, la cui protezione varia e vale fino al 2026 prima di trasformarsi in due seconde. Lo scambio è una vittoria per Washington, che si porta a casa una delle migliori point guard della lega, cedendo un giocatore che non si sa se sarebbe mai tornato come prima. Ed è un’occasione di riscatto clamorosa per Russell Westbrook, reduce da un’annata complicata e finita male ai playoffs.

Source confirms: Houston traded Russell Westbrook to the Wizards for John Wall and a 2023 protected first-round pick.

— Shams Charania (@ShamsCharania) December 3, 2020

Westbrook è però un deciso upgrade per i Wizards, i quali avevano promesso a Beal di rinforzare la squadra, impegno rispettato. Dovendo scegliere tra John e Bradley, Sheppard ha tenuto il giocatore migliore, inserendo un All-Star e un ex MVP al suo fianco. Russell non è solo una versione potenziata di John Wall, e cioè più aggressiva al ferro e migliore nella visione di gioco, ma è anche un ottimo compagno di squadra. Per quanto sia infatti il giocatore più criticato della lega, mai nessun compagno si è lamentato della presenza in spogliatoio di Russ. Cosa ancora più importante, Westbrook gioca sempre per vincere, e questo aiuterà a crescere la cultura dei Wizards.

Conosco già le perplessità che vi saranno venute in mente con questa mossa: Westbrook gioca solo per le statistiche, fa scelte di tiro discutibili, è un perdente, non può fare il secondo violino, pretenderà i gradi di leader, uscirà al primo turno dei playoffs, non è un buon complemento per Beal. Lasciatemi dire che è legittimo avere dei dubbi, ma bisogna entrare nei panni degli Wizards. Washington non va ai playoffs da due anni, e il contratto di Beal e la sua pazienza non dureranno in eterno.

Prendere Westbrook dà la quasi totale garanzia di arrivare ai playoffs, e credetemi, uscire al primo turno è un deciso upgrade rispetto a una nona scelta al draft. La franchigia diventa più appetibile per i tifosi e torna ad essere rilevante. Poi è chiaro, il fit tra Westbrook e altre star che non si chiamino Durant non è il massimo, ma è sicuramente un miglioramento rispetto a John Wall, di cui è la versione potenziata, e in ogni caso Wall era un compagno ancora meno adatto al gioco lontano dalla palla. Non trascurabile è infine il fatto che, per la prima volta dopo diversi anni, Westbrook non abbia effettuato interventi di pulizia al ginocchio in estate; ciò fa pensare che possa iniziare forte fin da subito.

 

Miglior scenario possibile

Per parlare di miglior scenario possibile a Washington non si può tralasciare il miglior giocatore della scorsa stagione, Bradley Beal: se i Wizards arrivassero ai playoffs e riuscissero a superare anche il primo turno, Bradley avrebbe la prova del fatto che la sua franchigia lotti per competere come desidera, e potrebbe confermare la fedeltà che ha giurato.

Al suo fianco Davis Bertans, soprattutto alla luce del ricchissimo rinnovo firmato, deve necessariamente migliorare, considerato che il suo tiro è fondamentale per aprire le scorribande al ferro di Westbrook, quantomeno per non diventare troppo negativo in difesa. Pensare che possa diventare un fattore nella propria metà campo è utopistico, ma certamente può progredire, anche se il miglioramento per ottenere i playoffs dovrà essere globale per tutta la squadra. Va detto che in regular season tipicamente la difesa pesa meno sul risultato. La speranza per Bertans è che sia così anche nella prossima stagione.

Delle difficoltà difensive di Hachimura e Bryant abbiamo già parlato e Washington ha giocatori positivi in difesa nei soli Brown Jr. e Bonga. E questo mi porta a pensare che se i Wizards provassero a chiudere le partite con Bertans titolare, anche come 3, i loro avversari avrebbero il sorriso stampato sul volto, soprattutto se il 4 fosse Hachimura.

In ogni caso, le mosse Westbrook e Lopez dovrebbero riuscire a risolvere qualche problema dal punto di vista della carenza a rimbalzo. Se tutto dovesse andare bene, Lopez e Russell risolveranno molti dei problemi difensivi dei Wizards, e Bryant mostrerà i progressi fatti vedere nella bolla a livello di rim protection.

Se siete arrivati fino a questo punto vi chiederete chi sarà il 3 titolare tra Bonga, Brown jr e il rookie Deni Avdija. Non ho la sfera di cristallo tra le mani, né il contatto telefonico di Scott Brooks, e vedere la preseason probabilmente mi schiarirà le idee, ma presumo che Bonga partirà in quintetto. Deni Avdjia è un rookie, che può occupare le posizioni di 3 o eventualmente di 4, ma presenta problemi nella difesa sui cambi e non ha avuto percentuali al tiro da tre incoraggianti: è forse irrealistico anche per un miglior scenario possibile pretendere che l’israeliano abbia risolto tutti i suoi problemi in pochi mesi. Il rookie partirà dalla panchina, ma potrebbe ritagliarsi molti minuti se manifestasse la sua intelligenza cestistica, la sua creazione secondaria e un tiro migliorato.

