Prima storica tappa nel centro Italia per il Jeremy Lamb Basket Tour che conquista l’Umbria e griffa la seconda delle sei mete in programma nell’estate 2017. L’«ultima arrivata» tra gli eventi – decisa solo a poche settimane dall’inizio del tour – non delude l’attesa e regala agli appassionati una giornata all’insegna della palla a spicchi, dove tra street art, street food e All Star Break a vincere, oltre alle varie insolazioni degli organizzatori, sono stati l’agonismo e il divertimento. Al termine della giornata esultano i Memphis Grizzlies che dopo aver dominato la Western Conference superano i Cleveland Cavaliers. Terzo posto per i Toronto Raptors e quarto per i Golden State Warriors che chiudono la lista delle quattro qualificate per le finali nazionali di Desenzano del Garda, in programma il 23 settembre e a cui andranno ad aggiungersi le due wild-card scelte per l’occasione.
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La giornata
Format rivoluzionato e Horse Game che lascia spazio ad uno spettacolare Shooting Game le novità scelte per la tappa di Bastia Umbra, nata e cresciuta grazie al sostegno della giovane associazione locale Go Bastia, patrocinata dall’Assessorato allo Sport e appoggiata dalla pallacanestro locale, ben rappresentata dal presidente di Virtus Bastia e Virtus Assisi Gianmichele Gnavolini. Tra i partner locali ringraziamenti dovuti a Piadina+ e alla gelateria Crema&Cioccolato, mentre nel ruolo di main sponsor indispensabile l’appoggio di Petrolio Basketball Store.
Sono sei i momenti che meritano un focus per questa giornata all’insegna della palla a spicchi.
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Crying LeBron
Aria spavalda, canotte rigorosamente di Heat e Spurs e quelle maschere di LeBron in lacrime ritagliate tra una pausa e l’altra dei rispettivi lavori. Al momento del loro arrivo dalla «vicina» Arezzo (120 chilometri di strada), il centro del palcoscenico non poteva che essere per loro. Grande simpatia e quella passione per lo street basket che li ha portati ad incrociare la nostra strada. Non bastasse, a basket ci sanno giocare, e anche bene: Miami si arrende solo ai futuri vice-campioni, mentre San Antonio cede in una sfida punto a punto con dei giovani Lakers. «Sì, ma l’anno prossimo venite a farlo ad Arezzo». Diciamo che ci stiamo lavorando…

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Tunes Squad
Duffy, Bugs, Lola e Taz. Il Most Swaggy Team di Bastia Umbra va a dei giovanissimi Looney Tunes che si presentano al torneo con le maglie perfettamente in tinta con lo spirito del torneo. Gli è mancato un Jordan per vincere tutto, ma il premio dello stile non glielo toglie nessuno.

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Street Art
Gli unici più scottati degli organizzatori sono loro: cinque ore abbondanti sotto il sole a torso nudo per creare un capolavoro. I writers «Il Coffee», «Tyke» e «Coma» portano LeBron James (stavolta non in lacrime) al torneo di Bastia: un King di tre metri per sei che osserva dall’alto le fasi finali del Jeremy Lamb. Spettacolare a dir poco.

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Più Rookie di così
«Al Three Point Contest si è iscritto anche un ragazzino che non fa il torneo, avrà tipo dieci anni» mi han detto ad un certo punto le super segretarie di GoBastia. «Ma ci arriva al canestro?» ho pensato. Cinquanta iscritti alla gara del tiro da tre, eppure in Finale di Conference ci arriva proprio lui, quel ragazzino che non pensavo riuscisse ad arrivare nemmeno a canestro. Lorenzo Cenerini è il Best Rookie Player e lo è a mani bassissime: va ad un passo dall’impresa dopo aver superato trentaduesimi, sedicesimi, ottavi e quarti di finale, con la splendida cornice di pubblico che si era creata pronta ad esultare ad ogni sua tripla. «Sì, direi che ci arriva al canestro» mi sono risposto. Quello spareggio nei quarti di finale con quattro triple consecutive a referto su cinque tentativi è già storia. E tanti saluti.

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The Capitain and the Trast
Un uomo solo al comando per i Cleveland Cavaliers. Non riporta l’anello in Ohio, ma ci va a tanto così. «Unstoppable» nella prima fase, trascinatore assoluto nella seconda: nel mezzo si regala l’Mvp dell’All Star Game con un paio di triple da casa sua in stile Gilbert Arenas vs Baron Davis e una serie di giocate d’altissima classe. Nik Trastulli – Trast per tutti – tra le altre, è l’Mvp del torneo e quel game-winner sulla sirena della finalissima sputato dal ferro grida ancora vendetta. Ma gli applausi restano tantissimi.

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Grind&Grind
«Tra tutti i palazzetti che potevate scegliere, perchè proprio quello schifo del Fedex?» ci ha chiesto qualcuno ad inizio giornata riferendosi ai quattro campi scelti per il torneo: Staples Center, Td Garden, United Center e, appunto, Fedex. La risposta è arrivata sul campo: vittoria del girone a punteggio pieno, play-off da manuale e anello che finisce in Tennesee. «Al Fedex non si passa» han ripetuto i Memphis Grizzlies fino a quando, a fine giornata, si sono portati a casa il cartellone del campo. Honorable mention per capitan Marco Provvidenza che domina e vince anche il Three Point Contest con un surreale 4 su 5 allo spareggio. Providence.

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Miscellanea
In uno spettacolare Shooting Game a trenta partecipanti trionfa Innocenzi, nel Three Point Contest derby fantastico Gatto vs Lo Gatto, Marco Minieri vince il GoBastia Award (e avrebbe meritato anche il Rookie of the Year), Guizza altra grande protagonista.
Ringraziamenti finali per il mitico Andrea che può aggiungere al curriculum oxfordiano (giuro) anche una bella partecipazione al Jeremy Lamb e un grazie enorme ai componenti di GoBastia, in particolare Alberto Marino, Giulio Cianetti, Michele Marchetti, Francesco «Lionel» Fraschetti, Giovanni Pir, Aurora Panzolini, Beatrice Carloni e Giulia Cardinali.
In tanti ci han chiesto, «Ci ritornate il prossimo anno?».
In anteprima mondiale, sì, ci ritorniamo. Ma la prossima volta crema solare a fiumi.
