Dopo 10 gare di assenza di fila a causa dei protocolli anti-covid19, Jimmy Butler è tornato sul campo da gioco sfornando una prestazione da 30 punti 7 rimbalzi e 8 assist e portando i suoi Miami Heat ad una vittoria in volata contro i Sacramento Kings per 105 a 104. Nella partita del rientro, Butler, ha anche superato quota 10.000 punti in carriera, un notevole traguardo per il texano.
Una notte di svolta potremmo dire, dopo un periodo completamente buio ecco che si inizia ad intravedere la luce d’uscita; Miami, infatti, aveva iniziato in modo altalenante la stagione, ma ha proseguito peggio, le vittorie nelle ultime dieci partite sono state solamente 2, contro Detroit e Toronto, non il massimo. Con stanotte, forse, Spoelstra ha fatto un passo avanti nel trovare la quadra, soprattutto grazie al rientro di Jimmy.
La partita del rientro
Miami entrava nella partita con la più lunga striscia di sconfitte della NBA, cinque di fila, non accettabile per una squadra vice-campione NBA. Dall’altra parte, invece, Sacramento era in una situazione opposta: striscia positiva aperta di tre partite e road trip da concludere, serviva qualcuno a rovinare la festa dei Kings e riportare il sorriso in Florida e quel qualcuno è proprio Butler.
Jimmy parte in quintetto e la differenza tra l’averlo e il non averlo si fa subito sentire, in difesa si dimostra attivo sin dai primi minuti, dimostrando quanto fondamentale sia, nella NBA odierna, la capacità di poter cambiare e difendere su più ruoli. Nel corso della gara Butler ha alternato possessi in difesa su quasi tutti i giocatori dei Sacramento Kings, inizia su Bagley, poi passa a Barnes e anche su Fox, un coltellino svizzero. Nelle clip seguenti vediamo proprio questa duttilità difensiva che contraddistingue Butler, prima ferma il numero trentacinque dei Kings in post, poi esegue una ottima rotazione per togliere un altrimenti facile canestro di De’Aaron Fox.
Jimmy rimane attivo anche off-ball (prob. si sente in colpa per il taglio di Bagley ?), si stacca da Barnes e aiuta su Fox in modo impeccabile. pic.twitter.com/eMqYhBujXD
— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 31, 2021
Il nativo di Houston non si è fatto valere solo in difesa, ma anche in attacco segnando 30 punti e distribuendo 8 assist per i compagni, una partita da tutto fare per Jimmy. In particolare in situazioni di pick and roll è tornato a far bene – ne giocava 6.8 a partita la scorsa stagione – qui, grazie ad uno spain pick and roll, ovvero un normale gioco a due, ma con un ulteriore blocco cieco al difensore del bloccante – in questo caso Herro su Whiteside-, riesce ad arrivare con estrema facilità al ferro. Anche assist man, come già detto: altra collaborazione offensiva con Achiuwa, ma questa volta Holmes regge meglio, Olynyk quindi taglia e riceve il passaggio per i due facili punti.
Altro side pick and roll con Achiuwa, Butler arriva al ferro con facilità, ma invece di segnare serve il taglio di Olynyk dal lato debole cogliendo la difesa dei Kings impreparata. pic.twitter.com/hv9HU8tije
— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 31, 2021
Una partita di peso e di sostanza per il 31enne, non da poco dopo aver saltato le ultime dieci gare. Oltre le belle giocate offensive e difensive, Butler ci regala anche altre perle di rara bellezza come l’urlare “Ten!” dopo aver messo dieci tiri liberi di fila. Ci eri mancato, Jimmy.
“TEN!”
— Bleacher Report (@BleacherReport) January 31, 2021
Jimmy Butler shouted out how many free throws he’s made in a row ? pic.twitter.com/9PFLfS3Cuo
Cosa è successo a Miami e l’impatto futuro di Butler
La cavalcata di Miami verso le finals 2019-20 sembra un lontano ricordo, gli Heat, in questo momento, si trovano 13esimi nella Eastern conference con un record negativo di 7 vittorie e 12 sconfitte, peggio di Knicks e Charlotte, per dirne due. Le ultime dieci gare sono state devastanti per la squadra di Coach Spoelstra, solo 2 vinte a fronte di 8 perse, cinque di cui perse in fila. Una caduta libera che si è interrotta stanotte, grazie anche a Jimmy. Questa caduta non è frutto di uno scarso rendimento delle stelle o dei giocatori più importanti, ma è stata causata da una serie infinita di infortuni e protocolli.
Oltre a Butler, anche altri membri importanti della rotazione come Dragić e Bradley hanno saltato e stanno continuando a saltare partite a causa di protocolli sanitari anti-covid19 o dolori fisici. Spoelstra ha cercato di fare il possibile per vincere le partite, affidandosi tantissimo al suo centro Bam – autore anche di 41 punti contri i Nets – e dando minuti importanti anche a giocatori da fondo panchina, come KZ Okpala o Gabe Vincent (che tra l’altro hanno risposto bene, per le loro possibilità).
Miami seconda franchigia messa peggio, prima solo Washigton. Forse solo Dallas pareggia. pic.twitter.com/7U0DOP1GHJ
— Andrea Poggi (@AndreaPoggi14) January 31, 2021
Con il rientro di Butler è giusto festeggiare, una boccata d’aria fresca per una squadra che stava affogando a causa degli infortuni dei protocolli sanitari. Il nativo di Houston potrebbe rappresentare la svolta per questi Heat; le tante cose che fa in campo, dal playmaking alla difesa, sono di vitale importanza per Miami e ciò potrebbe impattare fin da subito in positivo la stagione della franchigia della Florida. Anche l’aspetto mentale, della leadership, non è da sottovalutare: Jimmy è un alpha dog, un capobranco e questo potrebbe aiutare tantissimo nel superare i momenti difficile, sia in campo che fuori.
Non è tutto scontato però, in una stagione complessa come questa – compressa, pochissima offseason e training camp – con gli infortuni sono dietro l’angolo ai quali si aggiungono anche i protocolli sanitari molto rigidi a complicare i vari rientri, trovare – o ritrovare – le gerarchie e rotazioni non è facile e scontato, il lavoro in Florida è lungo e ricco di imprevisti, non sarà facile uscirne, ma sicuramente, Butler e Co. non si arrenderanno tanto facilmente.