Montrezl Harrell si appresta ad entrare in quella che probabilmente sarà la Free Agency più importante della sua carriera. Dopo cinque anni nella Lega, per il nativo di Tarboro è arrivato il momento di mettere nero su bianco i frutti di un’ascesa partita dalla notte del 25 giugno 2015, quando gli Houston Rockets decisero di chiamarlo con la 32esima scelta, durante il draft del Barclays Center. Da quel giorno Harrell non si è più guardato indietro, fino a ritagliarsi un ruolo sempre più importante di stagione in stagione.
L’epilogo fallimentare della scorsa stagione dei Clippers però, ha fatto sorgere più di un dubbio tra gli addetti ai lavori. Per questo motivo, tra i grandi punti di domanda che girano intorno alla prossima Offseason, c’è anche quello legato proprio a Montrezl Harrell. In questo articolo proveremo ad analizzare come potrebbe evolversi la Free Agency di Trezz, tra possibili pretendenti e qualche milione in ballo.
La stagione di Harrell
Prima di concentrarci sugli aspetti puramente extra-campo, è giusto andare a valutare quale sia stato l’impatto reale di Harrell durante tutto il corso della passata stagione. I numeri confezionati dal prodotto di Louisville sono risultati molto simili a quelli dell’annata 2018-19, ma questa volta gli hanno permesso di vincere il Sixth Man Of The Year e l’Hustle Award, il premio della Lega basato su un insieme di statistiche avanzate, pensato per valutare “l’energia” portata sul parquet dal singolo giocatore.
Sostanzialmente, la piccole differenze che lo hanno consacrato Sesto Uomo dell’anno, sono dipese da un aumento minimo del minutaggio e dello Usage, passato da 22.7% a 24.5%. Harrell ha potuto così concludere con 18.6ppg e 7.1reb, andando a toccare i massimi in carriera anche per rimbalzi difensivi e offensivi, 4.5 e 2.6.
Se la stagione regolare è stata in linea con le aspettative, lo stesso non si può dire certamente per la Postseason. È doveroso ricordare che poco dopo l’ingresso nella bolla Harrell ha dovuto affrontare la scomparsa della nonna, una figura molto significativa nella vita di Trezz. Le settimane a Orlando, dopo il suo rientro, non devono essere state le più semplici da punto di vista emotivo per l’ex-Rockets, ed è comunque un aspetto da tenere a mente.
“I’m blessed that my grandmother put the ball in my hands.”
— Bleacher Report (@BleacherReport) September 4, 2020
Montrezl Harrell reacts to being named the 2019-2020 Sixth Man of the Year ?
(via @NBAonTNT) pic.twitter.com/Iu5ZjCHgWA
La cosa di cui siamo certi è che ad Harrell non mancherà mai l’agonismo sul parquet, soprattutto nella metà campo offensiva. I numeri relativi ai rimbalzi sono abbastanza significativi considerando che la metà di quelli catturati erano contestati: prima dello stop della stagione Harrell era addirittura ottavo per rimbalzi contestati tra i giocatori con almeno 300 rimbalzi a referto.
Detto questo è chiaro che l’atletismo per un giocatore con le sue caratteristiche lo renda molto più efficace a rimbalzo offensivo rispetto che difensivo, nel quale è necessaria molta più applicazione. Harrell ha infatti tenuto una Defensive Rebound Percentage del 16.3, quinto nel roster dei Clippers dietro a Zubac, Green, George e Leonard. Non proprio numeri affidabili considerando il suo ruolo nelle rotazioni. La mancanza di concentrazione e la poca affidabilità lo hanno portato a compiere tanti errori evitabili, che hanno in parte spostato l’asticella dalla parte dei Nuggets al secondo turno dei Playoffs.
In questo caso Harrell si addormenta completamente lasciando Murray libero di andare a rimbalzo dopo il suo tiro. Anche nella clip sotto, nonostante tenti subito il box out, non riesce a bloccare Plumlee, che sguscia via abbastanza facilmente.
Evidenti errori di letture, come nel prossimo video, in cui si concentra solamente sul suo uomo senza curarsi della traiettoria della palla. Ancora Plumlee protagonista, che senza troppe difficoltà riesce a rigiocare il pallone al compagno.
Quando parliamo di Harrell, o dello stesso Lou Williams, ci troviamo davanti a giocatori che hanno la necessità di “produrre più di quanto lasciano produrre”. Ai Playoffs questo non è accaduto, e già nella serie con Dallas avevamo potuto notare delle difficoltà evidenti. I numeri in attacco sono calati drasticamente rispetto alla Regular Season: 10.5ppg, 2.9reb, 0.4ast, nonostante le percentuali al tiro siano rimaste pressoché identiche: 57% dal campo, con 60% di True Shooting. I minuti e lo Usage sono ovviamente calati, visto che le rotazioni di Rivers non permettevano a Trezz di poter stare in campo senza diventare dannoso per la squadra. Basti pensare che Harrell ha concluso i Playoffs con -11.6 di Net Rating, il peggiore dei Clippers, rispetto al +6.5 della stagione regolare.
