Le squadre che dovranno spiccare il volo
Utah Jazz
Tra le grandi sorprese di questa stagione ci sono sicuramente gli Utah Jazz. Dopo l’addio di Hayward, i Jazz erano dati come squadra da rebuilding, che difficilmente avrebbe potuto dire la sua nella Western Conference. Invece, guidati dall’incredibile talento di Donovan Mitchell sono riusciti addirittura a superare il primo turno battendo i Thunder del duo Westbrook-George. Mitchell ha giocato un’annata da rookie straordinaria, riuscendo a reggere anche il durissimo banco di prova dei Playoff. Contro difese ben più solide rispetto alla stagione regolare, è riuscito comunque a imporsi come giocatore franchigia anche al livello più alto, diventando da subito la pietra attorno alla quale i Jazz costruiranno le loro fortune. Destino legato anche ai nomi di Rudy Gobert, forte candidato al premio di Difensore dell’Anno e tra i migliori lunghi della Lega, e Joe Ingles, che a quanto pare non ha quel contratto solo perché amico di Hayward.
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Il cap piuttosto pieno impedisce ai Jazz grandi mosse sul mercato, visti anche i rinnovi di Exum e Favors da affrontare. Dei due, la guardia australiana è il giocatore da non lasciarsi scappare. La sua storia di infortuni non aiuta, e questo gli costerà qualche milione sul prossimo contratto, ma la sua difesa è già di assoluta elite e l’attacco è migliorato notevolmente rispetto a due stagioni fa.
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Cercare di trovare lo specialista giusto – unito al sapiente lavoro di coach Snyder e alla crescita di Mitchell – potrebbero rendere i Jazz un avversario ostico per chiunque nei prossimi anni.
Indiana Pacers
Anche gli Indiana Pacers sono arrivati ai Playoff contro tutti i pronostici dopo lo scambio che ha portato George a Okc. Ma l’esplosione del talento di Oladipo, praticamente sicuro di vincere il Most Improved Player, ha guidato Indiana a quasi eliminare LeBron al primo turno in Gara 7. Il prossimo anno Dipo e compagni saranno gli osservati speciali di mezza Nba, per vedere se quanto fatto questa stagione è stata solo una coincidenza o meno. Questa estate diventa quindi cruciale per non sprecare l’occasione di costruire qualcosa di importante ora che l’Est è aperto come mai negli ultimi 8 anni. A sorpresa, Thaddeus Young sta considerando di rinunciare alla sua player option da 13 milioni. Questo fa avere ai Pacers 18 milioni da investire su un nuovo acquisto. Non sono i soldi necessari a prendere un max-contract, ma la possibilità di firmare un ottimo giocatore è concreta. Nel caso però non dovesse arrivare nessuno, Indiana dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo di Sabonis – autore di un’ottima stagione – e Turner, che però non ha ancora mostrato tutto il suo enorme potenziale. Nel 2019 infatti Indiana avrà sotto contratto solo Oladipo, Sabonis e TJ Leaf per un totale di 26 milioni. I rinnovi più importanti saranno quelli di Turner, Collison, Stephenson e Bogdanovic; ma per il resto Indiana potrebbe andare alla caccia di un giocatore da massimo salariale rinunciando a uno di questi. I prossimi 18 mesi saranno cruciali in casa Pacers.
Philadelphia 76ers
Sam Hinkie è morto per arrivare a questa estate. I Sixiers, dopo anni di mediocrità al grido di Trust The Process, sono una delle squadre con il miglior futuro della Lega. Il loro quintetto è stato tra i migliori di tutti i Playoff, grazie a un attacco fluido in cui il pallone si muove molto e si ferma solo quando Embiid è in post basso, e una delle difese tra le più forti e versatili. Quattro giocatori su cinque tra quelli in campo è ampiamente sopra i 2 metri, garantendo la possibilità di cambiare su tutti i blocchi senza andare sotto fisicamente. Come già scritto in questo pezzo precedente rispetto ai Playoff Simmons e Embiid sono i due fari della squadra, ma un ruolo fondamentale è ricoperto da Covington e Saric. In particolare Saric è l’unsung hero di questa squadra, un giocatore che difficilmente sbaglia una lettura e fa sempre la giocata giusta. Il suo playmaking a metà campo è uno dei motivi per il quale la squadra gira così bene anche quando la palla non è in mano a Simmons. Phila sarà una delle squadre più attive sul mercato, con l’obbiettivo di portare in città uno tra James, George o Leonard. La firma di un di questi giocatori rederebbe i Sixiers candidati al titolo, ponendo fine al processo iniziato da Hinkie.