I Pacers riescono finalmente a portare a casa una vittoria fondamentale per invertire la rotta dopo 4 sconfitte consecutive, e l’eroe della nottata è quello che non ti aspetti: T.J. McConnell, autore di una rarissima tripla doppia punti-assist-palle rubate (16-13-10) che in NBA mancava dal 1998 con Mookie Blaylock. Merita una menzione anche la straordinaria prestazione offensiva di Malcolm Brogdon, autore di 29 punti con tre soli errori dal campo, ma per un giorno le luci della ribalta vanno dedicate alla minuta point guard undrafted da Arizona e alla sua notte da record.
Le 9 palle rubate nel primo tempo da parte di T.J. McConnell sono un nuovo record NBA. Ha chiuso la partita 16 punti, 13 assist e 10 recuperi partendo dalla panchina, realizzando la seconda tripla doppia in carriera.
— TheShot (@TheShotIT) March 4, 2021
Il record di rubate in una partita è 11, di K.Gill e L.Kenon pic.twitter.com/iFaWbS3lLU
Un incubo onnipresente
I portatori di palla dei Cavaliers ricorderanno molto a lungo i primi due quarti di McConnell e in particolare la sua asfissiante difesa a tutto campo: anche quando non è riuscito a mettere le mani sul pallone, T.J. si è francobollato al palleggiatore senza dargli tregua, pressandolo fin dalla rimessa dal fondo come suo solito.
Comunque già lo sapete cos’è successo stanotte…per favore qualcuno faccia una statistica, in TUTTE le partite di Indiana che vedo McConnell ruba un pallone così, mettetelo nello scouting report ve ne prego, non è possibile succeda in tutte le partite pic.twitter.com/zUQWrB3XuI
— Andrea Bandiziol (@AndBand7) February 25, 2021
Se infatti McConnell con le sue caratteristiche fisiche a dir poco anonime e la sua incapacità di allargare il campo è riuscito a ritagliarsi spazio nella lega da undrafted, il motivo è proprio la sua tendenza a non mollare mai e a dare il massimo nella propria metà campo per tutto il tempo, oltre alla sua bravura nel gestire in modo ordinato l’attacco, soprattutto con le riserve in campo. Coach Bjorkgren non sembra mai volersi privare del suo folletto e gli dà sempre completa fiducia, inserendolo spesso nei quintetti che chiudono le partite e aumentandone a dismisura il carico offensivo e di minutaggio quando si trova a dover fare a meno di qualche altra guardia per infortunio (due partenze in quintetto con rispettivamente 42 e 46 minuti totali).
Cosa succede quando uno dei peggiori ballhandler nel ruolo viene pressato a tutto campo da McConnell? Due palle perse nel giro di qualche possesso. pic.twitter.com/ksK6JUKQhD
— Lorenzo Pasquali (@lory_pasquali) February 16, 2021
Il suo ingresso in campo stanotte ha levato qualche certezza all’attacco dei Cavaliers, non solo per le rubate – le prime tre nel giro di meno di un minuto -, ma perché davvero sembrava indemoniato: in un’azione è riuscito addirittura a negare per qualche istante la ricezione in post a Jarrett Allen, nonostante la differenza clamorosa di centimetri tra i due. Il lavoro fatto sia sul pallone che sulle linee di passaggio è però incredibile e merita qualche parola in più.
È successo! Tripla doppia di TJ McConnell con le rubate (16 punti, 13 assist, 10 rubate)!
— Andrea Bandiziol (@AndBand7) March 4, 2021
Un grande successo per tutti noi adepti al culto di TJ che ruba palloni dalla rimessa. Qui col suo marchio di fabbrica+ruzzolone per terra+assist. Coniglietto demoniaco della Duracell. pic.twitter.com/0ddqAwlFjz
McConnell ha cercato di contestare sempre la ricezione al portatore di palla, seguendolo per tutto il campo e allungando le mani in continuazione, trasformando in un attimo le azioni difensive in comodi contropiedi per se stesso o per un compagno.
Come giustamente il nostro Andrea Bandiziol ripete ormai da tempo, T.J. è veramente fastidioso per gli avversari fin dalla rimessa: anche ieri non si è risparmiato ed è andato varie volte vicino a mettere a referto l’ennesimo pallone rubato in quella situazione, anche se la fortuna non lo ha aiutato in quelle circostanze.
L’idea di doversi guardare le spalle da un giocatore indemoniato e particolarmente efficace ha fatto perdere ai Cavs tanto tempo sul cronometro e li ha portati a cercare qualche soluzione non ottimale per liberarsi della pressione, facilitando il compito degli altri giocatori di Indiana. McConnell ha poi commentato la propria prestazione con dichiarazioni di “Joe Inglesiana memoria“, sottolineando come partite del genere abbiano un senso solo quando la squadra riesce a portare a casa la sudata vittoria, ma di certo il veterano dei Pacers ricorderà molto a lungo la serata di grazia vissuta contro Cleveland.
Indiana, e ora?
Inutile girarci attorno: i Pacers stanno deludendo ultimamente – 9 sconfitte nelle 12 partite precedenti a quella di stanotte – e devono assolutamente dare continuità alla vittoria strappata contro i Cavaliers per assicurarsi un comodo posto ai playoff. Sicuramente ci sono molte attenuanti, tra infortuni a cascata e l’assenza del lungodegente Caris LeVert, fuori a tempo indeterminato per un brutto problema al rene. L’assenza di Warren in particolare non aiuta, ma il roster è comunque di livello e non dovrebbe faticare in questo modo.
Negli ultimi tempi la difesa sta facendo acqua da tutte le parti: Sabonis e Lamb in campo contemporaneamente non sono facilmente sostenibili e alcune idee “particolari” di Coach Bjorkgren devono essere ancora assimilate dai giocatori. L’ex assistente di Nurse a Toronto sta infatti cercando di mettere in campo una difesa molto aggressiva sul perimetro, che in alcune situazioni di gioco sembra essere controintuitiva, ad esempio passando sopra ai blocchi nei pick and roll giocati da Simmons ed Embiid contro Philadelphia. Il tempo potrebbe dargli ragione, ma al momento spesso la confusione regna sovrana e Indiana soffre i passaggi a vuoto dei propri interpreti.
In attacco, anche per via della mancanza di soluzioni alternative per via degli infortuni, il pick and roll tra Brogdon e Sabonis è diventato più leggibile per le difese avversarie e il coaching staff dei Pacers deve ancora trovare il modo di rispondere agli aggiustamenti. Il tempo però stringe e i giocatori sembrano piuttosto affaticati per via delle rotazioni corte in parte obbligate: Indiana deve trovare assolutamente il modo di rimettersi in carreggiata, e magari proprio la carica emotiva di una prestazione come quella di stanotte potrebbe far scattare qualcosa nelle teste dei suoi interpreti, che con poche vittorie potrebbero stravolgere la cortissima classifica della Eastern Conference.
“Attacco ordinato” : “TJ McConnell” = “Fiducia nel prendersi tiri da dietro l’arco” : “Ben Simmons”.