Contro i Mavericks, Harrell si è trovato più volte vittima dei Pick&Roll della squadra di Carlisle. La presenza sistematica di Marjanović non ha mai offerto a Trezz la possibilità di avere un impatto reale sulla serie. Il confronto tra i due è diventato una spina nel fianco nella difesa di L.A. per tutta la serie.
In queste due clip si possono notare un paio di situazioni esemplificative di come fosse semplicissimo per l’attacco di Dallas sfruttare la presenza in campo di Harrell. Chiaramente la differenza fisica enorme tra i due ha fatto la sua parte, ma la totale incapacità di Trezz di tenere Boban il più possibile lontano dal ferro durante i P&R con Dončić hanno messo una pietra sopra ogni tentativo di uscire vincitori dal confronto con il serbo.
La Postseason ha chiaramente fatto sorgere tanti dubbi sulla tenuta di Harrell in un contesto di primo livello. Basandoci solamente su quanto visto in questi due turni, potremmo già avere una risposta abbastanza chiara, ma è necessario fare qualche valutazione in più per capire quale strada potrebbero decidere di intraprendere i Clippers durante un’Offseason spartiacque.
La situazione dei Clippers
Come sappiamo bene, le mosse di L.A. nei prossimi mesi saranno fondamentali per il futuro della franchigia. La pressione su Lawrance Frank, fresco vincitore dell’Executive of the Year, e Jerry West è tanta, e l’all-in iniziato nell’estate 2019 si trova già davanti ad un passo importante. Considerando i contratti di Leonard e George, entrambi con un’opzione per il 2021, appare improbabile pensare di vedere nuovamente i Clippers tagliati fuori così prematuramente dalla corsa per il titolo. Proprio per questo motivo, ogni scelta che verrà fatta tra novembre e dicembre, dovrà essere valutata nei minimi particolari, per assicurarsi che possa dare subito i risultati sperati.

Con i 115.5 milioni garantiti per la prossima stagione, anche i Clippers sono tra le squadre più scalpitanti di avere notizie ufficiali su Cap e Luxury Tax. Se quest’ultima dovesse essere stabilita a 139 milioni, come nelle proiezioni pre-pandemia, Los Angeles sarebbe sotto di ben 23.5 milioni dalla soglia. Questo darebbe certamente più margine di manovra, ed è anche il motivo per cui tutte le franchigie stanno spingendo perché la Lega rimanga fedele alle previsioni iniziali.
One thing that is unanimous is that teams are lobbying for the tax level to come in at $139M and apron at $145M.
— Bobby Marks (@BobbyMarks42) October 26, 2020
If the tax stays flat at $132.7M, FA and the trade market essentially will become frozen.
A flat tax would only benefit the teams with cap space.
Dando per scontata la ri-firma di Morris come priorità, con cifre che potrebbero assestarsi tra gli 11-12 milioni annuali, il futuro di Harrell dipenderà molto da quello che offrirà il mercato. Trezz viene da un contratto biennale da 12 milioni firmato nell’estate 2018. L.A. ha acquisito i Bird Rights sul giocatore, viste le tre stagioni giocate dal numero #5 a Lob City. Shams ha recentemente dichiarato che c’è ancora un interesse reciproco tra le parti per rinnovare, ma anche qualche altra squadra potrebbe farsi avanti in maniera importante.
D’altro canto, se i Clippers non dovessero superare l’Apron, nelle proiezioni a 145 milioni, avrebbero la possibilità di utilizzare l’intera Mid-Level Exception (9.2mln) e la Bi-Annual Exception (3.6mln). È molto probabile che i Clippers decideranno di rinnovare sia Morris che Harrell solamente se l’Apron andasse realmente a 145 e riuscissero a rientrarci con entrambi, cosa non da escludere. Se invece verrà abbassato insieme alla Luxury, punteranno solo su uno dei due (presumibilmente Morris) per avere più mobilità sul mercato. In questo caso Trezz potrebbe essere sfruttato via Sign&Trade.
Gli scenari possibili per Harrell
Nelle scorse settimane sono stati tanti i rumors su interessamenti per il prodotto di Louisville. Tutte le squadre in rebuilding sono state accostate ad Harrell, principalmente perché molte di loro avranno un’interessante quantità di spazio salariale da utilizzare. Nonostante questo, potremmo già escludere alcune franchigie come Atlanta, New York o Cleveland. Improbabile che vogliano offrire un contratto oneroso e a lungo termine ad un giocatore di questo genere.
