Lorenzo: I Celtics arrivano a questa stagione carichi di aspettative e talento. Brad Stevens, al quarto anno sulla panchina biancoverde, ha dato una grandissima impronta dal punto di vista del gioco ed Ainge ha aggiunto un altro mattoncino nella strada verso il titolo con Horford. Penso che Boston sia ad un Durant dal poter competere per il titolo, peccato però che KD abbia scelto San Francisco (pur avendo ammesso di essere stato tentatissimo dal progetto dei Celtics).
Roberto: KD a Boston sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma io la sparo grossa e dico che Boston ad Est è dietro solo a Cleveland. Anche perché Toronto si è indebolita e Chicago, Indiana e New York sono ancora in fase di sperimentazione.
Lorenzo: È opinione comune questa seconda piazza per la squadra del trifoglio, secondo me non sarà così facile. Horford potrebbe essere un giocatore perfetto nel sistema e darà sicuramente quei centimetri sotto il ferro che mancavano, secondo me manca un esterno con tanti punti nelle mani, Thomas ha fatto una stagione incredibile e non sarà facile per lui ripetersi, Crowder e Bradley sono difensori prodigiosi ma dovrebbero alzare la percentuale dall’arco. Mi aspetto molto da Marcus Smart, se non fosse per quella discontinuità al tiro…
Roberto: Horford è una bella presa se riesce a star lontano dagli infortuni ed è una di quelle stelle che non deve per forza avete duecento tiri a partita. Il meglio lo si potrà avere quando e se Boston riuscirà a giocare con 4 esterni ed un interno; anche se come accennavi te non c’è un vero e proprio primo scorer.
Io però sono un sognatore ed un fan della Denver di Karl, quelli senza una vera e propria stella (Miller, Gallo, Iggy((Iguodala)), JaVale((McGee)) ect), e mi auguro che Boston possa ripercorre le orme di quella squadra. Capitolo Smart: deve capire cosa vuole essere. Potrebbe essere un potenziale All-Star e per cazzimma((termine napoletano per cattiveria e furbizia)), ma i limiti offensivi sono palesi, mi auguro il meglio. Su Thomas dico che potrebbe continuare ad essere un All-Star. In fondo, per uno con quella storia alle spalle, non ci sono limiti al cielo. Il problema è la panchina. Non mi fido dei due centri di riserva.
Lorenzo: Olynyk fa molta fatica difensivamente, ma è ottimo per aprire il campo e nella scorsa stagione ha dimostrato che quando prende fuoco è difficile fermarlo, Amir Johnson secondo me può darti minuti d’intensità sotto le plance e Zeller… è il fratello scarso di un giocatore mediocre. Secondo me prima o poi la stella arriverà, via trade se non dalla free agency, se si pensa che Boston avrà le prossime due prime scelte dei Nets che potrebbero anche diventare pedine importanti. Intanto Brown in pre-season sta dimostrando di avere dei propulsori nucleari al posto delle caviglie, sul tiro anche per lui c’è da lavorare ma la parte fisica è impressionante.
Roberto: Brown rischia di levare spazio, quel poco spazio, al mio pupillo Young. BRAD DAI SPAZIO A YOUNG! A parte tutto, Brown va a completare uno dei reparti esterni più intriganti e sottovalutati della lega: lui, Crowder, Green, potrebbero essere veramente un rebus per le difese. Nessun grande scorer, ma tutti in grado di mettere una dozzina di punti. E Geraldone ormai è un veterano! Incredibile.
Lorenzo: Rob, mi dispiace deluderti, ma Young è ad un passo dal taglio. Sembra che il suo talento sia sparito in quel poster incredibile nella finale NCAA del 2014. Peccato, anche io ero stato contento della sua chiamata, ma ha dimostrato di non riuscire a tenere certi ritmi. Senza dubbio al Garden ci si divertirà e Gerald continuerà a volare qualche metro sopra il ferro. Il vero punto forte di questa formazione è Stevens secondo me, in quattro stagioni ha trasformato i Celtics impostando uno dei sistemi più divertenti e affascinanti della lega. Terry Rozier è andato in crescendo nel finale di stagione, e con la partenza di Evan Turner potrebbe anche essere il diretto sostituto di Isaiah in regia.
Roberto: Rozier mi piace dai tempi di Louisville e sicuramente quest’anno prenderà il posto di Young nel mio cuore. Completeranno il roster attivo sicuramente Hunter, Mickey e Bentil. Bentil potrebbe essere una buona opzione da strecht 4 nel caso in cui l’ex-Biella Jerebko avesse problemi. Purtroppo però manca un terzo giocatore per completare il famoso triumvirato. Spero nella dea bendata e nei Nets.
Lorenzo: Quello senza dubbio, qualcosa manca e abbiamo già visto cosa, però la squadra così com’è deve porsi l’obbiettivo delle 50W, e non arrivare in uno dei primi 4 posti sarebbe una delusione.
Il Garden ha fame di notti di sogni, e se due o tre giocatori dovessero fare il salto di qualità le Finali di Conference non sarebbero un miraggio. Da segnalare la partenza di Sullinger che ha causato il fallimento di decine di fastfood in Massachusetts.
Roberto: Ahahah! Ormai a Boston un 4 con tiro da fuori di 150 chili ci vuole: dopo Ciccio Davis e Sully, ora il vero problema di Stevens è trovare un degno erede. Io dico che se non dovessero arrivare almeno 50W e le semifinali/finali ad Est potremmo parlare di fallimento o quasi, anche se per assurdo Boston è ancora in costruzione e stiamo comunque parlandone come già fosse un top team della Conference. La realtà è che credo Stevens forse sia il vero All-Star.
Lorenzo: La mentalità di Ainge è chiara: stare sempre in agguato per piazzare il colpo senza però rischiare di usare gli asset per un giocatore che non cambia gli equilibri, o meglio per un giocatore che non ti permette di giocartela con i Cavs. Forse questo colpo arriverà a febbraio, forse la notte del Draft o forse si dovrà aspettare qualche tempo in più, ma io sono quasi certo che, dopo l’egemonia LeBron James ad Est, i Celtics potrebbero diventare nuovamente la squadra da battere.