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Preview Spurs 20/21: un nuovo inizio

Emiliano Naiaretti by Emiliano Naiaretti
7 Dicembre, 2020
Reading Time: 12 mins read
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Copertina a cura di Alessandro Cardona

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RECORD: 32-39 (5-3 nella bolla)

IN: Devin Vassell (draft, scelta #11), Tre Jones (draft, scelta #41), Keita Bates-Diop (FA, two-way), Cameron Reynolds (FA, exhibit-10)

OUT: Marco Belinelli (free agent, Virtus Bologna), Bryn Forbes (free agent, Milwaukee Bucks), Chimezie Metu (tagliato, Sacramento Kings)

ROSTER 2020/21:

PG: Dejounte Murray, Patrick Mills, Tre Jones
SG: Derrick White, Lonnie Walker, Quinndary Weatherspoon (two-way)
SF: DeMar DeRozan, Keldon Johnson, Devin Vassell
PF: Trey Lyles, Rudy Gay, Luka Šamanić, Keita Bates-Diop (two-way)
C: LaMarcus Aldridge, Jakob Poeltl, Drew Eubanks, Tyler Zeller

In mezzo agli avvenimenti “mirabili e tremendi” che hanno caratterizzato il 2020, la stagione degli Spurs ha segnato a tutti gli effetti la fine di un’era: per la prima volta dal ’98/’99, infatti, la franchigia texana non ha partecipato ai playoff.

Le ragioni della mancata qualificazione ai playoff sono molteplici. Innanzitutto, Brian Wright ha avuto una grande dose di sfortuna nel suo primo anno da GM. La trade per Bertāns sarebbe stata meno sanguinosa se Morris avesse firmato, Carroll sembrava ancora in grado di contribuire ma è risultato lento mentalmente, fisicamente e in sostanza inutilizzabile, sia Gay che Aldridge sono calati fisicamente in un modo che non era del tutto prevedibile. Oltre a ciò, il roster sbilanciato e dei giovani non ancora competenti sui due lati del campo hanno costretto il coaching staff ad effettuare delle rotazioni volte ad equilibrare la squadra, ma che non conferivano il giusto minutaggio ai giocatori migliori (l’esempio più lampante è probabilmente la dualità Forbes-White). Coaching staff che si è visto privato in una sola estate dei due assistenti di maggiore spicco, Messina e Udoka, e che probabilmente avrebbe potuto fare di più con maggiore esperienza.

In sostanza, molti fattori imprevedibili hanno frenato gli Spurs nella scorsa stagione ed è vero che probabilmente avrebbero potuto approdare comunque ai Playoff con un po’ di fortuna in più, ma è innegabile che questi fattori abbiano semplicemente anticipato una situazione che sarebbe stata inevitabile. Un periodo di ricostruzione (che non passa per forza dal tanking sfrenato, badate bene), con qualche stagione lontana dai fasti del passato in cui far crescere i giovani ed aggiungere ulteriore talento era inevitabile e doverosa a questo punto.

 

Il giocatore da seguire: Derrick White

Derrick White molto probabilmente sarà il giocatore più interessante tra le fila dei nero-argento.

La guardia originaria del Colorado sembrava finalmente pronta per la stagione della consacrazione, dopo l’ottima serie di Playoff contro i Nuggets. Purtroppo però la scorsa stagione non è andata come sperato. White, infatti, ha visto diminuire leggermente il suo minutaggio (solo 24,7 minuti) a causa dell’ incostanza e della scarsa propensione al tiro da tre che ne hanno limitato l’impatto e che aggravavano ulteriormente i problemi di spaziature della squadra.

Le cose sono però cambiate nella bolla di Orlando. Senza Aldridge, senza Forbes e con un Mills per lo più in veste da assistant coach, White si è ritrovato di fatto a rivestire il ruolo di principale minaccia perimetrale della squadra. Ruolo che ha svolto egregiamente, grazie ad un evidente miglioramento come tiratore, frutto di un lavoro più volto all’attitudine al tiro che alla tecnica di tiro in sé (la quale è sempre stata accettabile). White è passato, infatti, da poco più di tre triple a gara durante la stagione regolare ad otto nella bolla.

