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Le pagelle dell’offseason degli Atlanta Hawks

Matteo Berta by Matteo Berta
30 Novembre, 2020
Reading Time: 16 mins read
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Offseason Atlanta Hawks

Copertina a cura di Nicolò Bedaglia

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Gli Atlanta Hawks si presentano all’inizio della Free Agency 2020 con 44 milioni di dollari liberi e con solo 9 giocatori sotto contratto. Per questo motivo ci si poteva ampiamente aspettare che sarebbe stata una delle franchigie più attive durante l’off-season.

Ciao amici.

Ho deciso di accompagnarvi da qui fino all’inizio della Free Agency con le mie stime sullo spazio salariale delle 30 squadre NBA.

Oggi si parte con gli @ATLHawks (grazie a @BertaMatbe99 per i consigli).

[A breve articolo riepilogativo di @sassoulatin su @TheShotIT] pic.twitter.com/ZwlLfVLZ4i

— Daniele Astarita (@DanyAsta6) October 30, 2020

Una previsione della situazione salariale prima della free agency era quella riportata nel tweet qui sopra, ma mai mi sarei immaginato così tanto movimento.

Il roster con cui gli Hawks si presentano finiti i primi giorni di Free Agency è questo:

Trae Young/Rajon Rondo/Kris Dunn/Brandon Goodwin
Bogdan Bogdanovic/ Kevin Huerter/Skylar Mays (2 way)
Cam Reddish/DeAndre Hunter/Tony Snell
John Collins/Danilo Gallinari/Solomon Hill/Brandon Knight (2 way)
Clint Capela/Onyeka Okongwu/Bruno Fernando

Sulla carta questo roster è molto lungo e può essere incredibilmente interessante e divertente da guardare per le caratteristiche offensive della maggior parte dei loro giocatori.

 

Onyeka Okongwu: A

Alle 2:00 italiane della notte tra il 18 e il 19 novembre ha luogo, negli studi di ESPN, il Draft NBA 2020. Gli Atlanta Hawks si presentano con la sesta scelta assoluta e con il chiaro obiettivo di aggiungere un elemento importante al fianco di Trae Young e degli altri giovani a roster.

Si presentano anche con la consapevolezza, visti gli obiettivi societari, che questo sarà l’ultimo draft in cui avranno una scelta così alta e che, quindi, non devono commettere errori.

Probabilmente la decisione dei Bulls di scegliere Patrick Williams alla #4 ha scombussolato delle squadre immediatamente successive. I cavaliers si sono trovati, così, Okoro e Atlanta ha deciso di puntare sul centro in uscita da USC.

Big O!!! Hope you ready for some Lobs? ATL Welcome @BigO21_ Lets Work!!???

— Trae Young (@TheTraeYoung) November 19, 2020

Trae Young sembra gradire e io, dopo un momento di sorpresa e perplessità iniziale (mi aspettavo uno tra Tyrese Maxey e Tyrese Haliburton), posso affermare di gradire a pieno la scelta della dirigenza.

Okongwu, compagno di squadra di Lamelo Ball nella “leggendaria” highschool di Chino Hills, è il prototipo del centro moderno. Un giocatore agile, capace di difendere sul perimetro e dentro l’area. Capace di giocare molto bene il pick&roll, ma dotato anche di un buon tocco (72% ai liberi nella sua unica stagione al college) che sta cercando di concretizzare trasformando in un tiro solido dalla media e da 3 punti.

Onyeka Okongwu said he worked a lot on his shooting over the past several months. “All I’ve been doing is shooting the ball and shooting the ball. I really believe that with time I’ll be able to stretch the floor out consistently and be a great shooter.”

— Chris Kirschner (@ChrisKirschner) November 20, 2020

Grazie alla sua difesa perimetrale potrebbe diventare il giocatore perfetto per coprire i limiti difensive di Trae Young. É esattamente il profilo che ci voleva, ora bisogna solo capire come verranno gestite le rotazioni dei numerosi lunghi.

Onyeka Okongwu on his role: “Definitely being a defensive anchor, first.”

— Chris Kirschner (@ChrisKirschner) November 20, 2020

É apprezzabile anche la consapevolezza e la voglia di lavorare per essere l’ancora difensiva della squadra, come da lui dichiarato.

