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Cosa aspettarci da Lakers-Nuggets

La Redazione by La Redazione
18 Settembre, 2020
Reading Time: 14 mins read
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Cosa aspettarci da Lakers-Nuggets

Copertina a cura di Francesco Ricciardi

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Dopo l’esaltazione per aver ribaltato per la seconda volta in una singola post-season uno svantaggio di 3-1, i Nuggets devono ora affrontare i Los Angeles Lakers nella loro prima apparizione in una Western Conference Finals dopo 11 anni: l’ultima volta fu proprio contro i giallo-viola nel 2009.

Proviamo ora a capire quali saranno gli aspetti chiave di questa serie partendo dall’analisi sui Denver Nuggets.

 

I NUGGETS IN ATTACCO

Nonostante i Playoff di Jamal Murray – del quale ovviamente parleremo più avanti – non può che essere Jokić il rebus più grande per la difesa dei Lakers: il gioco a due con l’esterno canadese è veramente difficile da prevedere soprattutto se il lungo dei Nuggets tira con il 44% da 3 punti su 6 tentativi a partita.

Per questo motivo i Lakers dovranno fare delle scelte in difesa: raddoppiare Jokić quando prende palla in post alto e non fargli prendere confidenza con il jumper dalla media o scommettere sulle percentuali da 3 del resto del roster dei Nuggets.

Nikola Jokić in queste due serie di Playoff ha affrontato sia uno che l’altro tipo di difesa: i Jazz raddoppiavano solo se c’era bisogno e lasciavano Gobert 1vs1 la maggior parte del tempo, mentre i Clippers forzavano spesso l’extra pass per un tiratore. Il risultato è stato di 26-8-5 con il 62.4 di TS% contro Utah e 24-13-7 con il 63.3 di TS% in semifinale di Conference.

Jokic against the Jazz, who mostly used the 2X DPOY to guard him straight up: 26-8-5, .624 TS%

Jokic against the Clips, who helped, trapped & doubled all series, at the expense of clean looks for other Nuggets: 24-13-7, .633 TS% https://t.co/GbgUbF5aCl

— dan clayton (@danclayt0n) September 16, 2020

Adesso bisogna capire se Davis – o McGee e Howard quando Vogel lascerà il doppio lungo in campo – sarà in grado di difenderlo meglio di Gobert in 1vs1 o se i Lakers riusciranno ad evitare triple open per Jerami Grant, Paul Millsap, Gary Harris e compagnia.

L’altro capitolo dell’attacco dei Denver Nuggets è Jamal Murray e il gioco a due con Jokić: come dicevamo a inizio analisi è veramente difficile da prevedere visto il miglioramento di entrambi in situazioni di gioco.

Solo come piccolo promemoria vi ripeto i numeri del prodotto di Kentucky in questi Playoff: 27.1 punti per partita, 5 rimbalzi per partita, 6.4 assist per partita, 50.2% dal campo, 49.1% da 3, 91.3% ai liberi

Questa di seguito è un’esecuzione fin troppo facile per il duo dei Nuggets: Morris è preoccupato del gioco dal midrange di Murray, Shamet è passivo sul blocco e di conseguenza rimane un 2vs1 che il #27 di Denver legge senza troppe difficoltà.

 

La preoccupazione di cui sopra deriva dalle percentuali di Murray in situazioni di palleggio arresto e tiro: 44% da 2 punti e 48.6% da 3 (in RS le seconde le convertiva con poco più del 32%). Questo anche per confermare come sia Jamal Murray sia Nikola Jokić stiano giocando il loro miglior basket.

Altra situazione di PnR con Plumlee da bloccante: Lou Williams non è un difensore all’altezza, Harrell in posizione drop si preoccupa più di Plumlee e Murray prende il suo solito stepback. I Lakers non avranno mai in campo difensori pessimi come Williams e Harrell ma devono stare attenti a non mettere in ritmo “l’arciere” dei Nuggets, magari con un cambio sistematico o con un raddoppio quando Jokić non è in campo.

 

Una situazione però molto pericolosa per i Clippers fa parte sempre del gioco a 2 tra Jokić e Murray ma lontano dalla palla: come vedrete nel possesso successivo i Nuggets iniziano sempre con l’intenzione di giocare il PnR, poi Jokić cambia idea e scarica su Millsap. Harris e il serbo portano il blocco lontano dalla palla per l’uscita di Murray, attacca con il primo passo e poi conclude con il floater. Come potete vedere c’era anche la possibilità per un extra pass a Jokić dalla media.

