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Top 10 Free Agent

Alessandro Ravasio by Alessandro Ravasio
6 Settembre, 2019
Reading Time: 15 mins read
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È il 1 luglio. Inizia la porzione d’estate che rende la mancanza di basket giocato sopportabile: la Free Agency Nba. Seppur quest’anno parte del divertimento sia saltato grazie alle trade di Chris Paul e di Jimmy Butler, il mercato ha ancora tante risposte da dare e tanti giocatori che potrebbero muoversi spostando sensibilmente l’equilibrio della Lega. Ecco perchè abbiamo ordinato quelli che sono ritenuti i 10 migliori free agent dell’estate, seguiti poi da alcuni giocatori di contorno da tenere d’occhio ed infine quei giocatori che qualsiasi GM dovrebbe evitare.

Buona lettura!

Gordon Hayward, SF, 27

21.9 ppg, 5.4 rpg, 3.5 apg

Gordon Hayward è il prezzo pregiato di questa Free Agency. La sua versatilità in entrambi i lati del campo saranno l’oggetto dei desideri di tutte quelle squadre che vorranno aggiungere una stella già affermata nella posizione di ala piccola. Quest’anno Hayward ha dimostrato di saper fare tutto: triple, catch&shoot, tagli a canestro, post. Ma anche qualità meno visibili come il poter essere un credibile portatore di palla secondario e l’avere un elevato QI cestisitico che lo rendono de facto un playmaker aggiuntivo.

-Richiesta economica: Max Contract (131 mln in 4 anni se lascia Utah, 177 in 5 anni con Utah)

-Squadre interessate: Utah Jazz, Boston Celtics, Miami Heat

-Squadra congeniale: Boston Celtics. Da ormai un anno si susseguono i rumors sulla possibile firma di Hayward ai Celtics. A Boston Hayward troverebbe Brad Stevens, il coach che per primo ha creduto in lui al college e con cui per due volte ha perso la finale Ncaa, e un sistema che ne esalterebbe le caratteristiche creando un terzetto di tutto rispetto con Thomas e Horford. Infine, a Boston troverebbe anche una squadra con cui puntare fin da subito alle Finals, cose che Utah non può garantirgli vista la competizione a Ovest.

Blake Griffin, PF, 28

21.6 ppg, 8.1 rpg, 4.9 ap

Da quando è entrato nella Lega, Blake Griffin si è evoluto molto come giocatore. Diventato famoso da rookie grazie al suo straordinario atletismo e alle sue schiacciate, con il passare degli anni ha saputo costruirsi un solido tiro sia dalla media che da dietro l’arco dei tre punti diventando un all-around player di tutto rispetto. Da non sottovalutare poi le sue capacità di passatore che con la presenza costante di Chris Paul sono spesso passate in secondo piano. Purtroppo per lui sono emersi molti guai fisici che ne hanno minato l’atletismo iniziale e anche un brutto carattere che ha portato a spiacevoli episodi . Questi due fattori rendono la sua firma al massimo salariale un rischio per qualunque squadra, anche per gli stessi Clippers.

-Richiesta economica: Max Contract (172 mln in 5 anni se resta ai Clippers, 128 in 4 anni se lascia)

-Squadre interessate: Los Angeles Clippers, Boston Celtics, Oklahoma City Thunder, Houston Rockets, Phoenix Suns.

-Squadra congeniale: Oklahoma City Thunder. Griffin è nato e cresciuto in Oklahoma, ha giocato al college per Oklahoma University, fino alla deadline di febbraio si sono rincorse le voci di un possibile scambio tra i Clippers e i Thunder con al centro Griffin. Ai Thunder Blake troverebbe non solo la possibilità di giocare vicino alla sua famiglia, ma darebbe a Westbrook un compagno di squadra del suo calibro con cui provare ad avanzare il più possibile nella Post Season e con cui la convivenza in campo sarebbe perfetta. Da non sottovalutare però la permanenza a Los Angeles: con la partenza di Paul lui diverrebbe in automatico l’alpha dog della franchigia, che ruoterebbe interamente attorno a lui. Tuttavia, nelle ultime ore è stato reso noto che Griffin incontrerà anche la dirigenza dei Suns. Andare in Arizona significherebbe per lui passare ad una squadra con molta più futuribilità dei Clippers e dove potrebbe essere comunque il primo/secondo violino in base a quanto migliorerà Booker. Tuttavia lascia perplessi il fit che avrebbe con gli altri lunghi di Phoenix, tutti giovani che hanno bisogno di spazio per crescere ed esprimersi al meglio. Spazio che Griffin inevitabilmente toglierebbe, rischiando di far perdere quattro anni di lento rebuilding da parte dei Suns.