 

Skylar Mays: B

Con la scelta numero 50 gli Hawks hanno scelto Skylar Mays, guardia da LSU. Mays ha trascorso quattro stagioni nell’università di Baton Rouge (sua città natale), migliorando sistematicamente di anno in anno.

Mays arriva in NBA come una combo guard già esperta (23 anni e 4 stagioni collegiali) e con un gioco variegato e senza grossi punti deboli. Il suo punto di forza in ottica NBA sarà sicuramente il tiro: è infatti un tiratore da 39.4% su oltre 4 tentativi a partita (89esimo percentile come spot-up shooter).

In generale, ha un gioco offensivo completo. È capace di giocare off ball, sa gestire l’attacco per brevi tratti, attacca aggressivamente il ferro e sa segnare nel traffico.

Difensivamente Mays è un giocatore intelligente e molto bravo a giocare sulle linee di passaggio (1.8 rubate a partita, 2.9 di steal percentage). A livello globale soffre però una taglia mediocre per una guardia (attorno ai 192-193cm) e la rapidità laterale non eccezionale per un giocatore così piccolo.

Vista l’abbondanza di giocatori a roster, Mays ha firmato un contratto two-way. L’idea potrebbe essere quella di farlo acclimatare all’NBA e testarlo per una stagione, per poi “promuoverlo” nello spot a roster attualmente occupato da Brandon Goodwin, giocatore che ormai ha poco senso con le nuove firme.

Con una scelta così bassa forse si poteva fare di meglio, ma sarebbe stato molto facile fare di peggio. È una scelta sensata e che potrebbe pagare.

 

Nathan Knight: C

Nathan Knight è andato undrafted nella notte del draft e si è accordato con gli Hawks per un two-way. Knight è un lungo senior proveniente da William&Mary ed ha avuto una carriera collegiale costellata di premi individuali.

Il lungo originario di Syracuse è innanzitutto un giocatore offensivo. Knight basa il suo gioco sul post, zona del campo in cui riesce a sfruttare la propria mole imponente (oltre 115kg), ma è anche dotato di un buon face up game ed è migliorato costantemente come tiratore (da non tiratore a 3 triple a partita con il 30.5% nell’anno da senior). In sostanza, ha un profilo da lungo tiratore capace inoltre di creare e sfruttare i mismatch.

Nella metà campo difensiva Knight è decisamente meno a suo agio. La forza fisica e la wingspan discreta ovviamente lo aiutano. ma la taglia relativamente ridotta (208cm) e la poca esplosività lo rendono un rim protector mediocre. Inoltre, non è un lungo mobile ed è in difficoltà sul perimetro. Non è un giocatore che consentirà di essere flessibili a livello di schema difensivo.

Knight è sicuramente una buona presa da undrafted: il profilo statistico e l’arsenale offensivo fanno di lui un’ottima scommessa. C’è da dire però che gli Hawks hanno un’abbondanza di lunghi a roster e lo stesso Bruno Fernando, legato alla franchigia almeno fino al 2022, potrebbe trovare poco spazio nelle rotazioni. Anche se Knight dovesse confermarsi e rendere bene in G-League, sarebbe possibile trattenerlo e trovargli uno spazio? Difficile.

 

Tony Snell: B

Detroit is trading Khyri Thomas and Tony Snell to Atlanta for Dewayne Dedmon, sources tell ESPN.

— Adrian Wojnarowski (@wojespn) November 19, 2020

Il giorno dopo il draft arriva la prima trade per iniziare a liberare un posto ad Okongwu: Dewayne Dedmon saluta la Georgia e si accasa ai Detroit Pistons in cambio di Tony Snell e Khyri Thomas.

In adding Tony Snell in the Dewayne Dedmon deal, the Hawks add a good shooter to the roster. After the draft last night, it became clear that adding shooters was going to be the priority in the coming days. Snell shot 40 percent on 4 attempts per game this past season.

— Chris Kirschner (@ChrisKirschner) November 19, 2020

Come fa notare Kirschner, reporter che segue gli Hawks per The Athletic, la trade è la prima mossa per risolvere uno dei problemi più grandi della passata stagione. Gli Hawks, infatti, sono stati la peggior squadra della scorsa stagione per percentuale da oltre l’arco. Il 33% complessivo durante la stagione non è sufficiente a garantire le corrette spaziature necessarie ad un corretto sviluppo dell’attacco.