 

I NUGGETS IN DIFESA

Partiamo da un presupposto, i Lakers al contrario dei Clippers se si trovano avanti nel punteggio di 15 punti difficilmente ti fanno recuperare. Proprio per questo sperare di iniziare a segnare dal terzo quarto in poi potrebbe essere altamente rischioso per Denver se l’intenzione è quella di provare ad allungare la serie.

Con lo starting lineup di Denver presumibilmente composto da Murray, Harris, Grant, Millsap e Jokić, i principali obiettivi del Re saranno Murray da portare sotto canestro e Jokić da avere come difensore del Pick&Roll, considerando Jerami Grant come difensore primario designato; Anthony Davis se la vedrà spesso con Millsap e qualche minuto di Plumlee (o lo stesso Grant quando LeBron avrà quei pochi attimi di riposo).

La difesa di Denver sarà comunque fortemente influenzata da quelli che saranno i quintetti dei Lakers: con il doppio lungo i Nuggets potrebbero provare più volte questo tipo di situazione, ovvero il raddoppio su James quando a portare il blocco non è Davis. In questo possesso addirittura parte MPJ come difensore sulla palla (ovviamente l’intensità di questa partita non sarà la stessa che vedremo da venerdì notte in poi, ma il concetto di base è corretto).

 

Stessa situazione di prima, stesso risultato: raddoppio e aiuto forte da parte di Jokić e brutta palla persa da parte di LeBron. Questa volta la transizione dei Nuggets è anche più efficace.

 

Nella partita di Regular Season giocata nella bolla, Denver ha utilizzato anche la zona quando in campo non c’era uno tra Davis o LeBron, forzando così il decision making di Davis nel primo possesso e cavalcando un LeBron James poco aggressivo al ferro nei primi due quarti di quella partita.

 

In generale Denver proverà spesso a raddoppiare le due super stelle dei Lakers sperando in qualche errore di troppo sia da parte loro nelle linee di passaggio sia da parte dei tiratori.

Ancora da capire la situazione legata a Will Barton: allontanatosi dalla bolla per lavorare meglio sulla riabilitazione del ginocchio, si vociferava di un suo rientro durante la serie con i Clippers. Alla fine Barton non ha messo piede in campo e, ad oggi, non si sanno ancora con certezza le sue condizioni fisiche.

My @NBAonTNT report on Denver Nuggets swingman Will Barton not ruling out a return this series while rehabbing in Miami and undergoing daily COVID-19 testing. pic.twitter.com/jdKScd0Sjr

— Chris Haynes (@ChrisBHaynes) September 8, 2020

La pressione è tutta sui Lakers, Denver giocherà sapendo di aver raggiunto già un obiettivo importante e senza nulla da perdere: questo potrebbe essere un sentimento da non sottovalutare come si è visto anche con i Clippers.

 

SITUAZIONE LAKERS

I lakers, in questo momento, sono la candidata al titolo numero 1. L’eliminazione dei cugini Clippers sembra aver spianato la strada per le Finals, ma ancora non è detta l’ultima parola: le WCF contro Denver appaiono molto interessanti sulla carta e la squadra del Colorado entra molto carica nella serie.

 

1) LA TERZA STELLA: LA DIFESA

Iniziamo ad analizzare i punti chiave di questa serie partendo dal più importante, la colonna portante su cui si fondano i Lakers di Vogel: la difesa. I Lakers entrano nella serie con 105.3 di Defensive Rating, il secondo migliore di tutti i Playoff (terzo se si conta anche Toronto). Ovviamente il sample è minuscolo ed è quindi facilmente influenzabile ma, in questo caso, conferma l’eye test. La difesa dei Lakers fino ad ora è stata un vero e proprio clinic difensivo, se non ci credete, guardate il video seguente:

Lakers hard double teams against Harden and the Rockets pic.twitter.com/5ERlkwAlCL

— Jordan Sperber (@hoopvision68) September 13, 2020

Con Denver la difesa non deve perdere di colpi e, anzi, dovrà essere ancora di più la terza star dato che i Nuggets hanno un potenziale offensivo alto. Il Pick and Roll/Pop Murray – Jokic si è rivelato un’arma sensazionale in questi Playoff, mettendo in crisi prima la difesa di Utah e poi quella dei Clippers.