*Bkake ha rinnovato nelle prime ore di oggi con i Clippers con un contratto da 173 milioni in 5 anni diventando di fatto il punto di partenza dei Clippers post CP3 *

Paul Millsap, PF, 32

18.1 ppg, 7.7 rpg, 3.7 apg

Millsap è entrato nella Nba con la 47esima scelta assoluta del Draft 2006 con l’incognita di essere un’ala grande sottodimesionata. Undici stagioni dopo è diventato uno dei migliori difensori in circolazione aggiungendo di anno in anno sempre più dimensioni al proprio gioco, facendo anche tutte quelle piccole cose che non rientrano nei tabellini ma che si notano sul campo. Ecco perché chi fallirà nella corsa a Blake Griffin proverà a fare un tentativo con Millsap, che per la prima volta nella sua carriera potrà chiedere il massimo salariale o quanto di più vicino possibile.

-Richiesta economica: Max Contract (200 mln in 5 anni con Atlanta, 148 mln in 4 anni con le altre)

-Squadre interessate: Denver Nuggets, Houston Rockets, Boston Celtics

-Squadra congeniale: Denver Nuggets. Dato praticamente per certo il suo addio ad Atlanta, che in soli due anni ha perso l’intero quintetto con il quale era arrivata in finale di conference, la squadra in cui Millsap potrebbe esprimersi al meglio è Denver. Ai Nuggets infatti porterebbe innanzitutto una buona dose di leadership e difesa per sopperire alle mancanze di Jokic nella propria metà campo; allo stesso tempo in attacco si sposerebbe bene con tutti gli elementi del roster vista anche la sua buona capacità di allargare il campo. L’opzione Houston gli darebbe la possibilità di competere subito, ma dopo che Houston ha preso Cp3 la pista di mercato si è praticamente chiusa. Anche la suggestione Celtics è destinata a restare tale: Boston ha altre priorità, Hayward su tutti e Paul George, anche se nel Massachusetts si riunirebbe con Al Horford, con cui l’intesa era quasi telepatica.

George Hill, PG, 31

16.9 ppg, 4.1 apg, 3.4 rpg

Dopo essere stato scambiato da Indiana ai Jazz, Hill ha trovato la sua dimensione ideale e ha giocato una delle sue migliori stagioni, se non la migliore (career-high sia nei punti che nella percentuale del campo). Nel ruolo di PG, Hill è garanzia di solidità e affidabilità su entrambi i lati del campo. In più sta anche migliorando la sua percentuale da dietro l’arco, condizione necessaria per giocare richiesta ormai ad ogni PG di livello. Le uniche note negative sono l’età e gli infortuni: questa stagione Hill è stato martoriato dagli infortuni e ha dovuto saltare 36 partite tra regular season e playoff (tra cui la serie con Golden State) con l’aggravante di avere già 31 anni.

-Richiesta economica: 15/20 mln all’anno

-Squadre interessate: Utah Jazz, San Antonio Spurs, Minnesota Timberwolves

-Squadra congeniale: Utah Jazz. La squadra di Salt Lake City è ancora la destinazione migliore per il veterano, come anche lui ha sottolineato. Tuttavia Hill ha anche reso noto che la sua permanenza è subordinata a quella di Hayward. Se quindi l’ex Butler dovesse lasciare lo Utah, Hill andrebbe certamente altrove: San Antonio rappresenta il ritorno a casa dopo essere stato scambiato per Leonard e la possibilità di giocarsi il titolo con un allenatore che lo ha amato come Popovich, a maggior ragione ora che Paul andrà a Houston. A Minnesota invece Hill si troverebbe in un gruppo giovane e che, dopo l’acquisizione di Butler, punta subito ai playoff. Anche qui ci sono alcuni ostacoli: Minnesota deve prima scambiare Rubio ed inoltre deve pensare al rinnovo quasi sicuramente al massimo salariale per Wiggins a cui seguiranno poi quello di Kat e Butler anch’essi al massimo. Hill dovrà quindi abbassare le sue pretese economiche vista anche la sua storia clinica.