Snell, in questo senso, è un’ottima presa, ottenuta con una spesa minima. Ci si aggiudica un tiratore d’élite (40% su 4 tentativi negli ultimi 4 anni) in cambio di uno dei numerosi centri presenti a roster.

 

Danilo Gallinari: C

Partiamo con una premessa: il voto dato a Gallinari non è un voto al giocatore, ma è da considerarsi come voto dovuto al contesto, al contratto e alla situazione a roster. In altre condizioni quest’acquisizione sarebbe potuta essere una A piena.

Danilo Gallinari decide di accasarsi in Georgia in seguito ad un’offerta irrinunciabile. Il contratto che il Gallo va a firmare è infatti il più remunerativo della storia per un giocatore oltre i 30 anni e senza convocazioni all’All Star Game.

La prima cosa a non convincermi di questa mossa è la durata del contratto. Gli Hawks hanno offerto 21M a stagione per 3 anni ad un giocatore di 32 anni. Non è una bella prospettiva, ma le intenzioni della dirigenza sono chiare: fare i playoff subito. Ci tengo a sottolineare come il contratto sia garantito per i primi 2 anni, mentre il terzo anno è garantito per soli 5M. Questo è ottimo nell’ottica in cui Gallinari dovesse subire un calo fisico considerevole.

Il secondo aspetto, che fa calare ancora il voto complessivo all’operazione, è il fit nella squadra. Il ruolo perfetto per lui è nello spot di ala grande, perché in quel ruolo è in grado di difendere contro giocatori le ali più “grosse” senza soffrire esageratamente la lentezza di piedi sul perimetro. Immaginando un quintetto con John Collins da 4 e Gallinari da 3 è difficile avere sensazioni rosee per quanto riguarda la metà campo difensiva.

On a call with season ticket holders today, the Hawks announced that the first few home games will be held in front of friends and family of team personnel only. They are aiming to have around a capacity of around 1,600 fans for MLK Day. Things can change, but that’s the hope.

— Chris Kirschner (@ChrisKirschner) November 24, 2020

Da quanto sarebbe emerso da una chiamata tra Schlenk e i tifosi che han comprato l’abbonamento annuale, Gallinari sarebbe stato preso per fare la riserva di John Collins.

La notizia mi solleva perché vuol dire che la dirigenza è consapevole di non dover far giocare Gallinari come ala piccola per troppi minuti, ma resto comunque deluso dal fatto di aver firmato una riserva a 21M l’anno.

Seeing a lot of Gallinari can play the 3. Sure, on offense. Defensively is a WAY different thing. He’s poor on that end of the floor and can not guard 3s https://t.co/fc6FoA77l4

— Chris Kirschner (@ChrisKirschner) November 21, 2020

Tra gli aspetti positivi c’è sicuramente il fatto che Gallinari sia un tiratore elitario (42% su oltre 6 tentativi nelle ultime due stagioni) in grado di creare un tiro per se stesso dal palleggio, aspetto da non sottovalutare se si ha come obiettivo quello di diminuire le responsabilità offensive di Trae Young.

L’altro aspetto positivo della firma, motivo per cui gli Hawks si stanno muovendo con così tanta urgenza, è che sicuramente avere a roster un giocatore come Gallinari aumenta notevolmente le tue possibilità di raggiungere i playoff.

ATL? …Let’s Get It?⏳ https://t.co/FGLlgb6tcP

— Trae Young (@TheTraeYoung) November 21, 2020

Parliamoci chiaro, il tweet di Trae Young è il motivo per cui gli Hawks hanno bisogno di provare a competere immediatamente per i playoff. Trae vuole competere, vuole dimostrare di non essere un perdente e vuole farlo da subito. La dirigenza sembra volerlo accontentare e la firma di un giocatore come Gallinari è un tassello importante in quest’ottica.

