Durante la sessione d’esami invernale faccio fatica a vedere le partite NBA, passo da una media di tre, quattro gare a settimana ad una quando ho tempo ed è per questo che mi è più congeniale guardare la Regular Season d’Eurolega; in fondo chi non godrebbe con una bella carbonara, un bicchiere di vino rosso e Cska contro Real Madrid.
L’idea di questo pezzo nasce da una chiacchierata con Andrea, che potrebbe benissimo fare lo Scout per qualche squadra professionista, ed insieme abbiamo dato vita a questo fanta fit – o fanta mercato che dir si voglia- tra NBA ed Eurolega. Il tutto si basa sull’ assegnare 5 giocatori d’Eurolega a 5 franchige NBA cercando, nei limiti del possibile, l’accoppiamento migliore tutelando sia i giocatori che le squadre, come solo Mino Raiola saprebbe fare. Le regole effettive sono 3, semplici ma imprescindibili: vietato ai Doncic, un solo giocatore per squadra e soprattutto vietato a chi ha avuto già sostanziali esperienze NBA come i vari Datome, Rodriguez, Fernandez, Randolph, Vasely, Spanoulis .
Non ci resta che iniziare:
1) Facundo Campazzo, PG: dal Real Madrid ai Dallas Mavericks.
Campazzo è il prototipo del play che piace ai Mavs: basso, molto basso, latineggiante, folle. Con Barea ormai verso il pensionamento a Dallas serve qualcuno che possa prenderne il posto, quindi perchè non scegliere il play argentino ex Murcia?
Campazzo è un’ottimo playmaker, abile nel giocare il pick’n roll anche se spesso tende ad essere fin troppo fantasioso. Non solo doti di playmaking vista l’abilità e la facilità con cui prende letteralmente fuoco, anche grazie ad un tiro da fuori che migliora di anno in anno.
A Madrid è partito 19 volte su 21 in quintetto in Europa, nonostante divida gli oneri e gli onori con i vari Doncic, Causeur, Fernandez, Carroll. Ma la competizione lo fortifica e – anche se in “soli” 20 minuti di utilizzo – Facundo sta facendo registrare cifre importanti: 7.7 punti, 37% da 3, 41.8 % dal campo, 80% da tiro libero con un PIR di 9.
2) ILIMANE DIOP, C: dal Baskonia Vitoria Gateiz ai Cleveland Cavaliers.
I problemi difensivi dei Cavs sono uno dei principali motivi, se non IL motivo, di una stagione al di sotto delle aspettative. Problemi che derivano non solo da una difesa di squadra pessima ma anche dalla mancanza oggettiva di un rim protector. Sin da Gennaio sono circolate voci su trade possibili e fantomatiche riguardo l’acquisizione di un centro dalle spiccate doti difensive, ma perchè sacrificare la scelta dei Nets per qualcuno quando grazie a noie al nostro FantaFit potresti prendere Ilimane Diop? Il numero 12 del Baskonia, undrafted nel 2017, è un centro dall’enorme potenziale fisico e tecnico, 2 metri e 11 uniti ad uno dei wingspan più impressionanti che possiate trovare sui campi europei, a cui si aggiunge una buona mano e ottimi movimenti in post basici ma estremamente efficaci. Le lunghe braccia inoltre lo aiutano difensivamente, facendolo diventare un muro difficile da oltrepassare.
Diop però gioca meno di quello che potrebbe, a causa di un’inesperienza e di un fisico ancora da sviluppare, cause che lo portano a commettere tante piccole ingenuità contro avversari più esperti e grossi. Ma siamo certi che King James sappia come far splendere quel diamante grezzo che è Diop.
3) Brad Wanamaker, PG/G : dal Fenerbache Dogus Istanbul ai Boston Celtics.
I Celtics sono LA squadra della Eastern Conference, del presente e del futuro: Irving, Rozier, Horford, Tatum, Brown, Smart, senza contare l’infortunato Hayward e la new entry Monroe. Ma anche loro hanno dei piccoli vuoti da colpare, e quel qualcuno che potrebbe colmarli potrebbe essere Brad Wanamaker, stella del Fenerbache di Obradovic. Il nativo di Philadelphia ha alle spalle solamente una Summer League con gli Hawks e quindi ha tutti i requisiti necessari per far parte di questo Fanta Fit. Perfetto per noi e per i Boston Celtics.
L’ex Limoges, Pistoia, Brose e Darussafaka è una combo guard di 193 cm per 95 kg, dalle eccelenti doti di passatore a cui unisce un solido jumper anche da distanza NBA ed un ottimo gioco di 1vs1 anche grazie ai vantaggi fisici che riesce a prendere sui diretti avversari.
Non è velocissimo, il che incide negli spostamenti laterali in difesa, ma la sua fisicità ed un’esperienza maturata praticamente ovunque in Europa, lo rendono comunque un solido difensore. Per i Celtics sarebbe il fit ideale, da schierare come facilitatore con Irving e Rozier utilizzati come “finalizzatori” o anche in coppia con Smart per quintetti più fisici. Wanamaker inoltre sta dimostrando di potersi inserire in un contesto vincente, quello dei campioni d’Europa, ed essere fin da subito uno dei perni principali nonchè uno dei go to guy più decisivi d’Europa.
In 22 gare in Eurolega: 12.8 punti, 45.4 da 2, 36.7 % da 3 su 79 tentativi, 83.5% ai liberi, 4 assist e 1.6 rubate.
4) Pierre Oriola, AG/C: dal FC Barcelona Lassa ai Golden State Warriors.
Ok, Golden State non ha bisogno di aggiunte e non ha virtualmente punti deboli, però David West è del 1980, Zaza dell 1988 e insomma, il padre tempo non si può sconfiggere. Per questo punterei – sopratutto in ottica futura – sul classe 1992 Pierre Oriola, del finora deledunte Barcelona. Ma perchè proprio lui?
Oriola è un’ala/centro di 2.08 non è super atletico nè veloce e non ha un wingspan degno di nota, ma è intelligente, si muove molto bene senza palla, occupa le giuste posizioni in attacco, è in grado di leggere e sfruttare i miss match, senza contare che questa sua “intelligenza” lo favorisce molto spesso per la posizione a rimbalzo. Sa giocare efficacemente sia pick’n roll che pick’n pop, avendo una mano educata sia dalla media che da oltre l’arco (56.5% da 3 in Eurolega).
Oriola non è ancora al livello dei vari Vesely, Printezis, Randolph o Hunter ma potrebbe essere un fantasioso fit perfetto per Golden State.
5) Boja Dubljevicì C/AG Valencia Basket: Detroit Pistons.
Detroit ha deciso di puntare tutto sulla fisicità e l’atletismo, e la coppia Griffin-Drummond garantisce spettacolo e muscoli da qui fino alla fine dei tempi, però Van Gundy è anche quello dei Magic con Turkoglu da point forward, Howard e 4 tiratori. Per questo motivo, credo che uno come Dublijevic possa essere perfetto per Detroit.
La stella del Valencia è il prototipo 2.0 del lungo europeo: infallibile da oltre l’arco, grazie ad una selezione di tiri impeccabile, ottimo giocatore di post, in cui alterna movimenti fisici a movimenti più tecnici ma non per questo meno efficaci.
Oggettivamente gli unici dubbi che sorgono sul montenegrino sono fisici ma i Pistons di fisicità ne hanno anche per le generazioni future, quindi votiamo Si per Dubljevic a Detroit.
In 17 gare d’Eurolega, l’ex Buducnost ha fatto registrare: 10.6 punti con il 47.5% da 3 con l’80% ai liberi con un PIR di 13.8.