Vincere: questo è l’obiettivo dei Lakers per la prossima stagione e lo si è capito fin dall’inizio dell’off-season. Mentre tutti gli occhi sono puntati verso le stelle di Los Angeles, in città sono arrivati pure due nuovi rookie: Talen Horton-Tucker e Zach Norvell Jr. Riusciranno i rookie dei Lakers a brillare insieme alle Star?
Talen Horton-Tucker
”THT” arriva a Los Angeles sponda Lakers tramite una trade con gli Orlando Magic. Ma chi è Talen Horton-Tucker? L’ex Iowa State è uno dei giocatori più giovani del draft (nato il 25/11/2000) e tra i più peculiari grazie alla combinazione di fisico e capacità tecniche.
CARATTERISTICHE OFFENSIVE
L’ex Cyclones viene listato come guardia ma presenta caratteristiche fisiche inusuali per un esterno; il peso (106 kg) e l’apertura alare (216 cm) lo hanno relegato ad un ruolo diverso rispetto a quello della classica Shooting Guard, infatti spesso è stato utilizzato come stretch four. Vi ricorda qualcuno? sì, PJ Tucker ad Houston, ma solo per caratteristiche fisiche e ruolo.
Rispetto al #17 dei Rockets, non è solamente in grado di giocare da spot-up shooter. Si è rivelato un buon ball handler in transizione, sul pick and roll e in isolamento, dove ha registrato un notevole numero di possessi (224). Da ciò si evince che l’ex #11 possiede una tendenza a giocare palla in mano e correre in transizione, per esempio dopo un rimbalzo o una rubata.
Soprattutto nell’attaccare in transizione, Talen Horton-Tucker ha mostrato il suo potenziale: ha segnato ben 107 punti, circa il 26% dei suoi punti totali, convertendo 0.95 punti per possesso (secondo BBindex).
Tucker riesce a controllare il proprio corpo in maniera eccellente assorbendo contatti e nascondendo il pallone all’avversario. Nella prima azione riceve l’apertura, attacca in contropiede e serve un assist no look per due punti facili del compagno. Nelle altre due clip, THT, mostra tutto il suo estro prima con un terzo tempo nascondendo la palla, poi con uno euro step. Ovviamente non è detto che riuscirà a concludere con questa facilità anche in NBA dove i contatti sono più duri e gli avversari più veloci.
In isolamento e sul Pick and Roll ha giocato meno possessi (rispettivamente 50 e 61), probabilmente a causa del ruolo che ricopriva in campo. Ha comunque mostrato alcune cose buone come saper creare separazione con il difensore e sfruttare la stazza per segnare jumper o arrivare al ferro. L’efficienza non è stata alta, in generale, e questo potrebbe far preoccupare su come possa poi concretizzare il vantaggio acquisito contro difese di livello in NBA.
THT non è comunque un ‘ball hog‘ ed infatti ha giocato la stragrande maggioranza di possessi come spot -up shooter: ben 163! In questa specifica situazione ha segnato 144 punti, 0.9 punti per possesso, dati che fanno gola ad i Lakers dato che sono una squadra che necessita di costanti minacce sul perimetro in grado di ricevere gli scarichi di LeBron o Davis.
La mano non è educatissima, soprattutto dalla lunga distanza (30.8% da 3) e questo potrebbe portare problemi:
CARATTERISTICHE DIFENSIVE
Al contrario dell’attacco che presenta molte lacune in molti ambiti, la difesa di Talen al college è stata ottima. Grazie alla sua wingspan e alla velocità di mani è riuscito a stoppare e rubare un buon quantitativo di palloni, rispettivamente 0.7 e 1.3 di media. Naturalmente la difesa non è solo una questione di rubate o stoppate. Nonostante non sia un atleta ottimo, riesce a contenere le penetrazioni in maniera eccellente e grazie alla sua wingspan evita di creare separazione con l’attaccante andando poi a disturbare tiro o palleggio. THT non è solo un difensore grazie al fisico che si ritrova ma possiede delle buone letture: forza le penetrazioni verso gli aiuti, non salta su finte di tiro e tiene i piedi in movimento:
Anche per quanto riguarda la difesa di squadra, riesce a dare il proprio contributo. Nella prima clip aiuta in una penetrazione stoppando e recuperando il pallone; nella seconda segue il gioco e al momento opportuno va ad aiutare il compagno in post basso guadagnando una palla contesa. La sua difesa di squadra non è comunque perfetto e certe volte commette errori banali dettati dall’inesperienza. Inoltre, il fisico può essere sia un punto a favore che contro: nei match-up con avversari più veloci e rapidi di lui avrà problemi e lo stesso contro gente 10 o 15 cm più alta.
RUOLO IN NBA
In questi Lakers potrebbe essere il classico e sempre utile 3&D una volta migliorati gli aspetti di gioco offensivi come le percentuali dalla lunga distanza. Un ulteriore giocatore in grado di allargare il campo e difendere è oro colato e si sposa benissimo con LeBron e Davis: una volta trovata la giusta dimensione potrà dare anche lui il suo contributo per vincere l’anello.