Murray in questo momento sta viaggiando a numeri irreali sia per quanto riguarda le situazioni da ball handler sul pick and roll (9.6 possessi a partita segnando 10.5 punti di media, 1.10 punti per possesso con il 49.6% dal campo ed una efg% del 58.5%) sia per quanto riguarda quelle in pull-up (13 punti di media con il 48.6% da 3 su 5.3 tentativi), appare chiaro che una delle prime priorità sia quella di togliere il tiro a Jamal. Quindi quale potrebbe essere la difesa migliore?

Fortunatamente i Lakers hanno già affrontato un archetipo di giocatore simile (non così tanto on-fire) al primo turno, quindi dovrebbero essere preparati. La soluzione migliore sembra essere lo switch (cambio) in situazioni di pick and roll: il difensore del bloccante rimane alto sul pick and roll/pop così da essere pronto per andare a marcare il portatore di palla. Questa situazione sembra perfetta per un giocatore mobile e versatile come Davis, meno con i vari McGee e Howard.

Naturalmente la difesa sul gioco a due non si deve concentrare esclusivamente sul portatore di palla poiché qui, a differenza di Portland, il vero playmaker è il centro e lasciare che Nikola prenda decisioni (come invece successo a Whiteside, Nurkic e Gabriel) non è una ottima idea.

La difesa sul serbo sarà ancora più importante rispetto a quella su Murray: dopo il cambio infatti i Lakers si troveranno con un ulteriore mismatch, Jokic – esterno Lakers, situazione estremamente pericolosa e che può portare punti facili ai Nuggets. Per contrastare questa giocata i Lakers dovranno ruotare e cambiare, in modo rapidissimo, senza palla in modo da annullare il vantaggio di Kg e cm del centro in maglia Nuggets. Complicato? Forse, ma i Lakers hanno già dato prova di poter eseguire questo tipo di difesa.

 

In entrambe le clip possiamo vedere lo stesso concetto e tipo di difesa, analizziamo però nel dettaglio. La prima clip vede Green su Murray e McGee su Jokić, la coppia Losangelina esegue un late switch questo porta ad avere due mismatch di cui uno appunto su Jokić. LeBron, come si può ben vedere dalle immagini, chiama il cambio a Green. In seguito, la rotazione difensiva continua, LeBron esce su Millsap e McGee torna su Jokić.

Nella seconda clip, come già preannunciato, vediamo lo stesso tipo di difesa ma con interpreti diversi: late switch tra Caruso e Davis e poi off ball switch tra Caruso e LeBron. Ovviamente l’intensità ai Playoff sarà più alta quindi le difese dovranno reagire più velocemente anche per evitare di lasciare giocatori liberi sul perimetro dal lato debole (Millsap nella seconda clip avrebbe potuto tagliare o ricevere da 3).

L’altro aspetto cruciale in difesa riguarda Jokić in post. I Clippers in questo tipo di situazioni hanno deciso di raddoppiare forte il lungo serbo, scelta che non sempre ha pagato come dimostra il video qui sotto:

 

Da questo video possiamo capire quanto sia fondamentale il movimento senza palla unito alla visione di gioco di Jokić. Vale la pena per i Lakers raddoppiare Nikola? No, perché Davis che sia in aiuto o in situazione di 1v1 può contenere Jokić, lo stesso si può dire per Howard. Importante sarà comunque non fare troppo ball watching e rimanere vigili sul lato debole per evitare tagli e/o ricollocamenti dei vari giocatori di Denver. 

 

2) L’ATTACCO DEI LAKERS

Rispetto alla difesa, l’attacco di questi Lakers è sempre risultato un po’ macchinoso e goffo. Molti dubbi però sono spariti in questi Playoff (soprattutto grazie alle grandi prestazioni dei due soliti noti). Con Denver i Lakers non devono abbassare il ritmo ma anzi, devono obbligatoriamente fare bene e banchettare su una difesa che, sulla carta, non può reggere il confronto.

Il principale punto debole dei Nuggets è proprio la loro star: Nikola Jokić. Il centro serbo è tutt’altro che un grande difensore, è lento, goffo e poco atletico. Una preda perfetta per i Roll di Davis. Anche i Clippers hanno cercato di sfruttare questa opzione al massimo con il duo Wiliams – Harrell.

