Francesco: Direi di partire dall’allenatore: Scott Skiles ha improvvisamente capito in estate che il lavoro non faceva per lui, anche in un momento difficile in cui le squadre avevano quasi tutte già un allenatore. Secondo me da questo punto di vista si è caduti in piedi, perché Vogel è uno dei migliori allenatori NBA e sicuramente anche il migliore tra quelli che effettivamente erano rimasti liberi. Poi si è assemblato il roster, e almeno un po’ di confusione è stata fatta, anche se andrei cauto col parlare di errori clamorosi…
Giuseppe: Esatto, secondo me la scelta non é stata fatta a caso, sapevano che avrebbero giocato lunghi e grossi e hanno preso uno che ha lustrato Hibbert e Myles Turner.
Francesco: Perché parliamoci chiaro: Orlando non è la franchigia che attira free agent del calibro di Kevin Durant (purtroppo), va fatto un percorso graduale e, dopo tanti anni lontano dai Playoffs, bisogna iniziare a costruire un ambiente che pensi a vincere qualche partita in più. Poi si potrà parlare di stelle, di grandi firme. Per ora si deve lavorare su quel che si ha ed assemblare un roster che sappia almeno come fare per arrivare a qualche W in più. Io la trade per Ibaka almeno l’ho letta così: prendere un giocatore che è ancora giovane, ma che ha già vissuto in un contesto estremamente vincente. Sacrificando quello che forse poteva essere il tuo miglior giocatore, Oladipo, a cui voglio tanto bene ma che non ha mostrato mai grossi miglioramenti in tre anni di NBA.
Giuseppe: Chiaramoci, Oladipo non é mai esploso offensivamente perché costretto a prendere tanto palla in mano e forse dovrebbe lavorare spot up come fa ad OKC. Resta un élite difensore, ma non sposta. Si é scelto di prendere due lunghi con esperienza Playoffs (e ok) più o meno fotocopia che devi spiegarmi meglio.
Francesco: Secondo me non sono fotocopia, ma sicuramente non possono giocare tanti minuti in campo insieme. Nel senso: sono entrambi due rim protector, ma Ibaka ha la capacità di allargare il campo e tirare da tre con risultati più o meno soddisfacenti, cosa che Biyombo si sogna. I problemi diventano però due: non vedo un futuro per Vucevic ad Orlando (e questo potrebbe essere grave per l’incompatibilità di cui parlavo tra Ibaka e Biyombo) e temo per lo sviluppo di Aaron Gordon, spostato ad ala piccola titolare. E’ un esperimento, ma sono molto perplesso.
Giuseppe: L’idea come detto in precedenza è di andare controtendenza, un po’ come stanno facendo anche i Bucks, e giocare grossi, solo che non vedo tutta questa dinamicità offensiva per le due torri d’ebano, nonostante un miglioramento (mai realmente efficace) del tiro dalla lunga di Ibaka. Vucevic sarà comunque un asset importante per ottenere qualcosa di prezioso, visto che il valore c’è. E poi tutti sognano di vedere Aaron Gordon trasformarsi tecnicamente come ha fatto Blake Griffin, forse gli farà bene dal punto di vista del palleggio ma in post… Gne.
Francesco: Non penso che Gordon sia un’opzione credibile, almeno non subito ma con mesi di lavoro, per guidare l’attacco, cosa che invece vorrebbe fare Vogel che lo ha paragonato a Paul George. I talenti offensivi sono, diciamo, “diversi”… Un problema di questa squadra è proprio l’attacco: ok la no flying zone nel pitturato, ma chi fa canestro? Vucevic, Fournier e Hezonja, dietro c’è poco altro se non Jeff “questo sarà il mio anno” Green, forse la firma più discutibile dell’estate dei Magic. 15 milioni, ma per fortuna un solo anno di contratto.
Giuseppe: Interessante invece la situazione Payton, un playmaker che ha dei potenziali da cima del monte Everest ma che per il momento non ha ancora messo gli scarponi. In contropiede potrebbe illuminare qualsiasi giocatore ma se si parla di gioco a centrocampo, il tiro non è nemmeno un’opzione. Che fatica.
Francesco: Molto poetica l’immagine di Payton che scala l’Everest a piedi nudi. L’anno scorso dal punto di vista del tiro qualche miglioramento si era visto, anche se praticamente si partiva da zero quindi fare peggio sarebbe stata dura. Non è chiaramente uno scorer e non lo diventerà mai, andando in là e pensando positivissimo quando i risultati inizieranno ad arrivare ho i miei dubbi che possa essere ancora lui la point guard titolare proprio per questi limiti che ad oggi mi sembrano difficilmente superabili.
Tu come giudichi il rinnovo di Fournier? Viste anche le cifre.
Giuseppe: Spotrac mi dice 17 milioni l’anno, che per l’NBA di oggi significa essere un secondo/terzo violino, non è più questa cifra folle, anzi. prima di parlare con te avevo già fatto un giro sulle sue stats. Quando c’è lui in campo, la squadra segna e la sua efficienza è nella media. Ha qualche highlights (quanto realmente servono alla partita dipende dall’attrattiva che ha su pubblico e compagni) e sangue freddo, però forse io sono parecchio razionale e loro ci vedono decisamente più lungo di me.
Francesco: La mia sensazione è che la cifra non sia da strapparsi i capelli con il nuovo cap, ma che non sia un giocatore “speciale”, bensì uno scorer come se ne trovano molti in NBA. In generale il roster non mi sembra malaccio, solo appunto messo in piedi un po’ in stato confusionario. Tra l’altro questa dovrebbe essere l’ultima chance per Henningan come GM, non ha buoni rapporti con la dirigenza e se si dovesse fallire (di nuovo) è probabile che salti definitivamente. Sinceramente per uno che arrivava nella Orlando post-Howard è stata secondo me un’esperienza anonima: ha tirato fuori dal cilindro alcuni colpi come Vucevic preso nella trade per DH, anche Gordon al Draft, ma i punti interrogativi dopo 4 anni restano molti, anche a fronte degli scarsi risultati sul campo. I Magic sono stati sostanzialmente una squadra incompleta da quando se n’è andato Howard, quasi impantanati e incapaci di costruire qualcosa di veramente buono. Non sono comunque così negativo per questa stagione: nonostante il brutto inizio, i Playoffs non sono completamente fuori portata, anche se più probabile è un altro piazzamento tra il nono e l’undicesimo posto.
Giuseppe: Hai praticamente detto tutto tu, condivido anche il pronostico, a questo punto, visto che abbiamo finito presto facciamo un appello: lasciate che Hezonja sia Hezonja e non fatelo diventare uno shooter.
Francesco: Hahahahahah! Hezonja ha il potenziale e l’arroganza per esplodere da un momento all’altro, ma forse gli servirà ancora un anno per ritagliarsi uno spazio, anche perché va ancora a folate.
Giuseppe: E visto che quest’anno sarà un’altra schifezza stagione, dovete lasciare che faccia i tornado, altro che le folate!