 

Danilo Gallinari, SF/PF, 28

18.2 ppg, 5.2 rpg, 2.1 apg

Il Gallo viene da una buona stagione collettiva con i suoi Denver Nuggets terminata solo per l’incredibile game winner del neo MVP Russell Wesbtrook al Pepsi Center. Nonostante tutto, l’esterno ha già fatto capire che intende lasciare le montagne del Colorado per trovare fortuna altrove, magari ad Est dove la concorrenza risulterebbe meno feroce. I dubbi continuano a riguardare la tenuta fisica del giocatore che nelle ultime tre stagioni, complici i problemi al ginocchio, ha saltato 71 partite. Con gli occhi della Lega puntati dritti su Gordon Hayward l’italiano potrebbe tornare molto utile come eventuale piano B di diverse contenders vista la capacità di scivolare a Stretch Four segnando dal perimetro, andare a rimbalzo e fornire un corpo difensivo di tonnellaggio importante contro i quattro avversari. Un tipo di profilo decisamente ricercato e che in quel ruolo trova alcuni dei migliori interpreti NBA.

-Richiesta economica: ha rifiutato una Player Option da 17 milioni, difficile possa scendere sotto i venti annuali.

-Squadre interessate: Tim Connelly, presidente delle operazioni Nuggets, ha ribadito la volontà della franchigia di rinnovare il ragazzo che però riceverà diverse offerte. Al momento Boston sembra la candidata principale, soprattutto in caso di rifiuto di Hayward mentre sembrano ormai svanite le piste che portano a Los Angels sponda Clippers e Indiana, che aveva intravisto nell’italiano un alfiere da affiancare a Paul George. Un’ipotesi molto suggestiva sarebbe Washington.

-Squadra congeniale: se i Raptors lasciassero partire Ibaka, un impiego da Power Forward accanto a Valanciunas per allargare il campo darebbe una sostanziosa mano in termini di spaziature e pericolosità perimetrale. Una mano sicuramente gradita visto che Dwyane Casey saluterà quasi sicuramente il suo miglior tiratore e secondo scorer  Kyle Lowry.

 

Kyle Lowry, PG, 31

22.4 ppg, 7.0 apg, 4.8 rpg

La stagione di Kyle Lowry non si è certo conclusa nel migliore dei modi : un maldipancia continuo, dei Playoffs sottotono con sette gare contro i neofiti Bucks, e una softness forse eccessivamente accentuata nel saltare le ultime partite contro i Cavs. Non è un mistero che molti abbiano storto il naso per la prematura resa della guardia davanti le telecamere prima di Gara-3 & 4. Ai Playoffs, certe cose non andrebbero dette.

Le ultime due stagioni sono state caratterizzate da continui problemi fisici e una cronica difficoltà nel performare con costanza in postseason ma rimane tra i giocatori più affidabili nel clutch time e non ha paura di prendersi tiri importanti. Fattori come età, tenuta, e pretese economiche, sembrano giocare a suo sfavore per un big deal ma nel giusto contesto potrebbe far bene.

-Richiesta economica: ha rifiutato una Player Option da 12 milioni, cercherà l’ultimo esoso contratto della vita. Stando alle stime, potrebbe chiedere intorno ai 17-18 milioni annuali

-Squadre interessate: il GM Masai Ujiri, candidato alla scrivania dei New York Knicks, lo ha posto al vertice delle priorità ma il ragazzo sembra intenzionato a cercare fortuna presso altri lidi, ad Ovest secondo persone informate. I Toronto Raptors non sono riusciti a sfruttare il miglior core della loro storia e il rumoroso Sweep del secondo turno potrebbe essere un buon pretesto per ricostruire. La squadra canadese esce ridimensionata da questa stagione, e soddisfare le alte pretese economiche di un 32enne apparentemente scontento non sembra la migliore delle idee. Difficile rivederlo alla corte dei dinosauri che potrebbero comunque lasciare sul piatto 155 milioni in quattro anni. Salvo panic-move dettati dalle circostanze, sembra molto improbabile.