Gli Hawks si faranno più di una domanda sul futuro di Collins, ma nel reparto lunghi sono già coperti con i contratti importanti di Dedmond e Capela. Discorso simile per i Cavs, che con la probabile permanenza di Drummond e i possibili inserimenti via Draft non investiranno in quel ruolo in Free Agency. I Knicks invece sembrano pronti a fare un restyling tra i 4 e i 5, ma l’aggiunta di un lungo senza tiro con un pluriennale non avrebbe minimamente senso.
Charlotte Hornets
Un ritorno nella terra di nascita. L’arrivo di Harrell agli Hornets sarebbe certamente un colpo a sorpresa della prossima Offseason. Trezz ha infatti frequentato il college di Louisville nel Kentucky insieme a Terry Rozier, e proprio la presenza di Rozier potrebbe spingere Harrell a considerare Charlotte come un’opzione valida.
Louisville coach Rick Pitino says that both Montrezl Harrell and Terry Rozier are going to NBA. pic.twitter.com/dQnyjlyHFy
— SportsCenter (@SportsCenter) March 30, 2015
Con le scadenze di Biyombo e Hernangomèz, gli Hornets andranno sicuramente alla ricerca di un lungo. Il nome in cima alla lista è quello di James Wiseman, che sembrerebbe essere il primo obiettivo via Draft. Proprio nelle ultime settimane hanno iniziato a girare delle voci su un possibile interessamento di Charlotte nel fare una trade-up dalla 3, mandando la scelta ed una prima futura a Minnesota in cambio della First 2020. Una mossa molto azzardata e che sulla carta potrebbe anche non essere necessaria per draftare Wiseman, al momento tutt’altro che sicuro di finire in top-2.
Complicato pensare che gli Hornets possano presentarsi ad inizio della prossima stagione con Wiseman e Harrell a roster. Più facile ipotizzare che Trezz possa diventare un piano B se il Draft si sviluppasse in maniera differente per Charlotte.
Dalla sua Harrell potrebbe garantire un upgrade offensivo in quello che è stato il terz’ultimo attacco nella scorsa stagione, con un Offensive Rating di 105.9. Inoltre potrebbe essere il rim runner mancato a Graham e Rozier. Trezz ha infatti dimostrato un’ottima tenuta in situazioni di Pick&Roll anche nella scorsa stagione: 16esimo per Scoring Efficiency tra i 74 giocatori con almeno il 15% di frequenza.
Puntare su Harrell vorrebbe dire prendere una strada alternativa al processo di ricostruzione, iniziato l’anno scorso con l’addio di Walker. La soluzione più saggia per Charlotte sarebbe quella di guardare a profili più utili, ma anche l’opzione di rivalutare un giocatore dello status di Trezz, per renderlo appetibile alla Deadline, potrebbe essere presa in considerazione.
Secondo The Athletic Harrell firmerà un pluriennale tra gli 8 e i 12 milioni a stagione e gli Hornets potrebbero puntare su un annuale più ricco, intorno ai 14-15, per poi tentare di utilizzarlo come asset. Uno scenario abbastanza complesso, visto che Trezz proverà a garantirsi più soldi possibili, ma non da escludere a priori.
Dallas Mavericks
Il possibile interessamento dei Mavericks per Harrell proviene direttamente da Mike Fisher, uno degli insider di Dallas. Considerando la volontà di Cuban di tenere il Cap libero per la Free Agency 2021 e gli altri ruoli da coprire nel roster, è abbastanza sorprendente vedere accostato il nome di Trezz ai texani.
Guardando solamente alla metà campo offensiva, non ci sarebbero molti dubbi sulla convivenza offensiva con Dončić. Trezz, come già detto in precedenza, è un roller di primo livello e si sposerebbe alla perfezione con le caratteristiche di Luka. Aggiungendo Harrell, i Mavericks avrebbero un netto upgrade in attacco in un ruolo che veniva coperto da Powell prima dell’infortunio al tendine d’achille, e che Carlisle aveva provato a rattoppare con le figure di Kleber e Marjanović. Il video sotto fa capire chiaramente quanto fosse importante il canadese nell’attacco dei Mavs, e come l’intesa con Dončić avesse raggiunto dei livelli altissimi già ad inizio stagione. Luka è infatti una delle guardie che utilizza maggiormente le situazioni di Pick&Roll, esattamente 13.1 a partita. Davanti a lui solamente Trae Young e Damian Lillard.