Viste le partenze di Forbes e Belinelli, White sarà chiamato a ripetere quanto fatto ad Orlando anche nella prossima stagione, risultando quindi fondamentale nella stagione degli Speroni. Le qualità di Derrick sono ben note, e se riuscisse a confermarsi come un tiratore di alto livello farebbe un grande salto di livello, diventando a tutti gli effetti uno “star role player”, come Brogdon o Jrue Holiday per esempio.

Sarà fondamentale che White continui a prendersi le triple senza alcuna esitazione come in questa clip, sia per il suo futuro che per quello degli Spurs

 

Considerando la sua importanza nei meccanismi di squadra e la sua potenziale “esplosione”, Derrick White sarà il giocatore degli Spurs da seguire con maggiore attenzione.

 

Il miglior scenario possibile

Considerando quanto accaduto nella scorsa stagione e la particolare situazione storica in cui si trova la squadra, il best case scenario non coincide necessariamente con il miglior record possibile. Popovich ha parlato di come tutta la squadra sia intenzionata a redimersi e tornare ai Playoff, e non è nemmeno poi così assurdo che gli Spurs possano trovarsi in zona play-in a fine stagione, ma non sarà strettamente il numero di vittorie a condizionare il giudizio sulla stagione dei nero-argento. La bontà della stagione dipenderà soprattutto dallo sviluppo e dalla coesione dei tanti giovani a roster. Quindi Murray, Walker, Johnson, Šamanić, Vassell, ma anche lo stesso White (che, pur non essendo un ragazzino, come abbiamo visto sarà fondamentale) e le loro curve di crescita saranno la discriminante per un’ottima stagione.

 

I veterani

Partiamo da delle premesse abbastanza ovvie, visti i risultati della scorsa stagione: per una crescita ottimale dei giovani, le due stelle veterane dovranno fare un passo indietro e calarsi in un ruolo diverso da quello avuto nelle scorse stagioni.

Nel miglior caso possibile, LaMarcus Aldridge, che non abbiamo potuto vedere nella bolla a causa di un’operazione alla spalla destra, continuerà la sua trasformazione da maestro del post basso a lungo tiratore (con licenza di utilizzare il suo marchio di fabbrica, il turnaround jumper, ovviamente). Già l’anno scorso, Aldridge ha diminuito i suoi tocchi in post e tentato 3 triple a gara; recentemente ha anche detto che tenterà ancora più triple, se è questo ciò che serve alla squadra.

A differenza di Aldridge, DeRozan lo abbiamo già visto all’opera con i giovani Spurs nella bolla. Ad Orlando, DeMar ha avuto un ruolo meno centrale rispetto alla stagione regolare, diminuendo i tiri tentati, passati da 15.4 a 13.3, ma aumentando la sua true shooting percentage di quasi 6 punti percentuali, da 60.3 a 66.1. Nella migliore delle ipotesi, DeMar si ripeterà in un ruolo simile, giocando anche da 4 accanto ad altre tre guardie, lasciando più spazio ai giovani, sfruttando la sua esperienza nei momenti cruciali.

A questo punto è necessario aprire una parentesi su Patty Mills. Le sue qualità sono uniche nell’attuale roster degli Spurs ed è probabilmente l’unico veterano che non dovrà fare un passo indietro, vista la sua importanza come tiratore ma soprattutto come leader. L’aborigeno ha dichiarato di voler giocare nel modo in cui gioca con la propria nazionale per aiutare la squadra (dimostrando anche un grandissimo senso di appartenenza) e probabilmente questo rappresenterebbe il best case scenario: avere un Mills formato FIBA.

“They haven’t witnessed this dude over here yet – but they will now.”

Give me the Fiesta colours and let’s rock!!! #SpursFiesta pic.twitter.com/tAIwncMSs9

— Patrick Mills (@Patty_Mills) December 4, 2020
I giovani

Passando ai giovani, nel migliore dei casi tutti loro trovano più o meno spazio nelle rotazioni e crescono colmando molte delle loro lacune. Partendo da quello più interessante, come abbiamo visto, White si conferma un tiratore mortifero, tentando almeno 7-8 triple a partita e diventando così la prima arma perimetrale degli Spurs. Questa sua nuova dimensione gli permette di rimanere in campo per 30 o più minuti, garantendogli una produzione attorno ai 18 punti, 5 assist, 5 rimbalzi accompagnata dalla solita difesa di alto livello.