In questo momento ci sono diverse squadre alla ricerca di un veterano nella posizione di PG che possa portare punti ed esperienza alle giovani leve. Dopo la firma di Jimmy Butler i Timberwloves potrebbero puntare Lowry per aumentare la muscolatura del quintetto e ridurre vistosamente le pecche difensive di Ricky Rubio, sempre coinvolto in discussioni di mercato. Almeno in quest’ottica, l’impatto del nativo di Philadelphia dovrebbe essere maggiore sui due lati del campo per Coach Tibodeau. Sembrano invece tramontate le chances di un home-coming nella città dell’amore con i Sixers pronti a cedere le chiavi del back-court al duo Fultz-Simmons.

-Squadra congeniale: se davvero vuole vincere, come da lui riportato, gli Spurs sono il posto migliore per farlo. Una firma all’ombra dell’Alamo lo renderebbe immediatamente il secondo miglior giocatore a roster, senza contare che la presenza di una Superstar unica nel suo genere gli permetterebbe di giocare con meno pressioni. Dietro l’incognita Aldrige, il possibile addio di Patty Mills, e il futuro incerto di Ginobili, Lowry potrebbe ritagliarsi un posto importante in Texas sotto la ferrea egida di Coach Popovich, sempre pronto a motivare cicciottelli.

Andre Iguodala, SF, 35

7.6 ppg, 4.0 rpg, 3.1 apg

Negli ultimi tre anni Andrè Iguodala ha sperimentato tutto il meglio che una carriera al vertice potesse offrire: un titolo da protagonista, una cocente sconfitta, e una rivalsa così abbagliante da far quasi dimenticare ogni altra cosa. All’alba dei trentaquattro anni il veterano di Springfield ha un amplio ventaglio di decisioni a sua diposizione, potendo letteralmente scegliere qualsiasi cosa. Ad attenderlo ci sono i soldi delle tantissime inseguitrici da una parte e almeno un altro paio di titoli dall’altra, salvo eventi straordinari dalle parti della Baia. Il fisico, diversamente da quanto aveva fatto intuire la scorsa Regular Season, regge, ed una monitorata preservazione fisica nell’arco delle ottantadue partite gli permette di impattare ancora livelli altissimi quando conta a giugno. Un concentrato di esperienza, carisma e IQ cestistico che farebbero comodo a chiunque, perfino ad una squadra con quattro All-Star in quintetto.

-Richieste economiche: dipende dalla volontà del giocatore: se decidesse di restare a Golden State sicuramente dovrà accontentarsi di meno soldi; se invece decidesse di cambiare squadra potrebbe chiedere un contratto sui 15/20 milioni annui

-Squadre interessate: ci sono tantissime squadre interessate, addirittura sei stando alle ultime indicazioni. I campioni in carica si concentreranno prima sui rinnovi di Iguodala & Liviston contando su un piccolo sconto di Durant & Curry per trattenere il supporting cast. Le pretendenti però sono tante, e molto agguerrite: Nets, Magic, Jazz, Timberwolves, 76Sixers, e Spurs sono pronte a esaudire i desideri dell’uomo più funzionale della Lega. La domanda è : quanta fame può ancora avere l’MVP delle Finals 2015?

-Squadra congeniale: dopo i tanti successi maturati in quel di San Francisco sarebbe oltremodo suggestivo vederlo a capo dello spogliatoio dei Sixers per plasmare a sua immagine e somiglianza la squadra più talentuosa della Lega.

