La stagione NCAA sta raggiungendo il suo apice in termini di importanza con gli appuntamenti a cui presto potremo assistere sui campi del college basketball. In questo periodo dell’anno si svolgono gli scontri più importanti all’interno delle diverse conference, il cui risultato pesa fortemente sulla classifica. Dopo qualche mese di azione iniziano a emergere con più continuità quei giocatori e quelle squadre che, fino a questo punto, avevano mostrato grandi qualità senza utilizzare a pieno potenziale il talento. Un esempio abbastanza chiaro è quello degli Arizona Wildcats, squadra che a disposizione può vantare un enorme talento ma che, a causa delle sconfitte con Butler e Gonzaga non è riuscita ad andare oltre una certa considerazione nell’ambiente dell’NCAA. Il salto di qualità è arrivato probabilmente nell’ultima uscita, quando al Pauley Pavilion, i Wildcats sono riusciti, con una performance straordinaria, a vincere in trasferta contro i Bruins di UCLA guidati dalla star Lonzo Ball (al quale non è bastato un career-high per vincere il match).
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Gli highlights di Allonzo Trier nella vittoria contro UCLA
Arizona, vincendo contro la terza squadra della nazione, si è dunque portata al settimo posto nel nuovo Ranking dell’Associated Press, scavalcando proprio la squadra californiana, caduta fino all’ottava posizione.
Prima del big match erano trascorse 19 partite in cui non si era vista nemmeno l’ombra del tanto discusso Allonzo Trier. Accusato di presunta assunzione di una sostanza PED (performance-enhancing drug), fu immediata la sua sospensione che per una politica universitaria, lo escludeva fino al momento in cui il suo organismo non si fosse liberato completamente dalle tossine. Alla ventesima gara, probabilmente la più dura, è stato dichiarato eleggibile per scendere in campo. Il ragazzo si è fatto trovare subito pronto, mettendo a segno 12 punti con 7 rimbalzi e 4 assist, realizzando anche alcune giocate importantissime nell’economia della gara.
Dopo una stagione da freshman il suo talento sembra fiorente ed ancora tutto da sviluppare. Trier è una delle ali più versatili dell’intera nazione, con grandissimi margini di miglioramento in difesa e sulle letture di gioco in attacco, ovvero ciò che potrebbe fornire la chiave di volta alla squadra di Tucson. E’ un ottimo finalizzatore: può costruire una soluzione offensiva da ogni zona del parquet, fornendo ulteriori possibilità al proprio roster, che già possiede un’alta capacità di procurarsi buone occasioni.
Nonostante Miller sia un allenatore principalmente conosciuto per la fase difensiva, le qualità dei suoi giocatori di questa stagione, all’interno del suo sistema, vengono amplificare. Non a caso, come riporta ESPN, sono 7 su 7 le vittorie all’interno della Pac-12, ottenute dai Wildcats, ora al primo posto insieme a Oregon.
L’assenza di Trier dal parquet ha permesso a Kobi Simmons di prendere le redini della squadra, in quanto la guardia si è imposta come leader assoluto dello spogliatoio rossoblu. Simmons al suo primo anno è già stato in grado di prendersi grandi responsabilità, soprattutto per quanto riguarda la fase offensiva. Nel periodo pre-Allonzo, infatti Arizona si presentava già come una squadra con possibilità di fare male sia giocando sul perimetro, sia creando chance all’interno dell’arco, grazie alla presenza a di giocatori come Rawle Alkins, Kadeem Allen e Lauri Markkanen. Proprio quest’ultimo è diventato il silenzioso oggetto prezioso di Miller, giocatore che, nonostante non sia al centro dell’attenzione nazionale come altri talenti quali lo stesso Ball, Fultz o Monk, sta comunque scrivendo importanti statistiche, diventando uno dei giocatori più versatili della lega.
Rilascio abbastanza veloce per la media dei lunghi, ottima capacità di comprensione spaziale e le lunghe braccia gli permettono di segnare 2,4 dei 4,8 tiri da tre presi durante la partita
Con grandi qualità, sia nella lotta sotto canestro, che con il tiro dal perimetro, il proprio gioco da lungo moderno gli permette di spaziare su gran parte dell’area avversaria. Il 2.13 di origini finlandesi riesce a mantenere il 50% dall’arco pur producendo 7,4 rimbalzi a partita. Arizona, dunque, ha ancora diversi appuntamenti importanti, tra i quali lo scontro diretto con Oregon per la testa della Pac-12 e la sfida a Tucson per la rivincita contro UCLA. Silenziosamente i Wildcats cominciano a farsi strada per una possibile chance reale a marzo, dove in NCAA tutto può succedere, soprattutto con giocatori dotati di queste qualità.