Dejounte Murray continua il suo lento ma costante sviluppo. Innanzitutto diventa più credibile e fiducioso come tiratore da tre, miglioramento che gli facilita anche le penetrazioni e l’attaccare il canestro. Inoltre, diventa un playmaker leggermente più riflessivo e meno istintivo. La difesa resta sui soliti livelli e lo rende un valido candidato per gli All-Defensive teams.

Murray è diventato un tiratore dal midrange di alto livello durante la scorsa stagione. Riuscirà ad allargare finalmente il range di tiro?

 

Lonnie Walker semplicemente gioca in modo funzionale. Nonostante le molte qualità mostrate a sprazzi, Walker è stato frenato spesso da uno stile di gioco inefficiente e disfunzionale, con un’eccessiva ricerca del jumper dal midrange (con risultati mediocri). Nel best case scenario, Lonnie aumenta le triple tentate, va più spesso al ferro accettando i contatti (e tentando meno finger rolls!) e diminuisce i tiri dal midrange, prendendoseli solo quando sono effettivamente buoni tiri.

Il career-high contro i Rockets è un ottimo esempio di cosa può fare Lonnie Walker giocando in modo semplice e funzionale

È difficile chiedere moltissimo ad un giocatore che ha visto così pochi minuti NBA come Keldon Johnson. Lo scenario in cui si assesta come buona ala d’energia in uscita dalla panchina, continua a rifinirsi tecnicamente e si dimostra costante all’interno della stagione è molto simile al miglior scenario plausibile.

Nel best case scenario, vanno spese alcune parole anche per Jakob Poeltl. In questo caso, il centro austriaco riesce a ritagliarsi ulteriore spazio grazie ad un miglioramento come attaccante al ferro e si conferma come uno dei migliori centri difensivi della lega. Il rinnovo è completamente meritato.

I restanti giovani continuano la loro crescita ad Austin e ritagliandosi qualche spazio qua e là a rotazione, mostrando buone cose. In particolare, Luka Šamanić, vero diamante grezzo in mano agli Spurs, pone fine alle critiche per i suoi atteggiamenti non ideali.

Un esempio dei lampi di qualità di Luka Šamanić

 

La classifica

Considerate tutte le premesse, degli Spurs così in crescita sarebbero probabilmente in piena lotta per un posto ai playoff. Se è vero che nella prospettiva a lungo termine potrebbe essere vantaggioso cercare di scambiare i veterani in scadenza (Aldridge, DeRozan, Gay) alla deadline, puntando anche magari ad una scelta più alta in un draft molto ricco come quello del 2021, è altrettanto vero che delle trade del genere non sembrano plausibili, viste le dichiarazioni di Popovich e dei giocatori stessi. In ogni caso, un viaggio ai playoff porterebbe una buona dose di esperienza a tutto il gruppo dei giovani.

 

Il peggior scenario possibile

Il worst case scenario, invece, assomiglia fortemente (ed ironicamente) alla situazione che si era creata nella scorsa stagione.

Per prima cosa, i veterani hanno ancora ruoli estremamente centrali, andando a togliere minuti, tocchi e possibilità ai giocatori più giovani. Quindi, abbiamo un DeRozan accentratore e solo lontano parente di quello della bolla, il quale toglierebbe il pallone dalle mani dei tanti giovani palleggiatori. Gay ad Aldridge, ulteriormente calati fisicamente ed atleticamente, continuerebbero ad essere poco funzionali ed ancor meno efficaci.

I giovani, dal canto loro, frenati dalle presenze ingombranti dei veterani, non mostrano i miglioramenti sperati.

Derrick White rimarrebbe più o meno il giocatore attuale: una guardia fisica e intelligente, ottima difensivamente ma offensivamente limitata dalla scarsa propensione al tiro da tre. Questo ne limiterebbe anche il potenziale minutaggio. Lo stesso vale per Dejounte Murray: solita gran difesa, valore negativo in attacco e decision making rivedibile senza alcun miglioramento sostanziale.

