Il periodo nero di Toronto non pare avere più fine. Dopo un inizio di stagione travagliato sembrava che i Raptors fossero riusciti a risalire la china raggiungendo anche il quarto posto della classifica a est, ma sono bastate 7 partite per ribaltare nuovamente le loro certezze. Colpa loro, ma anche delle circostanze.
Di queste sconfitte, quella di stanotte contro i Jazz è la prima arrivata con la rosa al completo. A causa delle regole anti-Covid, Siakam, VanVleet, Anunoby e Flynn sono stati indisponibili, incidendo e non poco sulle possibilità dei Raptors di vincere. Con la rosa decimata, Toronto ha affrontato 5 partite in emergenza totale, aggrappandosi ai soli Powell e Lowry, senza però riuscire a trovare la prima vittoria in tutto il mese di marzo.
The Efficiency Landscape. What Jumps Out? pic.twitter.com/4jlmWL76Vt
— Kirk Goldsberry (@kirkgoldsberry) March 19, 2021
Per questo motivo non sarebbe il caso di allarmarsi troppo, se non fosse che quest’anno la classifica della Eastern conference è più corta che mai. La striscia di sette sconfitte consecutive li ha portati 11° e ben distanti dagli Hawks, attualmente 6° e prima franchigia che entrerebbe direttamente ai playoff senza passare per il play-in.
Uno scenario inimmaginabile solamente un mese fa, un trauma per una squadra che si era abituata ad essere fra le principali protagoniste della costa orientale. Oggi si ritrovano in estrema difficoltà con ancora 31 partite per poter raddrizzare un’annata complicata. Il tempo a disposizione di Nurse per evitare il fallimento stagionale è sempre più limitato.
Quali sono le cause delle tante difficoltà?
Trovare una singola ragione che sia la causa scatenante delle attuali difficoltà della franchigia canadese è parecchio complesso. Tra le varie, il trasloco forzato in Florida, una rosa senza centri e in piena evoluzione, la mancanza di una prima opzione offensiva chiara e delineata. Provando a cercare qualche ragione tecnica, vi sono alcuni dati che fin da inizio stagione sono parsi preoccupanti, e ai quali tutt’ora non è stata trovata una risposta. L’assenza di un centro in grado di puntellare la difesa li ha portati ad essere la penultima squadra per percentuale di rimbalzo difensivi catturati, offrendo spesso agli avversari una seconda opportunità di segnare.
Un problema quasi storico per la franchigia canadese, acuito in questa stagione dal fatto che per sopperire alla mancanza di centimetri Nurse chiede spesso di raddoppiare il centro avversario obbligando gli esterni a ruotare freneticamente per poter coprire i tiratori avversari. Questo schema però fa si che ci siano delle difficoltà supplementari nella difesa del perimetro, con i Raptors che si classificano 26°per triple concesse (e 21° per percentuale) agli avversari.
L’eccessiva aggressività difensiva porta spesso Toronto a commettere troppi falli, e i 17 tiri liberi tirati dai Jazz nel 4° quarto dell’ultima sconfitta sono un ottimo esempio. Unendo i puntini, non sorprende vedere i Raptors 22° per defensive rating. Se per giunta si pensa che Toronto ha sempre basato i suoi successi sulla propria metà campo, viene da sé che la situazione non sia delle migliori.
I nodi vengono al pettine nel clutch time
Nelle partite tirate e concluse con uno scarto minore di 5 punti, i Raptors sono i secondi peggiori della lega, con un ben poco incoraggiante record di 7 vittorie e 16 sconfitte. I problemi in questi frangenti si vedono sia in difesa, con i difetti strutturali di qui sopra che vengono amplificati nei finali tirati, sia in attacco. I Raptors, infatti, vanno in difficoltà perché non hanno una prima opzione conclamata. Il giocatore che più spesso si è preso i tiri decisivi è stato Siakam, ma non si può di certo dire che sia stato fortunato in questo inizio di stagione, come testimonia in particolare l’ultimo tiro di ieri notte. La lista dei suoi errori allo scadere o quasi è sempre più lunga.
Con l'errore di stanotte contro i Jazz, quest'anno Pascal Siakam ha sbagliato 4 tiri per il pareggio/sorpasso nei secondi finali di partita. Di sicuro nè lui nè TOR stanno disputando una stagione memorabile, ma neanche fortunati…
— ??????? ??????? (@MMoretti24) March 20, 2021
(? via @johnschuhmann)pic.twitter.com/C3mRfFzzHY
Non per questo il camerunese è l’unico colpevole. VanVleet stenta moltissimo a costruirsi tiri efficienti nel momento in cui le difese avversarie stringono un poco le maglie. L’80% dei suoi tiri arriva da dietro l’arco, ma VanVleet ne converte un misero 30%. La gestione corale in questi momenti da parte dei Raptors pare ancora deficitaria, nonostante si possa notare un netto miglioramento tra la partita di ieri sera contro i Jazz, e quella giocata a inizio stagione a Portland.
Se la sorte non è stata di certo benevola con Toronto, i Raptors devono mettersi nelle condizioni di arrivare nei finali con la lucidità necessaria per poter vincere le partite punto a punto.
Prospettive per il resto della stagione
Fra 5 giorni ci sarà la chiusura del mercato degli scambi e da lì si potrà avere qualche certezza in più sul destino dei Raptors per questa annata. Toronto potrebbe vestire i panni del compratore nel momento in cui decidessero di cercare un centro per colmare il buco a in rosa. Altrettanto probabile trovarli in qualità di venditori, stante le scadenze di Lowry e di Powell. Quest’ultimo ha un’opzione da 12 milioni per rimanere un altro anno, ma è probabile che voglia monetizzare la buona annata a livello balistico e uscire dal contratto questa estate. Nel caso rimanessero gli stessi di oggi, è lecito aspettarsi che i Raptors possano risalire la classifica.
Toronto dovrebbe avere un calendario favorevole (almeno sulla carta) per concludere la stagione. L’esperienza della rosa e le capacità di Nurse dovrebbero essere sufficienti per poter tornare in linea di galleggiamento nelle prossime settimane. Come però ci ha insegnato questa stagione, non lo si può dare per scontato. Le riserve dei Raptors hanno dimostrato dei limiti importanti, e questo problema è stato risolto solo in alcuni momenti. Nurse continua a ruotare vorticosamente i suoi giocatori, a volte esagerando. Ad esempio, contro i Jazz tutti i titolari hanno chiuso il confronto con un plus/minus positivo, ma le riserve hanno finito per concedere il parziale decisivo.
Dopo 41 partite alle spalle, sembrerebbe lecito aspettarsi una rotazione più consolidata e continua. Se i cambi continui di Nurse possono essere utili in ottica playoff, dall’altro lato inficiano la stagione regolare dei suoi Raptors. A inizio anno i playoff parevano un obiettivo di facile realizzazione, oggi molto meno. Passato il 25 marzo si potrà avere qualche informazione in più, e si capirà quale finale di stagione possiamo attenderci dai canadesi.