Inutile dire che un inserimento di Harrell in quintetto potrebbe diventare un grosso problema nella metà campo difensiva. I Mavericks la scorsa stagione hanno sofferto moltissimo a causa di un pacchetto esterni troppo debole, e hanno terminato la stagione con un 111.2 di Defensive Rating, peggio solo dei Blazers tra le squadre qualificate ai Playoffs. Dallas ha la necessità di mettere nel roster giocatori di sistema, e la presenza di Harrell potrebbe rendere questa necessità ancora più imprescindibile per tentare di diventare una contender già dall’anno prossimo. Vale davvero la pena rischiare?
Dallas avrà 108 milioni garantiti per l’anno prossimo, e l’unica possibilità per i Mavericks di arrivare a Trezz sarebbe via Sign&Trade. In questo caso il favorito numero uno per lo scambio sarebbe Dwight Powell, ancora in fase di recupero dall’infortunio. Powell sarebbe una grossa incognita in casa Clippers, ma se riuscisse a ritrovare una discreta forma fisica, potrebbe comunque diventare un’arma in più per il reparto lunghi di L.A., che ad oggi è formato solamente da Zubac e Green, con una Player Option ancora in dubbio. I contratti sarebbero equivalenti, con Harrell che potrebbe firmare un triennale da 30-32 milioni, mentre Powell finirebbe a L.A. con il suo 3x11mln firmato l’anno scorso.
Toronto Raptors
L’opzione Raptors ci viene offerta direttamente dallo stesso Harrell. Via social, nelle scorse settimane, Trezz ha lasciato qualche indizio su un suo possibile interessamento per Toronto. Essendo nel 2020, è inevitabile che anche un post o un semplice follow possano far drizzare le antenne ad una fanbase. Harrell ha infatti pubblicato su Instagram il nuovo nome del suo team AAU, e non è passato inosservato il fatto che l’abbia chiamata proprio Raptors, con annesso uno dei loghi secondari dei canadesi. Inoltre, dopo essersi allenato con Stanley Johnson e Rico Hines, un trainer molto vicino alla franchigia dell’Ontario, ha anche iniziato a seguire Toronto su Instagram.
Montrezl Harrell’s new AAU team ? pic.twitter.com/vHGXhPbyBI
— NBA Central (@TheNBACentral) October 1, 2020
Tralasciando gli indizi social, l’opzione Raptors potrebbe avere anche un fondo di verità. Pensando unicamente all’aspetto numerico del roster, Toronto vedrà scadere contemporaneamente i contratti di Ibaka, Gasol, Hollis-Jefferson e Boucher, che probabilmente verrà rinnovato. Eliminando Rondae dalla lista, che non sembra essere una priorità, i Raptors dovranno scegliere se puntare ancora sui due protagonisti del Titolo 2019, o se rivoluzionare completamente il pacchetto lunghi.
Su Gasol hanno iniziato a farsi strada rumors su un possibile ritorno al Barcellona, ma sicuramente Marc aspetterà di vedere cosa gli potrà offrire ancora il mercato NBA prima di tornare in Europa. Su Ibaka invece la situazione è più complessa, visto che sarà uno dei pezzi pregiati della Free Agency. Secondo Marks di ESPN, Ibaka potrebbe firmare per un pluriennale da 10-12 milioni a stagione, cifre simili a quelle di Harrell, anche perché lo spagnolo viene da una stagione molto solida, su livelli simili alle precedente.
L’amore tra Toronto e Ibaka fa pensare che alla fine una soluzione si troverà, ma è ovvio che Masai Ujiri farà attente valutazioni prima di offrire pluriennali corposi, visto che l’obiettivo non tanto nascosto rimane quello di puntare in modo importante sulla Free Agency 2021. La figura di Harrell potrebbe diventare un piano B se impazzisse il mercato per Ibaka, cosa al momento improbabile. In quel caso potrebbe aprirsi anche l’ipotesi di Sign&Trade con i Clippers, proprio con i due citati come protagonisti, ma ad oggi si tratta solo di speculazioni infondate e improbabili. Tra le 3 opzioni citate, ritengo i Raptors quella più complicata, ma da tenere comunque sotto osservazione.
Conclusioni
Avremmo potuto continuare con tanti altri scenari, visto che i rumors su Harrell hanno toccato quasi la metà delle franchigie NBA in questi mesi. Tra le più citate anche i Suns, i Bulls, i Pistons e addirittura i Warriors. Provando solo a dare una semplice previsione personale, credo che Trezz rifirmerà con i Clippers con un triennale da 30 milioni, e che L.A. proverà a riproporlo in maniera differente con Tyronn Lue alla guida. Allo stesso modo, tra le altre ipotesi, ritengo molto valida quella dei Mavericks e più staccata la strada per Charlotte. Con una Free Agency così povera e senza punti di riferimento, il nome di Harrell sarà uno dei più interessanti da seguire e sicuramente ci saranno tante sorprese.