Questa notte è segnata ancora una volta dall’ormai noto “Dame Time“, che ormai da qualche anno a questa parte descrive con precisione i finali delle partite in quel di Portland. La vittima porta il nome di New Orleans che, specialmente a causa di incertezze legate alla giovane età, ha bruciato un importante vantaggio nel quarto finale di gioco.
Lillard è ormai totalmente a suo agio nei momenti cruciali delle gare, in cui la tensione è alle stelle e ogni singolo episodio può andare a influire pesantemente sul risultato finale. Gran parte dei giocatori nella lega non possiede questa innata caratteristica di sapersi esaltare quando la palla diventa più pesante e l’atmosfera più tesa. Negli ultimi sei minuti del quarto finale, Dame ha contribuito alla costruzione di 18 dei 25 punti finali dei Blazers distribuendo assist o segnando in prima persona: il personale referto segna 50 sotto la casella delle sue realizzazioni nella notte.
La differenza con il resto della lega è palpabile e lo si è visto proprio questa notte. Con 7 secondi sul cronometro, Brandon Ingram, stella dei Pelicans, non regge la pressione e sbaglia due tiri liberi decisivi che avrebbero portato la sua squadra su un comodo + 6 di vantaggio. Dall’altra parte, invece, Dame realizza 4 tiri liberi in fila con una calma olimpica che caratterizza solo i grandi campioni. Gli ultimi due canestri dalla lunetta permettono a Portland di completare la rimonta con un tempismo perfetto.
Damian Lillard (season-high 50 PTS) wins it at the line as the @trailblazers prevail! pic.twitter.com/8Vx93w0vPQ
— NBA (@NBA) March 17, 2021
Gli ingredienti della rimonta
L’ingrediente principale della ricetta che ha permesso ai Blazers di completare questa incredibile risalita verso la vittoria è, come anticipato, il numero 0 di Portland. Il suo modo di giocare sembra elevarsi e diventare più efficace con l’avvicinarsi del termine delle gare e così è stato anche questa notte. La differenza in questi momenti decisivi sta principalmente nella forza di volontà fuori dal comune di questo giocatore, che cerca in ogni modo di mettere la sua squadra nella migliore condizione possibile per arrivare al successo.
Per esempio, dopo uno scarico preciso verso l’angolo, non si dà per vinto e lotta per conquistare il rimbalzo offensivo dopo l’errore di Hood, riuscendo in questo modo a servire nuovamente Gary Trent Jr., che finalmente trova il canestro dalla distanza. La maggior parte dei giocatori avrebbe lasciato perdere dopo la prima giocata per smarcare il compagno ma, come abbiamo già detto, Lillard è fatto di un’altra pasta.
L’esperienza pluriennale lo sta portando a gestire con una precisione sempre maggiore anche situazioni complesse che le difese avversarie costruiscono per provare a limitarlo. La tecnica preferita per arginare le sue avanzate, messa in atto anche dai Pelicans nel corso della gara, è quella del raddoppio difensivo per forzare la stella dei Blazers a cedere il possesso a un suo compagno meno talentuoso.
La difesa accetta di posizionare sistematicamente due giocatori solo per tentare di bloccare le sue avanzate, ma Lillard è ormai abituato a leggere questo tipo di situazioni e per questo motivo sta aggiungendo al suo arsenale metodi creativi per eludere questo schema difensivo. Vederlo in azione lascia a bocca aperta, in questo caso capisce in una frazione di secondo la posizione aggressiva di Steven Adams a seguito del classico blocco portato da Covington e con una piroetta si crea lo spazio necessario per poter far fuoco e segnare dalla lunga distanza.
Un ulteriore elemento che ha contribuito alla corsa finale dei Blazers è il quintetto di supporto che Coach Terry Stotts ha mantenuto con costanza nei minuti decisivi. La peculiarità, anche a causa dei molteplici infortuni, riguarda il reparto lunghi. I due giocatori scelti per ricoprire quei ruoli sono stati Covington e Carmelo Anthony, che si sono alternati freneticamente nel difendere Adams e Zion Williamson, ovvero la coppia dei Pelicans. In determinate situazioni è stato addirittura Melo a sostituirsi a un centro tradizionale, una veste abbastanza inedita per un realizzatore puro come lui. Questa flessibilità in termini di posizioni ha permesso a Portland di mantenere sempre in campo i migliori interpreti offensivi, visto il divario da recuperare e il poco tempo a disposizione.
Una menzione d’onore va fatta anche a CJ McCollum, questa notte al rientro dopo un lungo stop. La sua presenza al fianco di Lillard è fondamentale e permette ai Blazers di sbloccare completamente tutto il loro potenziale. In questi mesi trascorsi senza il suo apporto, Portland ha comunque retto l’urto mantenendo una buona posizione in classifica. Il completo reintegro nelle rotazioni permetterà a Stotts di sfruttare un’ulteriore arma del suo arsenale e garantirà una valida alternativa alle avanzate di Lillard.
Lillard e la corsa al titolo di MVP
Nel corso del post partita, intervistato da ESPN, Dame si è aperto con uno dei suoi particolari discorsi ispirazionali. Quando imbeccato dai giornalisti, Lillard tiene molto a sottolineare che la sua intera carriera è caratterizzata dal duro e costante lavoro lontano dai riflettori e questo trait d’union sta continuando anche nel corso di questa strabiliante stagione.
“I know what it’s like to be unknown and to not have the lights on you and to want to be seen …”
— ESPN (@espn) March 17, 2021
This was incredible from @Dame_Lillard ? pic.twitter.com/AXNEZt4A9m
I numeri che sta registrando sono da top nella lega e al pari di quelli degli altri nomi che circolano per la corsa al miglior giocatore di questa stagione. 30 punti di media con 8 assist a partita e questa costanza nelle prestazioni lo collocano di diritto nella conversazione. Dichiararlo vincitore dopo 37 partite giocate non è possibile, per conquistare questo tipo di riconoscimento è necessario avere un rendimento di altissimo livello per tutte e 72 le uscite stagionali: la strada è ancora lunga.
Dame non sembra in alcun modo soffrire queste situazioni, ha lottato per tutto il corso della sua carriera per poter essere considerato al pari di suoi colleghi abituati a stare sotto i riflettori e per questo motivo darà il massimo per non perdere l’importante occasione di conquistare un riconoscimento di massimo livello che rappresenterebbe la sua personale rimonta.