Ciò mi porta a restringere il campo dei titolari a Brown jr e Bonga, e credo che il secondo partirà titolare. Dotato di uno dei profili fisici più interessanti della squadra, con 206 cm di altezza, poco oltre i 90kg di peso, ha oltre 210 cm di wingspan. Ciò lo rende una minaccia costante sulle linee di passaggio e anche un discreto stoppatore. Ed è effettivamente la metà campo difensiva quella in cui il tedesco si trova più a suo agio, con un tiro ancora in fase di sviluppo. Il 35% dall’arco di per sé è buono, ma un solo tentativo a gara non permette di trarre conclusioni. La buona notizia è che la mano è educata dalla linea del tiro libero, e la meccanica dall’arco non è malvagia.

Migliorerà per volume e percentuali? Deve necessariamente farsi trovare pronto sugli scarichi, e non c’è dubbio che con Westbrook avrà più opportunità: se le saprà sfruttare, mantenendo le sue doti difensive, Washington farà dei passi avanti. Vi lascio qualche clip difensiva e del tiro per farvi comprendere il profilo fisico del giocatore e le sue potenzialità.

 

Rimane quindi da parlare di Troy Brown Jr., che ho lasciato fuori dagli starter, per quanto la sua produzione offensiva sia decisamente migliore di Bonga e per quanto Troy sappia anche difendere in modo affidabile. Il fatto è che il ruolo in attacco di Brown Jr. l’ha visto spesso con la palla in mano, e ritengo che abbia più possibilità di esprimere la sua creatività con Russ e/o Beal fuori dal parquet, per avere più possessi da ballhandler. I 2.6 assist a gara non sono un dato fenomenale, ma l’eye test indica il potenziale delle letture dell’ala, che ha avuto una buona crescita dal primo al secondo anno.

 

Troy diventerà un buon regista? Non credo, ma potrebbe auspicabilmente essere un affidabile creatore dalla panchina, cosa che serve a ogni squadra NBA. Se a ciò unirà una migliore precisone dall’arco – solo un 34% fino ad ora – e la difesa, potrebbe diventare un gregario ambito.

Sviscerati i giocatori che occuperanno più tempo sul parquet, posso affermare che potremmo vedere lineup miste molto interessanti, e anche pace altissimi. Immaginate Russ, Beal, Bertans, Avdija e Brown. Tranne il lettone, tutti sono ballhandler; tutti tranne Westbrook e forse Avidja sono affidabili al tiro e tutti sono atleti veloci. L’attacco sarebbe sicuramente bellissimo da vedere, la difesa sarebbe invece rivedibile, ed è un po’ il problema che dovrà risolvere Brooks. Tommy Sheppard e i fan dei Wizards sperano che ci riesca

Quanto ai restanti panchinari, Ish Smith sarà il playmaker di riserva: è un giocatore molto capace di portare punti veloci, sa tirare e gestire un attacco con la sua abilità di creazione. Raul Neto probabilmente giocherà poco, e potrebbe tornare utile in caso di positività al virus o riposi nei back to back. Lo stesso vale per Cassius Winston. Firmato con un two-way contract, l’ex leader degli Spartans probabilmente passerà diverso tempo in G-League, ma potrà avere qualche opportunità, anche perché il suo tiro dall’arco è ottimo come percentuali.

Jerome Robinson, in uscita dai Clippers, troverà minuti da guardia dalla panchina e bisogna vedere se il tiro messo su nella bolla diventerà continuo. Quanto a Garrison Matthews, la G-League probabilmente sarà il suo terreno di gioco principale. C’è anche curiosità intorno al 28enne Anthony Gill, ex Eurolega, che potrebbe avere minuti per le sue doti balistiche. Non vedo molto spazio per Mo Wagner.

Complessivamente, se migliorerà la difesa, e se ci sarà una buona intesa tra i nuovi arrivati e il vecchio corso, possiamo aspettarci Washington ai playoffs, magari passando per i play-in.

 

Peggior scenario possibile

Lo scenario peggiore avverrebbe se non succedesse ciò che ho appena scritto. Ciò significa un Westbrook con problemi di infortuni, e una mancata intesa con Beal. Un decimo posto e un’esclusione dai playoffs con un’umiliante sconfitta. I problemi difensivi potrebbero pesare molto. Lopez ha difeso bene nel sistema Bucks, ma a Washington quel sistema manca, e potrebbe soffrire anche lui. Hachimura potrebbe non aver fatto progressi, così come Brown jr e Bonga. Con una panchina senza molti giocatori affidabili, e una delle due stelle affette da covid, lo spettro di una striscia di sconfitte non pare irrealistico. Soprattutto se anche il rookie Avidja non fosse pronto a questi livelli. Beal a quel punto chiederebbe lo scambio, e Washington lo perderebbe a un prezzo molto basso, considerato il contratto breve.

 

Previsione

Credo che Washington si qualificherà ai playoffs tramite play-in, e che si comporterà bene nella postseason, ma che uscirà al primo turno. Ciò basterà per fare contento Beal? Non lo so, e lo scopriremo nella stagione che sta per cominciare. Con l’arrivo di Westbrook Washington potrebbe essere molto interessante da seguire

Tags: Bradley BealJohn WallRussell WestbrookWashington Wizards
Francesco Contran

Francesco Contran

Praticante e grande appassionato di atletica, si è avvicinato al basket per caso, stregato da Kevin Durant e dai Thunder. Non avendo mai giocato è la dimostrazione vivente che per far finta di capire qualcosa non serve aver praticato questo sport.

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