 

Kris Dunn: A

Kris Dunn, finito il contratto da rookie, viene scaricato dai Bulls in seguito ad una stagione altalenante e in cui sembra aver subito un’involuzione rispetto ai due anni precedenti. Credo, però, che questa involuzione sia da considerarsi conseguenza di un contesto di squadra, i Bulls dello scorso anno, in cui l’allenatore, Jim Boylen, non si è adeguato perfettamente al roster mettendo a “disagio” alcuni giocatori, come lo stesso Dunn oppure Markkanen.

Con le firme di Tony Snell e di Danilo Gallinari gli Hawks hanno risolto il problema della mancanza di spacing e di tiratori affidabili da oltre l’arco. Si è passati, dunque, a cercare di risolvere il problema difensivo e a cercare giocatori in grado di coprire la stella della squadra.

One more on Dunn’s defense today. Watch a few times if you need. Notice how Dunn basically half squats on the weakside as if he completely knows the opportunity’s coming. He’s zoned up between Nance and Osman, sees TT working toward a pass out of post. Pounce, steal and score. pic.twitter.com/XgbJoSi2lD

— Glen Willis (@willis_glen) November 23, 2020

La sua abilità di lettura delle situazioni difensive è sorprendente. Nella clip riportata qui sopra aiuta sul taglio sulla linea di fondo fino al momento in cui è sicuro di potersi staccare perché il suo compagno sta ruotando. A quel punto si lancia sulla linea di passaggio che Tristan Thompson stava cercando per recuperare palla e lanciarsi in contropiede.

An example of Dunn’s defense helping teammates and leading to a turnover. White is defending Rozier 1:1 w/ no help, Porter is working to “zone up” the weak side + help on Zeller inside. Dunn’s aggressive and well-timed dig forces Rozier to pickup his dribble w/o an obvious play. pic.twitter.com/Nk367fXavC

— Glen Willis (@willis_glen) November 23, 2020

In queste clip, invece, si può notare come sia bravo ad aiutare sulla linea di penetrazione senza dover lasciare libero il suo uomo. Allungando la mano riesce a disturbare il penetratore inducendolo all’errore.

La ragione del mio voto è, dunque, abbastanza chiara. Dunn arriva per essere un difensore “rognoso”, in grado di difendere il miglior piccolo avversario (alternandosi con Reddish che lo ha fatto durante questa stagione) e aiutando molto bene sulle linee di passaggio. Tra l’altro il contratto è buono, 10M in 2 anni (1+player option), ed in linea con le sue abilità

Voglio parlare, malgrado molto probabilmente non sarà così sfruttato, anche del suo ruolo offensivo. Ora che gli Hawks sono riusciti ad aggiudicarsi ottimi tiratori e di conseguenza a migliorare le spaziature in campo, Dunn potrebbe esprimersi in modo interessante avendo palla in mano dalla panchina.

Si presenta come un playmaker abbastanza ordinato e con un buon gioco dal midrange. La sua pecca più grande, che potrebbe limitarne la convivenza offensiva con Trae Young, è la mancanza di un tiro affidabile da oltre l’arco. Non credo che questo sia un problema, proprio per le motivazioni esplicate precedentemente, quindi non influirà sulla mia valutazione dell’aggiunta a roster.

 

Solomon Hill: B-

Solomon Hill, in uscita dagli Heat, va a completare le rotazioni nei ruoli di ala con il suo contratto annuale. Non mi aspetto di vedere molti minuti sul parquet da parte sua. Sarà utile nei momenti in cui ci saranno defezioni dovute ad infortuni o riposi in una regular season che si prospetta parecchio fitta e stancante per i giocatori.

Solomon Hill was quietly solid last season. Wouldn’t expect him to play much but a useful player to fill out the end of a roster.

— AKelly (@andlankell) November 23, 2020

L’altro contributo che può portare è l’ottima presenza in spogliatoio, caratteristica fondamentale per entrare a far parte di un gruppo coeso e unito come quello degli Hawks dello scorso anno.

Tutto sommato, al minimo salariale e per completare il roster, non è una brutta presa.

 

Rajon Rondo: D

Rajon Rondo è un nuovo giocatore degli Atlanta Hawks. Il neo-campione NBA ha firmato un biennale da 15M complessivi, cifre molto alte per un 35enne che non avrà un ruolo di primo piano nella franchigia.

Il dubbio principale legato alla firma di Rondo e l’ammontare del contratto. Presumibilmente, viste le cifre, chiederà parecchi minuti in rotazione, ma per gli Hawks ha senso?