James Johnson, SF/PF, 30

12.8 ppg, 4.9 rpg, 3.6 apg

James Johnson è una delle storie più belle di questa stagione. Il veterano ex Raptors è felicemente rinato al sole di South Beach sotto la rigida disciplina Rileyana e un trattamento di conditioning che gli ha fatto perdere quasi tredici chili. Erik Spoelstra ha trasformato il giocatore facendogli esplorare aspetti del suo gioco mai effettivamente sviluppati: le skills da passatore, il trattamento del pallone da primo ball-handler e una notevole visione di gioco  hanno reso uno semplice role player uno dei giocatori più versatili e camaleontici della Lega. A tutto ciò si aggiunge il massimo in carriera per punti, rimbalzi, assist e minutaggio. Una stagione a tutto tondo che non può non essere contestualizzata all’interno di Contract Year che fa sorgere più di qualche dubbio sulle prossime motivazioni.

-Richiesta economica: dopo aver scommesso su sé stesso con un annuale a quattro milioni si prevede un ingaggio almeno tre volte superiore. La base d’asta partirà da 11-12 milioni.

∙Squadre interessate: per il momento la volontà è quella di rimanere a Miami ma si teme che possa arrivare un’offerta spropositata come successo con Deng due anni fa. Farà gola a diverse squadre e non è da escludere che si arrivi ad offrire sui 18 milioni annuali.

-Squadra congeniali: Miami Heat? È possibile vedere questa versione di James Johnson al difuori di un preciso contesto di position less & spacing come quello di Spoelstra? Solo il tempo ci dirà se si è trattato di un fuoco di paglia o di una rinascita effettiva.

Joe Ingles, SG/SF, 29

7.1 ppg, 3.2 rpg, 2.7 apg

Joseph Howart Ingles, nativo di Happy Valley in Australia, potrebbe aver dato una svolta alla sua carriera a  29 anni. L’ex Barcellona e Maccabi proviene da una stagione più che positiva con gli Utah Jazz ( il 44% da 3 lo colloca settimo in tutta la NBA) e con dei PlayOffs che hanno quintuplicato il suo valore economico. Utah ovviamente non può permettersi di perdere sia Ingles che Hayward e per questo ha da subito esercitato la Qualifying offer che gli permetterò di pareggiare tutte le offerte che arriveranno a casa dell’australiano, ma quali sono i pro ed i contro di tenere o prendere un giocatore come Ingles?

L’australiano è uno Spot up shooter di primissima categoria, QI cestistico elevato, sbalorditiva capacità di attaccare il ferro nonostante un atletismo limitato e difensivamente capace di tenere giocatori più piccoli; soprattutto,  non è un giocatore egoista, sa stare al suo posto e farà sempre il massimo per far vincere la squadra.

I punti di domanda su Ingles riguardano il suo essere utile e prolifico in un sistema che non sia quello di Utah, quindi a stampo europeo, e se possa reggere la pressione aumentando l’importanza del suo ruolo soprattutto a livello offensivo. Potrà essere un decente terzo violino?

-Richiesta economica: intorno ai 10 milioni annui.

-Squadre interessate: Ingles ha espresso amore per Utah arrivando a dire che i soldi non gli interessano e che si può arrivare ad un accordo soddisfacente per le parti, ma il problema vero è che un suo accordo intorno alla cifra di cui sopra potrebbe essere un grosso fardello per Utah che deve rifirmare anche  Hayward  e Hill. Ingles a 29 anni deve anche pensare a monetizzare. Nessun rumors serio conduce Ingles fuori da Utah ma il nostro uomo potrebbe tornare utile soprattutto in caso di “effetto domino”  della Free Agency sulle guardie/Ali.

Miami potrebbe essere una destinazione se Waiters o Johnson non dovrebbero rifirmare, San Antonio potrebbe farci un pensierino anche in vista dei rumors sulla partenza di Green, ma se dovessi scomettere il mio dollaro lo punterei su Utah e non sarei stupefatto di vederlo rifirmare a cifre inferiori rispetto al previsto.

