Il dado è tratto ad Indianapolis. Con una estensione contrattuale di 4 anni a 74.9 milioni, la dirigenza dei Pacers punta forte sul figlio della divinità lituana per affiancare il big man di riferimento, quel Myles Turner non uscito benissimo dal mondiale cinese.
Arrivato all’interno della trade di Paul George, Sabonis veniva dalla stagione da rookie ad OKC a 5.9 PPG in 20.1 minuti di utilizzo. Seppur il minutaggio sia aumentato di appena 4.4 minuti, in maglia Pacers è sensibilmente migliorata la produzione per 100 possessi, passati dai 14.4 punti di OKC ai 27.4 della passata stagione. Sabonis ha poi migliorato notevolmente il suo NET RATING: se coi Thunder poteva vantare un non glorioso -15, è arrivato a +14, sempre su 100 possessi, nel 2017-2018.
LA NUOVA COPPIA
Chi giudicherà la scelta dei Pacers, lo farà quasi unicamente valutando l’efficacia della lineup Sabonis-Turner e su quanto i due saranno utili per raggiungere gli obiettivi delle prossime stagioni (secondo turno playoff, almeno, nel breve termine e contando sul ritorno di Oladipo in tempi utili). Una Eastern Conference dove, è bene ricordarlo, i principali favoriti sono i Sixers di Embiid-Horford, forse il mix di lineup più completo della Lega: pericolosità dall’arco, rim protection, capacità di passaggio e ballhandling.
Cosa hanno da opporre Sabonis e Turner? Dove potranno farsi valere? Cosa faranno gli avversari per metterli in difficoltà?
Dove Indiana ha vinto
Come chiarito nella Season Preview di Indiana, per la prima volta da quando entrambi vestono la canotta gialloblu, la coppia Sabonis-Turner partirà titolare e gli saranno garantiti svariati minuti in campo insieme. Nelle scorse annate la presenza dell’ottimo Thaddeus Young aveva ristretto tale possibilità ad appena 6 minuti a partita. Young, si diceva, garantiva un miglior rendimento difensivo di Domantas e le sue ottime capacità difensive “orizzontali” ben si affiancavano alla verticalità di Turner. Le cifre, però, sembrano smentire tale idea: nei 429 minuti in cui sono stati schierati, Sabonis-Turner presentano un DefRtg di 99.6 e una REB% di 52,2, rispettivamente superiori di 5.4 e 3,8 punti rispetto a Turner-Young.
Qui Sabonis dimostra una buona capacità di scivolamento laterale contro un 4 atipico come Ilyasova: da notare che, sebbene il passaggio del compagno non vada a buon fine, sarebbe già pronto a finalizzare il contropiede.
Oltre a questo sorprendente dato, si può analizzare la compatibilità offensiva dei due, esemplificata dalle rispettive preferenze riguardo all’area di tiro:

Benché si tenda a definire Sabonis uno spot-up shooter dal midrange, il figlio di Arvydas aumenta la sua distribuzione di tiri con l’avvicinarsi al canestro, in netta contrapposizione rispetto al suo compagno di squadra. Sabonis tira in Restricted Area con il 71,2%, mentre Turner si prende 1 conclusione su 4 da 3 punti, da dove tira con il 39,2% su 195 tentativi nella scorsa stagione.
Difensivamente affidabili, piuttosto diversi offensivamente, ma chiaramente la Luna ha sempre un lato nascosto.
Dove Indiana ha perso
L’esperienza mondiale di Turner si è conclusa ai quarti contro la Francia, ed in modo particolarmente negativo. Subito condizionato da problemi di falli e con l’intero secondo tempo a tifare dalla panchina. La scelta di Pop era finalizzata ad aumentare i ritmi e portare la partita sui 28 metri: con un tale spartito di gara, v’erano uomini più adatti di Myles cui affidarsi.
Il problema per Indiana è che quello non è certo un caso isolato: Turner ha una media di 5.1 falli per 100 possessi (Gobert 4.5, Capela 4.9, citando giocatori con compiti difensivi comparabili). Ciò si spiega soprattutto con la predilezione di Turner per la stoppata, giocata efficace e spettacolare ma anche decisamente rischiosa.
E’ interessante notare il calo delle stoppate di media da 6.2 a 4.9 per 100 possessi della coppia con Sabonis rispetto a quella con Young. La non elevata verticalità di Sabonis potrà essere un problema per Turner, chiamato a passare dall’essere il principale a fondamentalmente l’unico rim protector di Indiana, con il rischio di aumentare la sua esposizione a già citati problemi di falli.
La capacità di Turner di reggere il confronto contro il peso e la tecnica di un giocatore come Gasol non è attualmente ipotizzabile per Sabonis:
Questa maggior responsabilità in campo difensivo potrebbe tradursi in limiti all’utilizzo di Turner nei momenti chiave della partita, tendenza già presente come detto:

Il poter disporre o meno di Turner negli ultimi minuti è ancora più importante se si valuta il suo NET RATING specifico dei finali, più alto di ben 4.4 punti per 100 possessi rispetto al dato complessivo, mentre quello di Sabonis è leggermente inferiore di 0.4.
Se misuriamo i due alla voce rimbalzi, scopriamo che Sabonis non è nei primi 100 giocatori NBA per rimbalzi su 48 minuti, mentre Turner è 21esimo nella Lega. I rimbalzi di Sabonis sono tipicamente come questo: di posizione più che dinamicità.
CONCLUSIONI
La stagione dei Pacers non è facile da leggere e, almeno fino a quando non si conosceranno i tempi e i modi del rientro di Victor Oladipo, gli scenari aperti sono diversi.
In questo contesto la scelta di avere Sabonis come compagno di lineup per Turner è senza dubbio coraggiosa, ma anche propedeutica a sviluppare un core solido, affidabile e, soprattutto, futuribile.
I dubbi vertono più sulla difesa che sull’attacco e il giudizio finale dipende più da Turner e da quello su cui potranno migliorare i due – copertura a rimbalzo e tiro da 3 – piuttosto che dal tipo di giocatori che sono oggi.