Se il giorno prima non fosse stato firmato Kris Dunn la firma avrebbe sicuramente ricevuto un voto più alto da parte mia, ma in queste condizioni non riesco a capire il motivo della firma di un giocatore che toglierà parecchi minuti ai giovani.

Il fit di Rondo con Trae Young è, molto probabilmente, pessimo. Si spera in uno sviluppo di Trae anche lontano dalla palla, in modo da sfruttare le sue straordinarie capacità di tiratore (46.6% in catch&shoot la scorsa stagione).

Il motivo principale per cui, però, reputo il fit di Rondo peggiore di quello di Dunn è sostanzialmente la metà campo difensiva. Rondo, seppur non sia un difensore negativo, non è un difensore incredibilmente positivo come lo è Dunn. Durante gli scorsi playoff si è messo, difensivamente parlando, in mostra nella serie contro Houston per via dei raddoppi ad Harden portati con i tempismi giusti, che hanno prodotto molte palle recuperate, ma più che ad un’effettiva capacità difensiva penso che quanto visto sia riconducibile alla sua grande esperienza nella lega.

Parliamo di esperienza. L’esperienza che porta Rondo nella squadra e all’interno dello spogliatoio è il motivo per cui non reputo questa firma disastrosa, ma solo “negativa”.

Con l’addio di Vince Carter c’era sicuramente bisogno di aggiungere esperienza a questo roster. Il clima in spogliatoio era già ottimo prima e credo che le firma di Hill, di cui abbiamo parlato prima, e di Rondo gioveranno all’atmosfera e aiuteranno il nucleo di giovani a crescere e a migliorarsi.

 

Bogdan Bogdanović: A

Come il più classico dei “last, but not least”, è arrivato il momento di parlare del colpo grosso della Free Agency.

Bogdanović è esattamente il profilo che avrei voluto agli Hawks prima di questa Free Agency. Una guardia capace di creare per se stesso, creare per gli altri, segnare con continuità e tirare con buone percentuali da oltre l’arco (circa 38% nei tre anni a Sacramento).

I thought Hawks fans might enjoy a chance to see Bogdanovic executing the hammer pass on an ATO today… pic.twitter.com/F5JpO3oYtA

— Glen Willis (@willis_glen) November 25, 2020

Nella clip riportata qui sopra si può vedere la capacità di Bogdanović di muoversi negli spazi e trovare il compagno libero con un hammer pass.

Il profilo del giocatore è simile a quello di Kevin Huerter, ma ne è un upgrade e potrà essere anche un grande mentore per il giovane proveniente da Maryland.

La capacità di muoversi lontano dalla palla faciliterà molto il lavoro di Trae Young e renderà sicuramente interessante un attacco che, durante la scorsa stagione, è stato troppo statico.
Huerter, infatti, è capace di muoversi dietro ai blocchi e in generale è in grado di muoversi senza palla, ma questa soluzione è stata cavalcata raramente. Sicuramente un giocatore come Bogdanović darà una spinta a Lloyd Pierce (e a Nate McMillan) per implementare maggiormente questo tipo di azione.

 

La capacità di giocare il pick&roll all’interno del sistema offensivo degli Hawks sarà sicuramente traslabile. Atlanta, infatti, gioca il 30-31% dei propri possessi in pick&roll e quest’anno, con le aggiunte di Capela e Okongwu, sarà sfruttato ancora di più.

 

Al di fuori dell’abilità sul pick&roll sarà interessante anche vedere come la gravity generata da Bogdanović come penetratore potrà essere sfruttata per liberare il campo ai compagni che, come vediamo nella clip qui sopra, il talento serbo è in grado di trovare con facilità.

Tags: Atlanta HawksBogdan BogdanovicDanilo GallinariFree Agencykris dunnOnyeka OkongwuRajon RondoSolomon HillTony Snell
Matteo Berta

Matteo Berta

Matteo, studente di ingegneria informatica a Torino. Si è innamorato dei Clippers nello stesso modo di tanti altri, vedere Chris Paul che alza il pallone a Blake Griffin a 12 anni era uno spettacolo. Crescendo si è innamorato di Trae Young e delle prospettive di questi Atlanta Hawks.

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