Lonnie Walker invece, nel peggior caso possibile, addirittura peggiora. Sentendosi chiamato ad un ruolo importante in uscita dalla panca, non limita le sue cattive abitudini ma bensì le alimenta, diventando uno scorer estremamente disfunzionale, con un numero di tiri relativamente alto ed un’efficienza molto bassa.

Gli altri giovani, partendo da Keldon Johnson, faticano a trovare spazio e continuità, dimostrandosi spesso inadatti quando chiamati in causa e ridimensionando di fatto le aspettative sullo young core di San Antonio.

In questa situazione i veterani, pur essendo in calo, hanno comunque le qualità per far vincere un certo numero di partite, non abbastanza per approdare ai playoff e contemporaneamente troppe per avere buone chance di ottenere una scelta molto alta dopo la lottery. La squadra si trova nel limbo. Oltre il danno, la beffa: crescita stagnante dei giovani e scelta al draft buona ma non poi così tanto.

 

La previsione

È facile immaginare come lo scenario più probabile e prevedibile stia un po’ nel mezzo.

Credo che gli Spurs avranno una rotazione composta principalmente da 10 giocatori: Murray, White, DeRozan, Lyles, Aldridge, Mills, Walker, Johnson, Gay e Poeltl. Ci sarà quindi una commistione di veterani e dei giovani più pronti ed importanti. Gli altri giovani si contenderanno l’ultimo posto a rotazione (la rotazione dell’anno scorso era a 11 uomini), con Vassell e Poeltl probabilmente favoriti. Jones, Weatherspoon e Šamanić potrebbero passare ancora del tempo ad Austin o nell’eventuale bolla G-League.

DeRozan verrà chiamato a replicare quanto fatto nella bolla, adattandosi ai giovani e diminuendo il suo carico offensivo. Viste anche le sue dichiarazioni su quanto creda nei giovani speroni, è plausibile aspettarsi che si adatti senza grossi problemi

LaMarcus Aldridge sarà più difficile da adattare al resto della squadra, la quale dichiaratamente intende continuare a giocare uno stile di gioco ad alta velocità come nella bolla.

Pop, asked if the Spurs plan to stick to the small-ball approach that worked for them in Orlando even with LaMarcus Aldridge due back:

“The strategy, the philosophy, the way we play is going to stay the same (as in Orlando). And everybody is going to have to adjust to that.”

— Jeff McDonald (@JMcDonald_SAEN) December 1, 2020

Aldridge ha dichiarato di essere pronto a fare tutto ciò che serve alla squadra e di poter tirare molte più triple se necessario, ma resta il fatto che un 35enne in forte calo atletico andrebbe in difficoltà in quello che probabilmente sarebbe uno degli attacchi che corre di più nella lega. Si cercherà magari di trovare un accomodamento, concedendogli un minutaggio inferiore ma qualche possesso in più in post per rallentare e magari migliorare l’attacco a metà campo.

White, il giocatore da seguire, difficilmente ripeterà le prestazioni della bolla per volume e percentuali da tre. Credo che 5-6 tentativi a gara con il 36-37% siano più probabili. In ogni caso, molto probabilmente si affermerà come comprimario di livello. Gli altri giovani probabilmente cresceranno, ma i miglioramenti non saranno così lampanti ed immediati. Sappiamo bene come lo sviluppo richieda più tempo a San Antonio. Mi aspetto stagioni tutto sommato positive da giocatori come Murray, Walker e Johnson ma potrebbero non essere poi così costanti.

Con queste premesse, dobbiamo aspettarci degli Spurs simili ad un cantiere aperto e che potrebbero aver bisogno di tempo. In ogni caso, le qualità ci sono e credo che la squadra potrà far divertire e vincere un buon numero di gare una volta trovata la quadra. Lo scenario più plausibile è quello di vedere la banda di Popovich in lotta per le posizioni che darebbero accesso al play-in, quindi attorno alla decima posizione.

In sostanza, sarà una stagione di sviluppo e di ricerca di una nuova identità: il nuovo inizio degli Spurs.

Tags: DeMar DeRozanDerrick WhiteLamarcus AldridgeSan Antonio Spurs
Emiliano Naiaretti

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Spurs, GLeague and draft @TheShotIT | Draft inebriated but lazy writer | Natural & environmental sciences (ANGRY) student

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