Giocatori da tenere d’occhio

JJ Redick, SG, 33

Dopo quattro stagioni nei Clippers, JJ si è imposto come uno dei migliori tiratori di tutta la lega (44.7% in carriera) e vorrà monetizzare il più possibile dopo le ottime stagioni in California. Le squadre che stando alle indiscrezioni sembrano più motivate a volerlo sono i Nets e Philadelphia, con quest’ultimi favoriti vista la maggiore futuribilità del roster rispetto a quello dei Nets. Unica incognita l’età, ma visto che due mani come le sue faranno gola a molti sarà un ostacolo economico che supererà senza difficoltà.

Patty Mills, PG, 29

Nelle stagioni giocate a San Antonio il suo ruolo dalla panchina è cresciuto di anno in anno fino a raggiungere il picco proprio in questa stagione, grazie anche alle sue doti balistiche dalla lunga distanza. Patty sarà quindi il piano B di tutti i GM che falliranno la corsa alle PG di livello. Quasi certamente chiederà un contratto da 12/15 milioni di dollari annui, comunque molto oneroso per gli Spurs a causa del loro cap congestionato.

*Mills ha appena rinnovato con gli Spurs per 50 milioni in 4 anni (12.5 milioni annui)*

JaMychael Green, PF, 27

Dopo il primo anno da titolare a Memphis, JaMychael Green comanderà per un contratto tra i 10 e i 12 milioni annui. Il suo profilo è molto ricercato nel panorama Nba: un’ala grande in grado di aprire il campo, 38% da tre quest’anno, e di grande applicazione difensiva. Memphis si trova nella posizione di decidere tra lui e Zach Randolph, anche se quest’ultimo potrebbe andare via per firmare al minimo per una contender. Green sarà la seconda scelta per tutti i GM che cercano un 4 per completare il quintetto, il valore del contratto sarà deciso in base a quanto i GM pensano che le sue percentuali da tre possano restare di questo livello con gli anni.

Kyle Korver, SG, 36

Nonostante i 36 anni e delle Finals in cui non è mai sembrato in partita, ci sarà sempre mercato per un giocatore con delle mani come le sue. La sua situazione, con le dovute proporzioni, è simile per certi versi a quella di Ray Allen quando firmò con Miami: verosimilmente questo sarà l’ultimo contratto pluriennale e con più soldi del minimo salariale della sua carriera, inoltre il suo ruolo sarà essenzialmente quello di tirare ogni volta che uscirà dai blocchi cercando di non essere deleterio in difesa. Dipenderà dalla volontà del giocatore se preferire un contesto competitivo fin da subito (Cleveland) oppure provare in una squadra da playoff di seconda fascia come Milwaukee.

DeWayne Dedmond, C, 28

Dedmond ha giocato una solida stagione a San Antonio, dove ha dimostrato di poter essere uno dei pochi lunghi in grado di fornire difesa nel pitturato (non che con Gasol, Lee e Aldidge ci fosse competizione in tal senso). Potrebbe essere un’opzione abbastanza economica per avere un buon centro vecchia scuola di riserva.

Taj Gibson, PF, 32

A 32 anni questa free agency potrebbe essere l’ultima per il lungo veterano. Difficile che qualcuno investa forte su di lui vista sia l’età sia il suo non essere in grado di giocare oltre la linea da tre punti. Potrebbe trovare posto nelle rotazioni di molte squadre come lungo ad uscire dalla panchina per portare esperienza e difesa, oltre a qualche punto dal post.

Ersan Ilyasova, PF, 30

Il turco potrebbe tornare molto utile per il modo in cui allarga il campo e converte dal perimetro oltre a qualche buon movimento in post. Diversamente da Gallinari si configura come un’alternativa low cost ai nomi caldi di Millsap e Ibaka per portare centimetri e presenza a rimbalzo. Il suo valore di mercato dovrebbe attestarsi intorno i 12-13 milioni, un prezzo onesto considerata l’importanza del ruolo. Negli ultimi giorni si è parlato di un rinnovato interesse dei Sixers che forti delle sterminate praterie salariali dovranno spendere per raggiungere il Cap Floor.