Side pick and roll w/o tag. Lakers’ offense has to look for this kind of situation every single time. pic.twitter.com/N4PGm8ezRy

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) September 16, 2020

Nella clip precedente possiamo vedere come venga ricercato il pick and roll laterale per coinvolgere Jokić e non avere così il tag o l’aiuto dal lato debole.

 

Nella partita del 10 agosto, l’ultima in regular season tra Nuggets e Lakers, la squadra di James ha cercato molte volte di attaccare il pick and roll coinvolgendo Jokić (alcune volte anche MPJ). Nella prima clip vediamo il gioco a due tra Kuzma e Davis in semi-transizione, in velocità la difesa di Denver non riesce a schierarsi bene, Jokić esce troppo alto su Kuzma lasciando una prateria a Davis, nonostante il lob non preciso, Davis riesce a segnare. Qui lo spacing è fondamentale, la pericolosità di Morris da 3 non permette a Plumlee di ‘’taggare’’ Davis con i tempi giusti ed il suo è un aiuto a vuoto.

La seconda clip, invece, vede Davis come ‘’Roll-man’’, una soluzione a mio avviso migliore. Data la pericolosità di LeBron, Denver decide di uscire forte lasciando così Davis libero a centro area. James la passa però a JaVale nel dunker spot.

Nonostante gli esiti non sempre positivi, queste immagini mettono in evidenza i problemi di Denver nel difendere i giochi a due- Nella seconda clip per esempio, Davis viene lasciato libero in area: se riceve in quella posizione può schiacciare o alzarla per Javale.

Oltre al pick and roll, l’altra situazione da ricercare quasi compulsivamente è il mismatch in Isolamento e/o in post che può avere LeBron contro i vari Porter Jr, Jokic, harris o Murray.

 

Le due clip sembrano quasi una la copia dell’altra. Kyle parte dall’angolo e sale per portare un blocco a LeBron (non serve per creare vantaggio in un gioco a due, non è la prima opzione quindi) e forzare il cambio facendo così accoppiare Porter Jr con James, questo produce il così detto mismatch ovvero una situazione di disequilibrio in favore dell’attaccante.

Il risultato è ottimo in tutte e due le clip: prima fallo e due tiri liberi, poi attacco di Kuzma e schiacciata di Davis sul tap-in. Da notare come nella seconda clip Craig sia preoccupato e cerca di chiudere il gap tra lui e Porter Jr, questo permette al numero #0 di attaccare il close-out con molta più facilità.

 

3) LE ROTAZIONI DEI LAKERS

Per concludere questa preview, andiamo a parlare di quelle che potrebbero essere le rotazioni.

Secondo quanto riportato da Mike Trudell, Vogel ha intenzione di tornare con il quintetto che abbiamo visto la maggior parte del tempo: due lunghi e l’utilizzo di Howard dalla panchina.

Frank Vogel said he’d expect the Lakers to “return to form” against a bigger Denver team, implying more use of traditional centers, though he won’t reveal his lineup plans. But again, LAL went small within games all season long. They’ve been good when big, and good when small.

— Mike Trudell (@LakersReporter) September 16, 2020

Questo ‘’ritorno alle origini’’ non è il massimo, ma non dovrebbe rappresentare un problema per i Lakers. Ormai sappiamo che giocare con due centri è controproducente in termini di spacing e questo significa avere una area più intasata sul pick and roll e più possibilità di aiuti e/o raddoppi. Il thread seguente analizza l’attacco dei Lakers sia con due ‘’Big’’ in campo sia con uno solo.

L`attacco dei Lakers in breve:

1. cross screen

palla in ala. LeBron blocca x Davis, quest’ultimo taglia. LeBron riceve in punta e gioca a due con mcgee.
Nel frattempo Green porta un cross screen a davis.

DAVIS NON RICEVE IN MANIERA STATICA = CANESTRO pic.twitter.com/CPoOb5HokW

— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) August 12, 2020

La speranza di vedere Morris con tanti minuti rimane alta, soprattutto dopo un ottimo secondo turno contro Houston nel quale ha viaggiato a 8.6 punti di media con il 50% da 3 su 3.6 tentativi, il tutto in circa 20 minuti di media.

La serie con Denver si prospetta molto interessante sia da vedere che da analizzare. Una serie di WCF che ha un sapore un po’ nostalgico, che rimanda a quel lontano 2009 dove in campo c’erano Kobe e Melo.


Articolo a cura di Andrea Poggi e Alberto Motta.

Tags: Los Angeles Lakers
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