Sfortunatamente non è stato possibile vederlo in azione in questa preseason. A causa di un infortunio al piede starà ai box non si sa per quanto: non ci sono aggiornamenti dopo il 26 settembre e su Rotoworld.com è segnato come ” Out indefinitely”.
ZACH NORVELL Jr
Zach Norvell Jr ha giocato per Gonzaga le ultime due stagioni dove ha sempre ricoperto il ruolo di Shooting Guard. Sia nell’anno da freshman che in quello da sophomore, ha messo a referto buoni numeri e prestazioni, ma abbastanza buoni per una chiamata al draft? Per sua sfortuna no ed infatti finisce tra gli undrafted salvo poi essere firmato dai Lakers come Free Agent.
CARATTERISTICHE OFFENSIVE
Norvell fisicamente non è un freak atletico e non presenta alcuna peculiarità che lo contraddistingue da altri giocatori simili a lui per ruolo (Horton Tucker, per esempio). Lo stesso non si può dire rispetto alle sue capacità offensive.
Nei due anni a Gonzaga ha tenuto medie di tutto rispetto: in 74 gare ha fatto registrare 13.8 punti, 4.1 rimbalzi, 2.7 assist con il 44% dal campo ed il 37% da 3. Cifre non straordinarie ma è possibile notare un miglioramento in pressoché tutte le statistiche dal primo al secondo anno. Ha mantenuto una efficienza costante, senza mai aumentare di troppo il volume di tiri presi (da 9.5 a 11.3 dal campo, da 5.6 a 7.1 per quanto riguarda il tiro da 3).
Secondo Synergy, nell’ultimo anno al college, ha giocato il 29.4% dei possessi in spot-up segnando circa 1.1 ppp classificandosi così nell’84esimo percentile. Norvell è uno scorer ed il tiro è la sua arma principale nonché distintiva: questa caratteristica gli permette di essere un ottimo floor stretcher in grado di allargare le maglie della difesa e di punire se lasciato libero. La shot selection non è delle peggiori e la fiducia nei propri mezzi è sempre stata costante; la sua efficienza, invece, è stata ondeggiante alternando partite da 20 e più punti ad altre sotto i 10:
Un’ altra caratteristica di Norvell è il saper attaccare palla in mano. Zach, infatti, ha mostrato a più riprese di saper attaccare l’avversario dal palleggio cambiando rapidamente direzione, arrivando al ferro o prendendo un tiro in sospensione. In entrambi i casi riesce a segnare con efficienza classificandosi nel 78esimo percentile per i pull-up e nel 94esimo percentile per tiri al ferro (non in transizione). Soprattutto in queste situazioni ha mostrato di essere molto furbo riuscendo ad anticipare e a leggere ciò che concedeva la difesa. Da non sottovalutare non è nemmeno la sua capacità di passare il pallone. In situazioni di Pick and Roll o DHO, non comunque a livello di una Point Guard:
CARATTERISTICHE DIFENSIVE
Al contrario dell’attacco, la difesa non è il punto di forza della guardia nativa di Chicago: il giocatore non possiede mezzi fisici o atletici in grado di farlo brillare nella propria metà campo. L’apertura alare non raggiunge i 2 metri (6′ 6″) e la velocità di piedi non è il massimo. Non solo, molte volte nella difesa di squadra perde la bussola e si ferma a guardare il pallone perdendo il proprio uomo. Per fortuna, però, le mani sono veloci e riesce a sporcare il palleggio dei suoi avversari sia in aiuto che in single coverage:
RUOLO IN NBA
Zach Norvell ha già assaggiato un po’ di NBA nelle scorse settimane giocando in tutte e sei le gare di preseason (in una anche titolare). Per quanto queste partite siano un campione ridotto e producano statistiche ”gonfiate”, si è potuto intravedere grosso modo il ruolo che potrà avere l’ex Gonzaga nei Lakers.
In queste gare Norvell ha mostrato tutto ciò che di buono aveva fatto in attacco al college, per esempio nel tiro da 3 in spot up o dopo un consegnato; buone sono state anche le linee di passaggio trovate dal numero 21 nelle azioni palla in mano. Naturalmente queste qualità sono state esaltate dal fatto che fosse preseason, la difesa concedeva molto e ha avuto molti minuti in campo.
Zach potrà sicuramente portare qualche punto dalla panchina, aiuterà ad allargare il campo ma non è assolutamente detto che giochi, i ”DNP” potrebbero essere frequenti.
Giocata sicuramente degna di nota è l’ankle breaker fatto ai danni di Poole!
CONCLUSIONI
Entrambi i Rookie, dunque, saranno le ultime pedine della squadra e dovranno guadagnarsi i minuti con il lavoro duro e le buone prestazioni nei pochi minuti di garbage time. Il loro sviluppo in questo momento non è nelle prime preoccupazioni della franchigia Californiana e non è da escludere il fatto che possano essere scambiati per un giocatore più pronto. Entrambe sono matricole dei Lakers e sono consapevoli del fatto che l’obiettivo è uno solo ed è più importante di tutto: l’anello!