Patrick Patterson, PF, 28

Patrick Patterson è probabilmente il giocatore più sottovalutato in questa classe di Free Agent. Descritto da molti come il role player per eccellenza è reduce da una stagione ai margini delle rotazioni canadesi, un’inversione di trend singolare per Casey che si è sempre servito delle buone qualità del giocatore. Nelle ultime tre annate è cresciuto esponenzialmente come quattro lontano da canestro dove ha segnato 351 triple con il 37% dall’arco. È un difensore molto intelligente capace di cambiare rapidamente grazie a piedi veloci e leggere in anticipo le rotazioni difensive. Sarebbe l’ideale per una Contender ma è plausibile che cerchi di monetizzare. Il Front Office dei Raptors ha altre priorità oltre a diversi giovani low cost in quel ruolo come Nogueria e Polti. Viene descritto come un ottimo compagno di squadra.

Giocatori da evitare

Derrick Rose, PG, 29

Il Derrick Rose Mvp del 2011 è, cestisticamente parlando, morto. Da almeno due o tre stagioni. L’unico che ancora non se ne è accorto è lo stesso Rose che per tutto l’anno a New York ha cercato di salvarsi salvo poi naufragare insieme a tutta la squadra. Con tanto di sparizione temporanea di due giorni nel bel mezzo della stagione. Le sue pretese restano l’essere titolare e avere 15 milioni garantiti a stagione, cosa che poche (se non nessuna) squadre sembrano disposte a dargli. Nelle scorse settimane il nativo di Chicago era stato accostato agli Spurs e anche ai Timberwolves, dove ritroverebbe Thibodeau e Butler. Si tratta in ogni caso del piano B, se non C, di queste due squadre. I precedenti a livello di infortuni e di carattere hanno ormai fatto precipitare la valutazione del fu Chicago Assassin.

Serge Ibaka, PF/C, 27 (?)

La stagione del centro congolese è stata una delusione sotto ogni punto di vista, individuale e collettiva, con Orlando & Toronto a farne le spese. I grandi miglioramenti degli ultimi tre anni, che hanno sensibilmente aumentato il bagaglio tecnico e offensivo del giocatore, non sono bastati per interpretare il pesante ruolo di X Factor nelle ambizioni da titolo dei Raptors. Le prestazioni in semi-finale di Conference contro Cleveland sono state da brividi con mid-range ripetutamente forzati, decisioni rivedibili, e un’attitudine a rompere i giochi forse eccessiva. Al netto di una buona presenza difensiva al ferro in termini di verticalità il lungo non sembra ancora adatto a giocare stabilmente lontano da canestro. Ha sicuramente aumentato il suo range ma siamo ancora distanti dal poterlo ritenere affidabile come Stretch Four, soprattutto a quei soldi.

L’esperienza canadese potrebbe comunque continuare viste le pericolose speculazioni che vedono Toronto pronta ad offrirgli il max salariale. La carta di identità è dalla sua ma si dovranno lasciare sul piatto tanti dollari. Troppi.

Rudy Gay, SF, 30

Il grave infortunio al tendine d’Achille non ha impedito al giocatore di uscire dal contratto per testare il mercato. Una mossa che non sorprende ma lascia comunque perplessi visti i tempi di recupero, le primavere trascorse, e un Prime che sembra ormai sull’orlo del tramonto. Nonostante le squadre tendano a migliorare dopo la sua partenza Rudy Gay resta uno scorer elitario per la grande semplicità nel trovare la via del canestro anche quando il pallone tende a diventare pesante. Quasi sicuramente sarà la terza scelta delle varie contenders in caso di rifiuto di prospetti ben più allettanti con Danny Ainge interessata alle prestazioni del ragazzo. Se il piano per firmare Hayward, o scambiare Paul George, dovesse fallire, la pista che porta all’ex Kings potrebbe rivelarsi l’unica disponibile per colmare uno spot che da troppo tempo non vede un leader in quel ruolo. E che continuerebbe a non essere all’altezza anche in caso di firma.

Tags: Free AgentGriffinhaywardIguodala
Alessandro Ravasio

Alessandro Ravasio

Fiero tifoso dei Grizzlies, si è innamorato della pallacanestro dopo aver visto il semigancio mancino di Zach Randolph. Uno dei momenti più felici della sua vita è stato vedere Tony Allen urlare "First Team All Defense" davanti a tutta la Oracle Arena

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